di alberto biraghi [user #3] - pubblicato il 21 maggio 2008 ore 00:11
Erano i primi anni 70 quando sulla scena musicale californiana comparve un ragazzo magro, coi jeans laceri, una testa di capelli così e un modo di suonare la chitarra incredibile, per trarne suoni mai sentiti prima. Un chitarrista così dirompente non si sentiva dai tempi di Jimi. Restò tuttavia una fama circostritta allo Strip fino al 10 febbraio 1978, quando uscì Van Halen, primo album del gruppo destinato a cambiare la musica del decennio a venire. Era l'inizio di una lunga storia, che attraverso successi, malattie, crisi e rappacificazioni lascia un solco provondo e determinante dell'ultimo trentennio di storia del rock, tracciato in gran parte con la chitarra bianca rossa e nera di cui si parla oggi.