di eriktulissio [user #28153] - pubblicato il 14 agosto 2015 ore 10:00
Aaron Spears è uno dei pochi batteristi al mondo che riesce a inserire dei fill veloci, tecnici e super potenti senza mai perdere musicalità e groove nel portamento del tempo. Gli abbiamo chiesto come fa e lui ci ha suonato questa cosa stellare.
Proponiamo il video in cui Aaron Spears ci suona un esempio di sviluppo di fill spalmato all'interno del groove e che ne asseconda la musicalità. Spears è partito suonando lo slow tempo che trovate trascritto qui sotto nella prima misura. Su questo, ha inserito una variazione in trentaduesimi che rimane però su charly, cassa e rullo (seconda misura della trascrizione); quindi un fill che esegue senza muoversi sul resto del set. Ci concentriamo sul primo slego eseguito sul groove.
Il risultato è una variazione sul tempo che pur slegandosi dal groove principale, non suona come un break fine a se stesso ma fa continuare a girare la sua pulsazione.
Quindi, quello che Aaron cerca di trasmetterci è l’idea che mentre si eseguono le variazioni non bisogna mai pensare esclusivamente al fill ma bisogna mantenere la concentrazione sul groove, vero elemento che trascina l'intero pezzo. Ogni qual volta distogliamo la concentrazione dal tempo a favore del fill, inevitabilmente otteniamo un calo di resa della pulsazione generale. Unica maniera per evitare questo inconveniente è pensare al groove sempre, anche mentre si suonare il fill. Provate a far girare il pattern trascritto qui sopra partendo da velocità metronomiche ridotte. Imparatelo a memoria e poi provate a suonarlo preservando l'andamento del groove.
Lezione realizzata grazie alla collaborazione della Notak Music Solutions di Sergio Fanton.