"Che te ne fai di un'altra chitarra? Hai solo due mani!" (Anche tu c'hai solo due piedi, ma la scarpiera trabocca!).
La riprovazione femminile per ogni botta di gas pare destino ineluttabile di ogni chitarromane (ad esclusione di quelli single, forse). Dunque un raro caso di approvazione dovrebbe costituire occasione di giubilo! A me è capitato con l'arrivo del nuovo astuccio per la chitarra, eppure...
Un buon modo per proteggere una chitarra dalle temperature estive è riporla in un astuccio rigido, così mi sono messo in caccia per procurare riparo alla mia nuova parlor, ma sembra proprio che nessuno venda astucci per le piccole zero e chi li costruisce su misura chiede prezzi che costringerebbero alla vendita della chitarra. Siccome l'idea di possedere uno splendido astuccio vuoto mi sembrava un filino stupida, alla fine ho ripiegato su un
case rigido per chitarra classica, ancora un tantino abbondante, ma ben adattabile. In rete ne ho trovato uno che mi ha subito attizzato parecchio. Ad una cifra abbordabile prometteva una soffice imbottitura in velluto, igrometro incorporato per il controllo costante dell'umidità (una di quelle cose che possono mandarti in paranoia perenne!), quattro ganci di cui uno con chiave e copertura esterna in un materiale non ben definito che in foto faceva pensare a un bel finto cuoio vintage (leggi "consunto"). Yeah, ordinato e ricevuto in tre giorni.
L'oggetto è sicuramente valido e mantiene tutte le promesse tranne una: la copertura esterna è in realtà uno scamosciato maculato pelosetto effetto pelle di tapiro. Lì per lì sono rimasto perplesso, ma si sa, le foto dei cataloghi in internet sono quel che sono e tutto sommato non mi pareva poi male. Fino a quando non ho avuto la piena, incondizionata ed entusiastica approvazione di moglie e figlia. Cosa che mi ha subito dato da pensare. "Scusate, ma perché vi piace tanto?" ho chiesto. "Ma sembra un bauletto di Borbonese!" è stata la risposta. Ecco, ora non riesco più a guardare con gli stessi occhi quell'involucro color topo morto.
A volte ti chiedi perché noi chitarromani non riusciamo mai ad avere uno straccio di approvazione femminile per le nostre manie, poi una volta che arriva...
Allego foto astuccio da catalogo e borsa del sunnominato stilista per confronto.
Cazzo, sembra proprio un bauletto di "noi stilisti milanesi modevni"!
:-/