Quello che sembrava destinato a essere un trend momentaneo, alimentato dalla follia del djent, ritorna sotto una veste rinnovata, che abbraccia il sound e gli stili chitarristici più aggiornati.
Le otto corde sposano i puliti compressi e super hi-fi tipici del virtuosismo di cui Ibanez si è fatta portabandiera negli ultimi anni. Tasti fanned ed elettronica Fishman, l’esperimento avviene sotto il “cappello” dell’Axe Design Lab con la RGDMS8, che diventa ora protagonista di un clip suonato ad altissimi livelli dalle mani di LOguitarist, aka Lo Shi Seng.
La RG a otto corde accompagna LOguitarist già da qualche tempo, rappresentando lo sfogo perfetto per le sue composizioni estrose, che giocano con i suoni percussivi tipici delle tecniche moderne di slap e dintorni, creando intrecci ritmici unici, e ci infilano di mezzo un senso melodico originale, profondamente legate alla musica orientale.
Una tecnica così elaborata richiede uno strumento all’altezza, e il laboratorio dell’Axe Design Lab è la scelta perfetta per sperimentare con materiali e schede tecniche.
Nel caso ella RGDMS8, la soluzione arriva con un mix di legni esotici, elettronica ultra-moderna e suonabilità assai caratteristica.
Il corpo è in nato, apprezzato per la dose generosa di frequenze medio-basse che restituisce, tutto a vantaggio dei range più gravi in cui la 8-corde trova gran parte della sua espressività.
La struttura a manico avvitato conserva note dal buon attacco e asciutte nel carattere, aspetto utile a rendere anche i passaggi più complessi sempre intelligibili, permettendo così al chitarrista di spingersi ben oltre i canoni del djent e ricercare anche armonie intricate senza temere di impastare nel mix.
Il range espressivo è garantito dai 24 fret di un manico Wizard III, composto da cinque parti alternate di acero e noce per una risposta familiare a ogni amante della scuola Ibanez e per una stabilità generale apprezzabile, altro aspetto da non sottovalutare quando si ha a che fare con una chitarra dal range così esteso.
L’adozione di una tastiera fanned permette infine di ottenere la giusta tensione sulle corde più grosse quanto sui cantini, a vantaggio dell’agilità del musicista che non deve ricercare compromessi tra sound e feel.
La tenuta d’accordatura è chirurgica, garantita da un set di meccaniche Gotoh MG-T bloccanti abbinate a un ponte Mono-rail con sellette individuali, scelto per il sustain generoso e la minima interazione nella vibrazione tra le corde.
L’elettronica, minimale solo a una prima occhiata, ruota intorno a una coppia di Fishman Fluence Modern controllati unicamente da un potenziometro del volume. Il pickup al manico è basato su magneti Alnico 9, mentre quello al ponte è con magneti Ceramic 9. Entrambi sono attivi e garantiscono un output consistente senza però rinunciare all’eccezionale intelligibilità delle note e a una pulizia generale capace di valorizzare i distorti estremi quanto i puliti più puri, in particolare quando si calca la mano con modulazioni ed effetti di dinamica come l’uso del compressore.
Come da tradizione Fishman Fluence, ogni pickup ha tre sonorità in serbo e sulla RGDMS8 è possibile raggiungere la seconda vocalità agendo sul push-pull integrato nel potenziometro del volume, mentre la terza si richiama con lo switch in basso. Quello in alto, posto sulla spalla inferiore, commuta e miscela i pickup con le tre posizioni canoniche. La combinazione dà accesso a una varietà di suoni degna di nota, dove è possibile ricercare timbri corposi tipici della doppia bobina fino alla brillantezza del single coil al solo tocco di una levetta, cesellando tutto quello che c’è nel mezzo alla bisogna.
La RGDMS8 è solo uno degli esperimenti eclettici e stimolanti sfoderati dall’Axe Design Lab, e con foto e scheda tecnica completa. |