di Denis Buratto [user #16167] - pubblicato il 05 agosto 2014 ore 08:00
Un ibrido nato dall’unione di un joypad per playstation, un guitar synth e una travel guitar. Questo è ciò che sembra ci sia capitato tra le mani, un oggetto che all’apparenza può sembrare un giocattolo ma che in realtà rivela doti e feature di tutto rispetto.
Un ibrido nato dall’unione di un joypad per playstation, un guitar synth e una travel guitar. Questo è ciò che sembra ci sia capitato tra le mani, un oggetto che all’apparenza può sembrare un giocattolo ma che in realtà rivela doti e feature di tutto rispetto.
Quando l’abbiamo vista per la prima volta tra gli stand del Namm non eravamo sicuri di cosa realmente fosse. A occhio la simil Steinberger appariva più come un joystick che come una vera chitarra. Quando la si imbraccia però, ci si accorge che la realtà è piuttosto diversa. Quando si scarica il pdf con il manuale d’istruzioni infine si capisce che sotto lo chassis di plastica si nasconde uno strumento con delle potenzialità enormi. L’importante è capire quello che non è, ovvero una chitarra. Nella scatola la si trova smontata. Ecco svelata infatti la prima caratteristica. Assemblando il manico al corpo si capisce subito che con un semplice click si può tornare ad avere due pezzi separati, ottimi da trasportare in una valigia o in un piccolo zaino. Nonostante le venature il manico non è in legno, bensì in plastica, ma dall’aspetto molto resistente. La tastiera a 22 tasti, vero centro nevralgico di questa non chitarra è composta da una miriade di tasti in gomma, uno per ogni nota. Simula così, grossomodo, le sei corde di una chitarra tradizionale. Scorrendo verso il body troviamo invece un sistema a doppio fissaggio che tiene tese sei corde in nylon. Queste invece sono quelle che andranno colpite con dita o plettro per far si che la You Rock Guitar emetta dei suoni. Il ponte pur essendo fisso è dotato di leva. Questa in realtà funziona come il controllo di pitch di una normale tastiera intervenendo sull’intonazione in maniera meno delicata di un tremolo Fender. Sotto alla leva trova posto un knob rotativo dedicato al volume e un altro piccolo joystick con funzione assegnabile.
Una volta accesa la You Rock Guitar, alimentabile con quattro batterie stilo oppure tramite aliementatore USB (venduto separatamente) si illumina il piccolo display a due cifre sulla fascia superiore. Il numero indicherà il preset selezionato. Sei piccoli led sottostanti invece sveleranno quali corde stanno al momento vibrando. Attorno al piccolo LCD trovano posto i comandi che permettono di accedere alle numerose funzioni di questo strumento all’apparenza semplice. Sulla destra troviamo il tasto play, per far partire le basi su cui suonare integrate nello strumento, e il tasto rec che permette di registrare le nostre performance. Subito alla sinistra invece il tasto MIDI bypassa il generatore di suoni interno trasformando la YRG in un semplice controller MIDI. La si può collegare ora sia attraverso cavo standard a cinque poli o più comodamente tramite USB. Proseguendo troviamo i cursori per spostarsi attraverso i preset, i tasti guitar e synth che permettono di accedere alle varie bancate di suoni. Ultimi bottoni degni di nota sono il TAP e lo SLIDE, gli altri li lasciamo a chi l’acquisterà e avrà la voglia di leggere l’intero libretto di istruzioni. Il primo permette di suonare in tapping ovvero lo strumento emette un suono ogni volta che un interruttore sulla tastiera viene colpito. Il secondo invece inserisce tra due note distanti un glissando, simulando appunto, uno slide. Trovano ancora posto sul body due interruttori dedicati al cambio patch, nell’uso come interfaccia midi e due sbarrette metalliche incastonate nel ponte. Queste funzionano come veri e propri interruttori. La loro funzione si attiva quando la mano entra semplicemente in contatto. Una delle due di default controlla il mute. La si può usare per suonare in palm muting oppure per stoppare una corda a vuoto quando si usano suoni che non hanno un decadimento naturale pre-impostato ma che continuano all’infinito.
Dicevamo che la You Rock Guitar non va presa per quello che non é. Quello che abbiamo tra le mani oggi è un controller midi guitarist friendly. Una sorta di master keyboard per quei chitarristi che di usare tasti bianchi e neri proprio non ne vogliono sapere. In realtà però non è nemmeno solo questo. La si può imbracciare e suonare come una vera chitarra. La differenza però è marcata rispetto a uno strumento tradizionale. Nonostante le funzioni slide e tap bisogna entrarci in confidenza perché la risposta è più quella di una tastiera che di una Strat. I tasti sono on-off e la velocity, stabilita con sufficiente precisione dal software interno non è per nulla paragonabile alla dinamica di una vera sei corde. L’abbiamo suonata svariate ore prima di fare in modo che dalle casse del Mac non uscissero note incontrollate. Questo non per un limite della macchina stessa, ma proprio per via dell’approccio chitarristico con il quale abbiamo imbracciato la YRG. Quello che si può però fare con questo pezzo di plastica da 300 euro è molto di più di quanto ci si possa immaginare. Collegandola ad un PC o Mac si può pilotare tranquillamente qualsiasi suono si controllerebbe anche con una master keyboard. Con un programma di scrittura come Sibellius Finale o Guitar Pro si può scrivere in quattro e quattr’otto un brano, nota per nota, senza dover prima fare un corso di pianoforte o farsi venire la tendinite a furia di usare mouse e tastiera. Certo, i suoni preconfezionati che troviamo all’interno dello strumento oggetto del test non sono probabilmente i migliori suoni sulla piazza. Però tolti quelli che simulano chitarre e strumenti a corda (per quello ci sono aggeggi ben più utili, come ad esempio le vere chitarre) troviamo una schiera di pad, sinth e organi abbastanza performante. Con la possibilità di splittare la tastiera e suonare tappando le note direttamente su questa si può quindi avere a disposizione una rosa di suoni sufficientemente performante. Nella dimensione live, infine, non bisogna scordare che la YRG è dotata di uscita jack, con la quale si può entrare in DI e direttamente in un mixer.
Quello che abbiamo tra le mani è un oggetto che può rivelarsi l’arma letale definitiva, oppure un soprammobile buono solo a prender polvere. Bisogna acquistarlo con coscienza, avendo ben chiaro che non si avrà sotto le dita una chitarra elettrica vera, ne un synth classico. Grazie alla possibilità di regolare la sensibilità sia della tastiera che delle corde fisiche si può trovare facilmente il setup che più ci convince e rendere l’uso della YRG il più simile possibile a quello della chitarra a cui siamo abituati. Per facilitarci in questa operazione ci sono diversi optional tra cui due differenti headstock montabili a baionetta in cima al manico. L’assenza di una paletta a tutti gli effetti spiazza più dell’avere sotto le dita dei tasti di gomma. Per gli amanti delle customizzazioni infine (mi riferisco al 99,99% dei chitarristi) ci sono anche diversi battipenna, totalmente inutili, ma parecchio cool. Ogni cosa però, come la You Rock Guitar stessa, ha il suo prezzo. Mentre per lo strumento i circa 280 euro sono giustificati da una macchina complessa e performante, i soldi per gli accessori sono davvero molti, ma così è, prendere o lasciare!
Per gli amanti dei videogiochi la YRG diventa anche un controller, ovviamente acquistando l’accessorio dedicato!
Un ultimo piccolo aggiornamento. I progettisti della You Rock Guitar stanno lavorando a un nuovo modello PRO, in tutto e per tutto simile a una vera chitarra elettrica. La raccolta di fondi per lanciare il progetto è andata a buon fine, speriamo di vederla presto sul mercato.