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Acrylic Dream
Acrylic Dream
di [user #31091] - pubblicato il

Per tenere a bada la GAS, un kit di montaggio economico può essere l'ideale e può tornare utile anche per sperimentare un po' con le vernici, magari prendendo confidenza con la tecnica a spruzzo delle bombolette acriliche.
È Primavera... forse. Gli ormoni si risvegliano e la GAS spinge e rende le notti insonni.
La mia ossessione, una costante curiosità riguardo i suoni di certi prodotti e materiali piuttosto che altri, mi porta come al solito alla voglia di autocostruzione e l'occasione non tarda ad arrivare.
Passando, come tutte le mattine per recarmi al lavoro, davanti a un negozio di strumenti, mi accorgo che in quella vetrina persiste da almeno un anno un kit di quella discussa marca del sol levante di Stratocaster con body e manico fuori in bella vista per tutto quel tempo. Finora quell'esposizione mi lasciava indifferente ma adesso sarà per l'ormone chitarristico che si risveglia, il bisogno di qualcosa che mi svegli da questo letargo creativo e che mi faccia tirar fuori la cassetta degli attrezzi, comincio a osservarlo con più interesse. Penso che stando esposto alla luce per tutto quel tempo si sarà stagionato ulteriormente e, trovandosi adiacente alla postazione per la prova strumenti, avrà sentito tanta di quella musica che il legno dev'essersi abituato alle vibrazioni, per cui lo stesso pomeriggio entro per acquistarlo. Alla mia domanda il venditore si avvia verso il retro, ma io lo fermo facendogli esplicita richiesta del kit in vetrina, suscitando una certa sorpresa. Avrà dubitato della mia integrità psicologica!
Il body (tiglio) è formato da due sole parti e il pezzo più grosso rappresenta i due terzi del body stesso.

Per la verniciatura scelgo le bombolette spray, una verde scuro metallizzato e l'altra trasparente lucido. Ho pensato a tutti quei dilemmi: meglio nitro, acrilico o gommalacca, ma chissene, ripiego sulla bomboletta, tanto non nutro particolari aspettative o velleità di opere d'arte. Se ha da suonare,suonerà bene uguale.
Tengo la scatola in cantina per qualche giorno in attesa di trovare un attimo di tranquillità, e alla prima occasione, si comincia.

Data la prima mano di verde, carteggio il body (grana 400), fino a fare emergere in alcuni punti il colore del legno. Mi viene in mente per un attimo l'idea di darle il lucido, rifinendola così con un look reliccato, ma poi ci ripenso e vado avanti.
Devo dire che non è per niente facile lavorare con le bombolette perché non spruzzano mai in maniera uniforme, devi continuamente agitarle e son difficili da gestire nel dosare il flusso di vernice.
Comunque passo alla seconda mano, carteggio, la terza, carteggio, la quarta, carteggio, il lucido, due mani e prima della mano finale ho carteggiato con grana 800 in acqua.
Per il manico ho dato soltanto il lucido. Dopo aver sagomato la paletta, l'assemblaggio è stato un gioco da ragazzi, essendo l'elettronica già tutta cablata e i fori predisposti.

Acrylic Dream

Che ve ne pare? L'ho battezzata Acrylic Dream, con quel tocco verde Sherwood elegante e sinistro allo stesso tempo.

Anche il suono mi ha piacevolmente sorpreso! Ha il tipico attacco da Stratocaster e anche molto sustain. Purtroppo i pickup sono quello che sono, ma alla prima occasione ho già pensato di equipaggiarla con dei Tex Mex. Dovrebbero compensare le carenze di quel wiring economico. 
Al prossimo spiraglio di tempo, prova su pista.


Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.

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