di paoloanessi [user #32554] - pubblicato il 07 giugno 2015 ore 08:00
Al Milano Custom Shop dello scorso 15 marzo 2015, sullo stand della liuteria Ragghianti svettava una curiosa doppio-manico. Metà chitarra acustica e metà mandolino, abbiamo strappato alcune note per una breve prova sul campo direttamente dallo show.
Al Milano Custom Shop dello scorso 15 marzo 2015, sullo stand della liuteria Ragghianti svettava una curiosa doppio-manico. Metà chitarra acustica e metà mandolino, abbiamo strappato alcune note per una breve prova sul campo direttamente dallo show.
Tante volte il termine di paragone che mi piace utilizzare per comprendere la differenza tra categorie o modelli di chitarra è il parallelismo con le autovetture. Non si potrà confrontare direttamente una Jeep con una supercar così come sarà impossibile mettere a paragone una semiacustica con una super-Strat. Allo stesso modo, imbracciare questa incredibile Ragghianti doppio manico è un po' come salire su un monster truck.
Il doppio manico prevede un'acustica a sei corde per quello inferiore e un mandolino per quello superiore, a riproduzione della pietra miliare Gibson ma in scalatura leggermente ridotta. Palissandro figurato per fondo e fasce, abete per il top ed ebano per le due tastiere sono i tre legni utilizzati. I venti tasti della chitarra sono finemente lavorati e rifiniti a dovere, 19 quelli del mandolino.
Una nota d'attenzione sulla scala ridotta: già il mandolino ha i tasti piccoli quantomeno dal punto di vista del chitarrista non avvezzo e praticante nel quotidiano, e la scala ridotta crea di primo acchito qualche difficoltà. Poi, come tutti gli elementi, accostare orecchio alla gestualità unitamente a uno strumento rifinito e musicale al 100% mi hanno fatto abituare in pochi minuti. Certo, è un po' come suonare con una Jem 777 tra il diciannovesimo tasto e il ventiquattresimo, ma le note uscivano nitide e brillanti come proiettili.
Il suono è sempre stato il mio traino musicale, se c'è il suono giusto a dovere (per me ovviamente), non importa se ho tra le mani un ukulele o una baritona accordata chissà come: se lo strumento è musicale nei termini di scorrevolezza e comfort, con una produzione del suono fluida ma sempre reattiva, qualcosa di musicale so che uscirà.
È il secondo strumento che provo della liuteria Ragghianti e, al pari della baritona precedentemente testata, anche questa doppio manico mi ha letteralmente scioccato per la presenza, forte risonanza e reattività della sei-corde. È una chitarra acustica superlativa a tutti gli effetti e non uno strumento da esporre in salotto da far vedere agli amici, ma realmente da suonare con piacere e attenzione per sfruttare l’opportunità di avere un mandolino che suona bene quanto la chitarra. Inoltre si può suonare anche in due, guardare per credere!