Sabato ho parcheggiato vicino alla Stazione centrale a Milano e mi sono incamminato a piedi per raggiungere il negozio di strumenti dove dare sfogo all'attacco di G.A.S.
Ero in sostanza in zona v.le Monza, beh nel tragitto tra l'auto e il negozio ho incrociato alcune persone e nessuna di loro era italiana.
Mi chiedo questa è società multirazziale o invece è sentirti straniero in casa propria?
Per non parlare di via Paolo Sarpi, prima c'era un certo equilibrio tra italiani e cinesi ma ora è una cosa allucinante.
Oppure andare nel w.e. al parco di Trenno con miriadi di barbecue di sud-americani, se non fosse che hanno l'abitudine di alzare parecchio il gomito sarebbe il minore dei mali.
Non so come la situazione attualmente ma c'è stato un periodo che se uno andava sotto i portici di Piazza del Duomo sentiva una puzza di piscia nauseabonda dato che i sud-americani avevano preso l'abitudine di trovarsi lì come nella piazza del paese e scolarsi ettolitri di birra il cui effetto collaterale è di fare molta PLIN! PLIN! e visto che i buoni e vecchi vespasiani non esistono più....
E' tutto una questione di saturazione: puoi continuare aggiungere sale in un bicchier d'acqua, all'inizio il sale si scioglie e scompare ma ad un certo punto raggiungi il limite della saturazione e il sale si depositerà sul fondo.
Non esiste niente che non abbia una soglia di saturazione.
Questo è il futuro? bella m*rda!
Dedicato all'Unhcr