di FBASS [user #22255] - pubblicato il 24 maggio 2014 ore 12:48
Noi "vecchietti" ogni tanto ci facciamo prendere dalla nostalgia dei bei tempi in cui si suonava ( e si guadagnava anche qualcosa ) tutti i sabati e le domeniche, compreso feste comandate che all'epoca erano più di adesso, non parliamo poi del periodo balneare... quando si suonava tutte le sere di luglio ed agosto sui lidi ( io ero solito esibirmi, con il gruppo di allora, a Mondragone e Scauri, vicino Formia ). Pertanto, visto che di anni ne sono passati oltre 45 dalla felice epoca Beat, l'unica alternativa era ripescare gli "Strumenti Poveri" di quel periodo, di quando cioè le Gibson e le Fender se ne vedevano poche in giro ed anche perchè non ce le potevamo permettere, ma un po' alla volta ci sto riuscendo. Cominciai con il Basso EKO modello 1150/TO/2 che è il primo a sinistra, per passare alla Hofner Galaxy modello 169 che era proprio quella che vendetti nel 1970 e ritrovata dopo 30 anni e passa ad Ercolano, poi l'Epiphone FT-160 del periodo Norlin iniziale, cioè 1969, Made in Japan ( anche il Marantz è degli anni 70, è un glorioso PM 500 che ho resuscitato ), per trovare poi un registratore a 4 piste della Teac, il modello 3440 a due velocità, 19,5 e 38 cm/sec, che usa il nastro da 1/4 di pollice ed è perfettamente funzionante, avuto in cambio di 2 microfoni a condensatore AKG mod. CK 9 molti anni fa:
Con il tempo ho aggiunto a quelli dell'immagine d'apertura ed all'Hofner Violin Bass, modello 500/1 del 1967 che non ho mai ceduto, sia una Silvertone Amplicase ad un pickup Lipstick, del 1961, che la Framus 5/150 ad un pickup mobile dello stesso anno 1961 e che stavo cercando da 43 anni, cioè dal 1969, anno in cui ne vendetti una simile, è la terza della seconda foto di cui sotto, per potermi comperare proprio il basso Hofner Violin Bass e che sostituì l'EKO a violino solid body. Mi mancano ancora all'appello il Basso Framus Star Basse modello 5/149 e la Hollywood Meazzi modello Supersonic ( ma ho sempre sbagliato e l'ho chiamata per il passato modello Franco Cerri, un po' sviato dall'immagine-reclame della Meazzi con lui, vedi seconda foto sottostante, però debbo ammettere "mea culpa"! ) che fu la mia prima elettrica in assoluto, con ampli da 2 W con transistors al germanio ed alimentato da 2 batterie da 4,5 Vcc in serie, con speaker a vista dotato di due mascherine forate, una avanti e l'altra sul retro, il solo il potenziometro del volume con interruttore per staccare l'alimentazione al circuito dello stesso, il tutto poi incorporato nella cassa armonica color natural chiaro, portabatterie compreso ( mentre dell'Hawaiana Hofner modello 111, che comperai nuova nel 1968 a lire 30 mila, non ne sento la mancanza avendo trovato, nel frattempo, una Fender Lap Steel Stringmaster DeLuxe ad 8 corde, che è pure più vecchia, vedi sempre la seconda e la terza foto sottostante). Preciso inoltre che con i "4 corde" ho iniziato usando un contrabbasso Meazzi Wandrè, modello Naika ad una spalla mancante color celeste sfumante nell'avorio, seguito da uno elettrico della Framus, il modello Trimph che noi tutti chiamavamo affettuosamente "Scopettone". Avevo però meno di 18 anni e molti chili in meno, cioè senza "Panza" che è sintomo della "Malattia dell'Agnello" di cui soffriamo noi che abbiamo superato gli "anta" da un pezzo:
Comunque eccovi le due originali che usai nel breve periodo solistico, Framus ed Hofner, papiello 1968 :
Ora che mi sono ritirato dalle scene ( posso dirlo o forse è troppo importante per uno "strimpellatore" come me quest'affermazione? ), ho capito che la naturale evoluzione del bassista è passare al mandolino, cosa vista fare a molti miei colleghi del 4 corde, compreso Angelo che è stato il mio maestro di basso elettrico degli inizi, trovato recentemente a suonare in un duo chitarra-mandolino ad una festa di pensionamento di un mio collega di Trenitalia( lui al mandolino ), mentre Nando, altro duplice collega ferroviere-bassista, è passato all'Ukulele, poi l'immagine della Mogar che "dorme" da Alfredo a Napoli: