batterista, artista e produttore di origine austriaca, è riconosciuto a livello mondiale per la sua straordinaria tecnica, indipendenza e per il suo stile innovativo, caratteristiche che gli hanno permesso di avviare un’intensa carriera fatta di collaborazioni in studio e dal vivo con grandi nomi della scena musicale. Oltre ad album come solista, ha pubblicato diversi metodi di successo, creando un nuovo standard di drumming contemporaneo. Le innumerevoli richieste per le sue lezioni, seminari, master class e drum camp segnano il sold out ovunque.
"Nell’impostazione Traditional Grip la meccanica è molto diversa da quella usata con la Match Grip. L’aspetto più evidente è che in quest’ultima, entrambe le mani sono chiuse intorno alla bacchetta in modo molto naturale e partendo dall’alto creano una pressione verso il basso proprio come si fa quando si afferra un martello o una mazza per colpire un oggetto. Anatomicamente la Match grip utilizza muscoli di grande forza e il polso fa da perno al movimento, assorbendo gran parte dello shock del colpo. Se dai una bacchetta in mano a una scimmia, sicuramente non la terrà alla maniera della Traditional Grip per colpire qualcosa!
È invece molto più facile e naturale colpire lo strumento impugnando la bacchetta dall’alto. Che è proprio il modo in cui agisce la Match grip. Con l’impostazione Traditional è ovviamente tutto molto diverso. Una bacchetta è impugnata in modo normale dalla destra, mentre la mano sinistra è aperta verso l'alto e posizionata sotto la bacchetta. Le dita sono appoggiate sopra la bacchetta in modo molto leggero e solo due, forse tre dita la stanno realmente sorreggendo. Per colpire non si esercita la naturale pressione dall’alto, ma si tira la bacchetta verso il basso, con una presa oltremodo molto allentata e leggera. Ed è qui che nasce il problema: innanzitutto, anatomicamente il nostro polso lavora da perno in posizione perpendicolare rispetto alla direzione in cui necessitiamo colpire il tamburo. In pratica si suona con un polso rigido, si ruota l'avambraccio coinvolgendo diverse dita della mano, come una sorta di stampella, per aiutarci nel controllo. Inoltre, è necessario piegare ulteriormente il polso nell’usare alcune tecniche come la Moeller per suonare gli accenti!
Una tecnica quindi molto complessa, il risultato di una soluzione disperata a un
Una mano sotto la bacchetta che la tira verso il basso con una presa molto leggera, insicura rispetto all’azione più semplice ed efficace della destra che coinvolge anche molti aspetti diversi come dita, pollice, movimento del polso, rotazione dell'avambraccio del gomito e della spalla. Tante componenti diverse che devono lavorare in perfetta sintonia tra loro e richiedono molta pratica.
Se come il sottoscritto ci esercita da molti anni, c'è sempre un ampio margine di miglioramento. Il supporto fornito da questa impostazione, ti condiziona e ti porta a praticare in modo molto specifico e intenso, per superare le difficoltà date dal suo utilizzo. Sebbene innegabilmente non ci siano benefici nel tenere la bacchetta in questo modo, l'unico vantaggio che ho trovato davvero rilevante, è il modo in cui ti fa pensare e concentrare su un unico arto più che su tutti gli altri. Invece da un punto di vista solo fisico, tenere le bacchette in questo modo, non ha davvero senso.
Questa lezione ci permette di dare il benvenuto ad , batterista e didatta apprezzato a livello nazionale. Andrea ci aiuterà tra didattica, recensioni e approfondimenti.
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