di redazione [user #116] - pubblicato il 02 luglio 2015 ore 08:00
Quanto è importante avere un buon feeling con i propri compagni di palco? Un gruppo può funzionare se si è semplici colleghi e non veri amici? È questa la domanda di un fan selezionato su Accordo a cui Robben Ford ha risposto per voi.
Ci si dedica alla musica essenzialmente per passione e la voglia di andare a suonare con altre persone ne è l'evoluzione più naturale. Quando fare musica diventa un lavoro, però, può non bastare essere buoni amici e si sente il bisogno di circondarsi di professionisti seri, rispettosi delle scadenze e competenti nei propri ruoli. Se per un turno in studio si potrebbe anche pensare di fare un buon lavoro anche senza il minimo feeling con gli altri musicisti e tecnici in sala, la cosa cambia ancora quando ci si appresta ad avviare un progetto musicale insieme o ad affrontare un lungo tour. Quanto è importante chiamare con sé dei professionisti seri piuttosto che affidarsi a persone magari meno preparate, ma con cui ci si diverte a suonare e a trascorrere i lunghi momenti a stretto contatto che una stagione on-the-road richiede? Lo abbiamo chiesto a Robben Ford, che di musica suonata e vissuta ne sa più di qualcosa, girandogli la domanda proposta dall'Accordiano mafuz.
mafuz: Ho avuto la fortuna di vederti spesso dal vivo, sempre con musicisti estremamente talentuosi. Considerando che in un tour si condividono mesi di vita insieme, quanto il lato umano dei musicisti ha peso sulla scelta della band e sulla buona riuscita dei concerti?
Robben Ford:È assolutamente essenziale, e non è sempre facile da raggiungere. Una volta che trovi delle persone con cui sei a tuo agio sia musicalmente parlando sia sul lato umano, non vuoi cambiarli! Come diciamo negli USA, è come "aprire un barattolo di vermi", è potenzialmente pericoloso. Ma io sono stato piuttosto fortunato nel trovare sempre buone persone che mi piacciono, brave in quello che fanno, versatili, divertenti... Non necessariamente i musicisti che ho con me in tour sono gli stessi che mi hanno accompagnato nel disco, ma sono davvero felice di poter avere la sezione ritmica degli ultimi due dischi: quei ragazzi sono fenomenali.
Con questa pillola dal meeting esclusivo offerto da Accordo e Zed! per lo scorso concerto di Padova, Robben Ford si congeda e dà appuntamento al prossimo tour, con un saluto al volo per tutti i suoi fan italiani.