Si tratta di una chitarra acustica non amplificata di forma parlor, piccole chitarre che nella storia del folk - ma non solo - sono riuscite a ritagliarsi uno spazio importante grazie alle loro peculiarità.
La chitarra si presenta esteticamente molto bene, il colore viene chiamato dalla casa giapponese Antique Natural, davvero gradevole. Il top in laminato è di abete, con piacere noto che è abbastanza sottile. Di mogano (sempre laminato) fasce e fondo. Sempre in mogano il manico (lucido nel retro, come tutta la chitarra) sul quale si poggia una classica tastiera in un discreto palissandro. Segnatasti a punto (belli, piccoli e poco invadenti).
In dotazione i due reggicinghia, la chitarra è così pronta per partire a suonare in giro come un folksinger dei primi '60 o come farò io la sera prima di addormentarmi.
Tastiera e cassa sono contornate da un bel binding color crema. Il palissandro del ponte è forse un po' troppo secco, si rimedierà con un po' di olio (io uso qualche goccia di quello di oliva). La paletta è semplice ed elegante, le meccaniche sono moderne nell'estetica (magari un giorno ci si potrebbe mettere qualcosa di estetica più tradizionale) e ben funzionanti.
L'interno è pulito e non sono presenti sbavature di vernici né tracce di colla in giro per lo strumento.
La scala è di 620mm, la tastiera al capotasto è larga 42mm. Devo evidenziare che mi è stata necessaria una buona mezz'ora di assestamento: tra dimensioni, scala e tensione delle corde, si avverte non poca differenza rispetto a una classica dreadnought.
Non dimenticando mai la fascia di prezzo nella quale questa chitarra si colloca, devo dire che non delude le aspettative e che soprattutto gli "odori" di quei suoni ci sono. Sonorità blues vengono fuori senza eccessivi problemi, ancora più a suo agio la vedo nel fingerstyle classico: sarà quello il territorio che percorrerò maggiormente con questa chitarra. In strumming si evidenziano maggiormente i limiti fisici della chitarra: va comunque bene, ma non è il suo pezzo forte.
I bassi ovviamente sono molto lontani da quelli di una Martin (ma ripeto, ancora più lontano è il prezzo), gli acuti sono belli frizzantini, i medi ben in evidenza.
La chitarra è intonata, il sustain sufficiente, i tasti meriterebbero una lucidatina.
Per adesso sto mantenendo l'action abbastanza alta, vedrò al primo cambio di corde: queste in dotazione mi sembrano .011, non ne sono sicurissimo però. In ogni modo, al primo cambio arriveranno le solite .012 se non addirittura .013.
Chitarra divertente, un primo approccio verso un mondo molto affascinante ma spesso fatto di chitarre molto costose. Grazie a chitarre come questa, ci si può togliere lo sfizio davvero con pochi quattrini.
ps: giudicare le chitarre acustiche nei video è davvero difficile anche in condizioni ottimali di riprese e microfoni. Nel mio caso le condizioni non sono per niente ottimali, quindi prendete questo mio video davvero come un surplus all'articolo.