Leo Scala e Gibson insieme per le V della Master Artisan Collection
di Pietro Paolo Falco [user #17844] - pubblicato il 09 aprile 2022 ore 12:30
Tre anni dopo le velate minacce del video “Play Authentic”, viene fuori che Gibson vuole davvero collaborare con i liutai più amati in circolazione: Leo Scala è il primo, con una serie di Flying V da far girare la testa.
Il progetto di riassetto del gruppo Gibson a seguito del fallimento dichiarato nel 2018 continua a riservare sorprese. Le iniziative condotte dal Presidente e CEO JC Curleigh sono passate attraverso una revisione del catalogo a una rimanipolazione completa di tutto ciò che riguarda l’immagine del brand Gibson e la sua concezione stessa presso i musicisti.
Gli step sono passati attraverso nuovi strumenti, nuovi volti per la compagnia, e una serie dichiarazioni non sempre ben accolte.
Nel 2019, un controverso video con protagonista Mark Agnesi dal titolo “Play Authentic” ha attirato non poche antipatie da parte dei musicisti e degli addetti ai lavori. In un excursus sulla storia e la tradizione della firma Gibson, Agnesi faceva riferimento alla volontà di aprire collaborazioni con i liutai interessati ad avviare una partnership autorizzata, mentre viceversa ci sarebbe stata zero tolleranza verso quei marchi autori di copie di strumenti Gibson. Il messaggio, partito con un carico di speranza e buone intenzioni, finisce per suonare quasi come un ultimatum o una dichiarazione di guerra.
Accadeva solo poche ore prima che venisse diffusa la notizia di una citazione di Dean da parte di Gibson per violazione di copyright. Poi la novità dei diritti scaduti in Europa sulla Flying V e, neanche il tempo di farsi un’idea a riguardo, l’inizio di nuove battaglie legali con Heritage.
La nuova era di Gibson non si prospettava insomma particolarmente luminosa. Eppure, negli anni successivi, il progetto è andato avanti e ha colto i primi frutti.
Dopo una diffidenza iniziale, i musicisti sembrano voler dare di nuovo fiducia all’azienda, e così anche i liutai: tra questi, il maestro del custom Leo Scala.
Viene fuori che quelle “minacce” nascondevano delle reali opportunità in cui entrambe le parti vincono, con tutto il godimento per occhi e orecchie che ne consegue.
Borchie, legni invecchiati con violenza, innesti in metallo dal sapore industrial sono elementi stilistici che hanno reso le Scala alcune tra le chitarre più distintive in circolazione.
La collaborazione ufficiale con Gibson, tre anni dopo le discusse vicende, suona come un’iniziativa del tutto virtuosa, in cui un artigiano riconosciuto offre il proprio prezioso contributo a un nome storico, che dal canto suo mette sul piatto un know how, una risonanza mediatica e un supporto professionale impensabile per una piccola attività di liuteria.
La collaborazione con Scala tiene a battesimo la neonata Master Artisan Collection, illustrata per intero a questo link con storia, retroscena e approfondimenti sul lavoro dietro le impressionanti Super ’58s che Leo ha modellato sull’iconico shape Flying V, proprio quello che alcuni anni fa aveva scatenato gli scontri più accesi.