di Luca Nicolasi [user #49785] - pubblicato il 05 marzo 2021 ore 10:30
Per capire come affrontare la linea di basso di una Ballad Rock, ci siamo ispirati alle sonorità di band gigantesche come Cream, Led Zeppelin, Whitesnake e Mr. Big. In queste band, dove normalmente le chitarre fanno la parte del leone, nelle ballad succede che, invece, i chitarristi scelgano soluzioni più morbide: strumming acustici o arpeggi clean. In questo modo, lo spazio sonoro ed esecutivo a disposizione del basso è molto più ampio.
Poco tempo fa abbiamo avuto modo di testare il Micro Vr Ampeg con il suo cabinet SVT 210 AV: uno stack moderno e compatto che porta con sé la lunga e gloriosa tradizione del suono Rock. Non esiste un filone del Rock in cui Ampeg non abbia contribuito a scolpire il suono di basso in maniera incisiva: dal punk all’alternative, passando per il metal, l’hard rock e il blues più duro.
Così, il suono di questa testata, ci ha ispirato a calarci nei classici del rock e a scrivere un paio di lezioni che ci permettessero di esplorare timbri e tecniche legati a generi diversi e iconici del bassismo Rock.
Abbiamo scelto di comporre due linee di basso: la prima che si ispirasse a una classica Ballad Rock e hard rock; la seconda a un pezzo Punk.
In questa prima lezione affronteremo la ballad rock, ispirandoci alle sonorità classiche di band gigantesche: dai Cream ai Led Zeppelin, arrivando a Whitesnake e passando per i Mr. Big. In questi generi, dove normalmente le chitarre fanno la parte del leone, nelle ballad succede che invece i chitarristi scelgano soluzioni più morbide: strumming acustici o arpeggi clean. In questo modo lo spaziosonoro ed esecutivo a disposizione del basso è molto più ampio.
Così abbiamo potuto optare per timbro dal sapore vintage, leggermente saturo ma rotondo, con un importante taglio delle frequenze alte, bilanciate da un significativo boost delle medie, per non perdere la presenza nel mix. Un suono importante e grosso che si prende fieramente tutto lo spazio a disposizione.
Alcune indicazioni esecutive: la mano destra suona tenendosi leggermente verso il manico e adotta un tocco piuttosto deciso che - senza eccedere - conferisce un attacco più morbido e aperto. Di base, tutta la linea si appoggia sulle fondamentali degli accordi che seguono i cambi della progressione intervallando fill in sedicesimi.
Le note utilizzate per i fill appartengono alla Scala Pentatonica di E minore (E, G, A, B, D) arricchita con l’aggiunta di qualche passaggio cromatico; una sonorità estremamente familiare nel genere Rock.
Nel video della lezione:
Basso & Batteria: Luca Nicolasi
Chitarre: Gianni Rojatti