Eric Johnson
- caduto in una botola lasciata aperta su un palco in Texas
Joel O'Keeffe (Airborne)
- caduto dal palco aprendo per gli Iron Maiden. Rotto il manico della chitarra.
Al Di Meola
- guitar synth bloccato su una nota fissa (sbagliata...) per un intero brano
Mark Morton (Lamb of God)
- nausea per tutto il concerto; secchio dietro l'amplificatore, per andarci di tanto in tanto a vomitare.
Marty Friedman
- caduta rovinosa dalla piattaforma della batteria
Paul Gilbert
- capelli avvolti nel mandrino del trapano usato durante un solo
Mick Box
- dopo qualche drink di troppo, cade dal palco di fronte a 10mila persone. Viene rimesso in piedi, ma ha una spalla lussata. Continua a suonare. Mentre il cantante intrattiene il pubblico, un'infermiera gli riduce la lussazione e, complice una bottiglia di whisky, riesce a finire il concerto. Al momento dell'inchino al pubblico, cade di nuovo dal palco, questa volta fratturandosi un braccio in quattro punti...
Scott Holiday (Rival Sons)
- durante un live unplugged, seduto su uno sgabello, gli si scuciono ulteriormente gli aderentissimi pantaloni, già molto sdruciti. Scambia per successo l'esaltazione del pubblico, che inizia a fare foto con qualsiasi telefonino. Poi, al termine del brano, si ricorda di non avere indossato le mutande.
Keith Nelson
- lancia in aria la chitarra, gli ricade in faccia, fratturandogli il naso. The show must go on.
Mark Hosking
- alla fine di un concerto lancia la chitarra al suo roadie: sbaglia mira e si ritrova con il manico spezzato
Steven Wilson
- suona scalzo e una volta si è ritrovato una siringa infilzata in un piede
Warren Haynes
- un intero concerto con l'amplificatore che gli trasmetteva continue scariche elettriche
Michael Schenker
- stivaloni e pantaloni molto stretti, cibo avariato prima del concerto, attacco di diarrea on stage!
Ha finito il concerto, poi ha buttato tutti i vestiti.