La chitarra acustica sta vivendo un momento decisamente eccitante, per chi ama la ricerca e le innovazioni in campo sonoro e funzionale. Strumento tradizionale per convenzione, ma tutt’altro che congelato nel tempo, la steel-string arriva al 2024 con rinnovato vigore, di nuovo al centro dei progetti di molteplici brand, ognuno con la propria ricetta per portare un passo più avanti un sound che deve comunque onorare la propria tradizione, ma guardandosi bene dall’impigrirsi in essa.
Ibanez lo fa con la gamma Advanced Acoustic e, in particolare, con la collezione AAM, le cosiddette Advanced Auditorium che reinventano lo shape Auditorium per uno strumento bilanciato, dettagliato, pensato per il live quanto per lo studio e con un’impronta profondamente moderna.
Seiji Igusa, protagonista del video, ne è un estimatore, e si è prestato per un interessante approfondimento riguardo lo shape, le peculiarità stilistiche e costruttive come la presenza di un A.I.R. Port sulla fascia con cui avere maggiore percezione del suono mentre si imbraccia lo strumento.
Nel clip si parla anche di comfort e suonabilità, con l’attenzione alla progettazione del manico che garantisce un’articolazione e un’agilità considerevoli grazie a una scala leggermente più corta rispetto a un tradizionale strumento a scala lunga.
La Advanced Auditorium è frutto di un lungo processo di ricerca e sviluppo, che parte dalla classica Auditorium e ne rivede forme e contenuti. Si parte dall’interno, con il bracing XM, esclusivo per le Advanced Auditorium.
Sulla base della classica X con giunzione sotto la buca, il progetto aggiunge in basso - ai lati del ponte - due listelli che vanno a unirsi verso il fondo, descrivendo così la forma di una M insieme alle “gambe” inferiori della X.
Il risultato è un timbro equilibrato, brillante e dolce allo stesso tempo, capace di ammiccare al mondo delle chitarre con corde in nylon senza perdere l’incisività e la proiezione tipica delle steel-string.
A rivedersi è anche lo shape tradizionale delle chitarre in stile Auditorium. I “fianchi” sono leggermente più larghi e le spalle più arrotondate verso il manico, a vantaggio delle frequenze basse e del contenuto armonico nella gamma media. Di pari passo, lo strumento ne giova anche per bilanciamento sulle gambe del musicista che lo suona da seduto.
L’attenzione al comfort è centrale nel design, come si evince dall’adozione di un binding smussato lungo i bordi, accorgimento minore a prima vista, ma che influisce sensibilmente sull’esperienza d’uso quando si imbraccia la chitarra, risultando in una sensazione di uno strumento meno ingombrante, più facile da cingere e confortevole durante le sessioni prolungate.
Allo stesso modo, il manico ha un tacco smussato, assottigliato in punta e con lo spigolo della cassa leggermente arretrato, così da stare meno “di mezzo” rispetto ai tacchi convenzionali e permettere al musicista di spingersi con più agio verso gli ultimi fret, portando l’attacco tra spalla mancante e tastiera all’altezza del 18esimo tasto contro una concorrenza che solitamente lo posiziona non oltre il 16esimo fret.
Nel mix a spiccare è anche lo A.I.R. Port, elemento comune a diversi modelli in catalogo e non solo alle Advanced Auditorium. Questo eleva il concetto di sound port a un livello successivo grazie a un preciso posizionamento insieme con una struttura interna studiata per convogliare e riflettere il suono con una gran quantità di informazioni e un’esperienza più completa per il musicista, oltre a offrire un interessante risvolto espressivo in fase di registrazione.
Nel video, Ibanez passa in rassegna tutte le caratteristiche principali della collezione.
Sul sito ufficiale, le Advanced Auditorium e tutta la serie Advanced Acoustic sono visibili . |