Ieri sera, alla Locanda Blues di Roma, ho visto il concerto degli Interstellar Factory. Bellissima serata.
Sono un quartetto che porta dal vivo il repertorio più autenticamente psichedelico dei Pink Floyd: il cuore del concerto è l'esecuzione integrale di "Live at Pompeii", ma suonano anche parecchia roba da Piper (Astronomy Domine, Interstellar Overdrive... etc).
Ieri sera sono partiti malaccio (un problema tecnico all'ampli della chitarra ha azzittito "Gilmour" per tutta Astronomy Domine, il che ha tolto - come dire - buona parte del senso al pezzo). Poi hanno rimediato un altro Fender e sono andati avanti. Per nervosismo per l'inconveniente, credo, "Echoes" non è stata all'altezza, ma poi sono entrati nel vivo, e soprattutto nell'atmosfera.
Grandissimo lavoro di ricerca sugli effetti, grande cura nelle parti "rumoristiche" (il bassista aveva a terra più pedalozzi del chitarrista - sic! - il quale invece si affidava a un grosso multieffetto), affiatamento ottimo. Poca presenza scenica, questo sì, ma d'altronde neanche i Floyd sono mai stati gli Stones... e comunque, come i PF, anche gli IF hanno proiettato sul palco dei video (esplosioni al rallenty, immagini naturali, voli spaziali etc...).
Bellissima la chiusura con Amazing Pudding, che per chi non lo ricordasse, altro non è che la suite di Atom Heart Mother eseguita senza orchestra...
Fortemente consigliati