di Wolframium [user #31259] - pubblicato il 27 dicembre 2011 ore 17:35
Seconda "pagina" del mio diario dedicata al marchio Eastwood. Come ho detto nell'articolo precedente ero veramente interessato alle chitarre Eastwood per le loro linee diverse e innovative (anche se riprese dagli sfortunati modelli andati fuori produzione negli anni 50-60) e per la disponibilità di modelli mancini del loro listino. Ieri ero addirittura convinto che avrei fatto al più presto una visita al dealer eastwood italiano di pisa (hank's) per dare un'occhiata a queste signorine e per sentire come suonavano, e spero di aver fatto sorgere anche in alcuni di voi un po' di interesse. Oggi però, se già anche ieri avevo l'impressione che ci fosse qualcosa di troppo "singolare" in queste chitarre, l'interesse è quasi svanito del tutto lasciando il posto ad un po' di amarezza. Osservando i vari modelli schede tecniche alla mano mi sono accorto di un fatto molto grave che rende parecchi modelli praticamente impresentabili al mercato. Gli unici modelli che si salvano sembrano essere P90 SPECIAL, GP, SIDEJACK, STORMBIRD e i modelli hollow body. Cominciamo dalla Airline 59 Custom: chitarra accattivante, disponibile addirittura con 3 hb anche per mancini...piccolo particolare...ha solo 20 TASTI, il body inizia già al 15 e sebbene i contorni del corpo appaiano "scavati" per dare una maggiore accessibilità un bending al 19° tasto mi sembra cosa assai ardua. Le ultime corde appaiono difficilmente accessibili a partire dal 15° tasto da una parte perchè inizia il body dall'altra perchè esso si sovrappone al manico. Guardare per credere. Passiamo alla Airline 59 Town&country (che è uguale alla coronado come body): anche qui 20 tasti, anche qui body che inizia al 15° tasto e ultimi tasti difficilmente accessibili per i problemi detti sopra. Rispetto alla 59 custom ha un corno che si estende fino al 12° tasto..de gustibus. Curiosamente la MAP, a mio parere un aborto chitarristico quasi pari alla gibson flying v reverse, ha 22 tasti e non sembra presentare i problemi delle sue sorelle..contenti loro. Non ho parole per la Airline Bighorn, che vanta la bellezza di 19 TASTI nonostante fosse la chitarra che più mi attirava nel listino. Peccato perchè sembra avere un'accessibilità agli ultimi tasti pari a quella di una les paul. Se avesse avuto 3 tasti in più probabilmente l'avrei comprata...sicuramente sarei andato a provarla. Ora mi chiedo che senso abbia per la Eastwood riproporre modelli non solo "sfortunati" del passato (anche se a me moltissimi piacciono) ma anche con "handicap" del genere. Per gusto personale mi vanno stretti i 21 tasti delle fender, anche se alla fine mi ci abituerei perchè il 22° non lo uso mai...mi è comodo semplicemente (e anche un po' stupidamente) per sentire che la tastiera non finisce. Però una chitarra elettrica con 20 o addirittura 19 tasti fa veramente tristezza. Cosa gli costava arrivare al "minimo sindacale" cioè 21?