Studiata per unire i pregi di una solid body e di una archtop, la RL2 offre un timbro caldo e versatile insieme alla praticità di una cassa sottile e un attacco col manico sagomato per un accesso facilitato agli ultimi tasti. Il tutto in un pacchetto curato e dal prezzo abbordabile.
Acquistata nel 2012 per il mio compleanno, la Greg Bennett Royal RL2 è diventata subito la mia chitarra principale, che uso ogni giorno.Volevo comprare una semiacustica quando vidi, nella vetrina di un negozio di strumenti musicali, lei che stava lì a fissarmi. Senza pensarci due volte la provai e me ne innamorai, tutto pochi minuti, mentre mio padre guardava le chitarre acustiche, mia madre parlava di pianoforti con la moglie del proprietario, il quale suonava con me del buon vecchio blues.
Da quel giorno la tratto come una signora e la faccio suonare a ogni mio concerto. Ma accantoniamo la parte affettiva e passiamo alla chitarra che mi sta dando tante soddisfazioni.
La scheda tecnica e una descrizione generale del modello sono sul sito Sisme, distributore italiano delle chitarre Greg Bennett.
L'estetica è davvero particolare. Rossa e col battipenna nero, sembra quasi una ES335 con una sola spalla mancante. I binding sulla tastiera, sul top, intorno alle buche a effe ecc. aggiungono un tocco di bellezza che porta a risaltare il colore di fondo. Inoltre, le venature del legno a vista danno a ogni esemplare un aspetto unico, che cambia in base alla luce.
Le finiture non sono impeccabili, ma comunque ottime per la fascia di prezzo medio-bassa a cui la chitarra appartiene. Dopo un cambio corde, un settaggio da parte di un professionista e anche di un eventuale cambio pickup, il risultato sarà eccellente.
In definitiva, la RL2 è perfetta per le prove col gruppo o per concerti piccoli, ma anche grandi.
Da spenta, la chitarra ha un attacco davvero potente, un buon volume e un sustain molto lungo.
Le corde sono morbide, buone per bending anche estremi. La tastiera è scorrevole e l'accordatura è duratura grazie alle meccaniche Grover. Anche il setup iniziale e buono, ma va settata per bene per avere i risultati migliori.
Una volta collegata all'amplificatore, la RL2 conserva il sustain già dimostrato in acustico e vi somma una coppia di pickup inaspettatamente caldi e potenti.
Il pickup al manico, da pulito, risulta cremoso, dettagliato fino all'ultimo secondo di sustain e perfetto se condito con una punta di chorus. L'ho trovato indicato per ritmiche o anche per gli arpeggi.
Su un suono distorto, il suo particolare calore crea un sound cupo, forse troppo, ma che può tornare utile per le ritmiche.
Anche il pickup al ponte offre una buona quantità di dettagli sonori e suona molto aperto, utile per bucare il mix sulle note più basse.
In distorsione, il suono resta improntato sulle alte frequenze, pur conservando definizione e presenza sui bassi. Con un bel delay regolato a dovere, si possono fare degli assolo da fare invidia.
In definitiva, la Greg Bennett dimostra di essere un'ottima chitarra che, con qualche modifica, può regalare un range di suoni davvero molto ampio, dal blues al rock anche più spinto passando per il jazz.