Nell’immaginario generale, la figura di Jimi Hendrix è associata in maniera indissolubile a tre single coil, ma i fanatici conoscono bene i suoi trascorsi a base di humbucker. Tra le mani del prodigio di Seatlle, due chitarre Gibson in particolare hanno proiettato il blues e il rock in una nuova dimensione sul finire degli anni ’60. Ora la sua SG Custom e la Flying V preparata su misura dai liutai Gibson si apprestano a tornare nei negozi, ma solo in una quantità estremamente limitata.
Prima che il mondo lo vedesse sfilare regolarmente con in braccio un’infinità di Stratocaster, Jimi Hendrix non nascondeva di avere un debole per l’universo delle chitarre in mogano con doppia bobina e manico incollato. Nel 1969, Hendrix ordinò a Gibson una Flying V mancina. La chitarra è quella usata nell’epoca di Band of Gypsys, resa famosa dall’apparizione al festival dell’Isola di Wight il 31 agosto 1970.
Gibson la replica ora nelle due versioni per mancini e destrorsi, con trattamento Murphy Lab per l’invecchiamento accurato di vernici e hardware.
Solo 125 esemplari sono stati prodotti per destrorsi e altri 25 per mancini. Tutte sono accompagnate da un certificato di autenticità con una foto che ritrae Jimi mentre imbraccia la chitarra originale al Festival.
Il 9 settembre 1969 è il momento della Gibson SG del 1967, quando Jimi compare al Dick Cavett Show mentre ne imbraccia una, con corde rovesciate per adattarla al suo essere mancino.
La SG Custom in finitura Aged Polaris preparata dal Murphy Lab di Gibson replica nel dettaglio lo strumento che Hendrix brandisce quella sera, in soli 150 esemplari con certificato e foto durante lo show.
Elemento imprescindibile per lo stile di Hendrix, entrambe si distinguono per la presenza di un ponte mobile. Nel caso della Flying V, si tratta di un Maestro Short Vibrola. Sulla SG, invece, il Vibrola è di tipo “Long”, con la caratteristica placca in metallo incisa che arriva fino al reggi-tracolla in fondo al body.
Tutte e due interamente in mogano, la SG sfoggia un manico con profilo Slim Taper anni ’60 e tenone lungo, mentre la Flying V ricostruisce con dovizia di particolari la forma del manico ’67 a tenone corto adoperato per lo strumento richiesto da Jimi.
22 tasti su un raggio da 12 pollici segnano le tastiere in ebano di entrambi i modelli, in abbinamento a un capotasto in Corian sulla Flying V e in nylon sulla SG. In cima, un set di meccaniche Kluson tipo Tulip a linea singola connota la Flying V, mentre la SG adotta delle Kluson Waffle Back, con chiavini in metallo dorato.
Potenziometri CTS da 500k su entrambi i modelli controllano una tripletta di humbucker ’68 Custom sulla SG e una coppia di Custombucker sulla Flying V. In ambo i casi, selettori e jack sono firmati Switchcraft.
Le Gibson Inspired by Hendrix sono una produzione limitata curata ad arte, tutte realizzate a mano e con vernici e parti meccaniche trattate dal Murphy Lab per ricreare l’effetto degli anni e dei palchi sui modelli originali. Sul sito ufficiale, la Flying V può essere vista , con la controparte per mancini . La SG, invece, è .
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