di Emiliano Girolami [user #13] - pubblicato il 22 aprile 2011 ore 08:00
In principio era a nastro e poi analogico (con una batteria di condensatori a scambiarsi cariche elettriche fino al decadimento completo). In entrambi i casi l’effetto tentava, con meccanismi ingegnosi, di riprodurre le ripetizioni dei suoni tipiche di grandi ambienti o aree naturali affascinanti sia visivamente che per sonorità. L’eco è sempre stato intrigante anche, probabilmente, per ragioni ancestrali.