di redazione [user #116] - pubblicato il 29 agosto 2015 ore 08:00
In una chitarra o in un basso, il radius determina la curvatura seguita dalla tastiera e incide profondamente sul feeling dello strumento stesso. Il liutaio Marco Viola spiega come viene calcolato in fase di progettazione.
Il radius, conosciuto anche col nome di "raggio di curvatura", è quella curva descritta dalla tastiera di una chitarra elettrica, acustica o di un basso. A differenza delle chitarre classiche, le tastiere di questi strumenti hanno infatti una "pancia" del tutto simile a quella degli strumenti ad arco, a volte evidente, altre volte appena accennata. Insieme alla forma del manico, il radius della tastiera determina la suonabilità dello strumento e il feeling che il musicista ci troverà.
Solitamente espresso in pollici, come il nome stesso suggerisce il radius corrisponde al raggio di un cerchio virtuale su una cui sezione viene a delinearsi quella della tastiera. Per comprendere meglio bisogna ricorrere un attimo a della geometria elementare. Immaginiamo un grosso cerchio. Dal suo punto centrale facciamo partire un raggio, ovvero metà del diametro che lo taglia in due. Ora tracciamo un secondo raggio che si interseca col bordo del cerchio a una distanza dal primo punto che corrisponderà alla larghezza della nostra tastiera. Ciò che sarà compreso tra i due punti è una piccola curva: quanto più piccolo sarà il nostro cerchio, tanto più "panciuta" sarà quella curva. Quella sarà la sezione della nostra tastiera. Il radius non fa altro che misurare la lunghezza di quel raggio, cioè la grandezza del cerchio virtuale. L'immagine che segue prende in esempio tre raggiature tra le più diffuse sul mercato, confrontando il risultato su un manico di una dimensione prestabilita. È facile notare come, al crescere del raggio, la tastiera si appiattisca.
Molti costruttori preferiscono adottare particolari misure di radius, facendone una delle caratteristiche distintive dei propri design e assicurando ai propri fan una sensazione tattile sempre familiare. Tra i modelli di stampo vintage è comune trovare radius di piccole dimensioni, quindi tastiere più tondeggianti. Tale caratteristica è preferita per determinati stili prevalentemente ritmici ma può contrastare l'esecuzione di tecniche chitarristiche più moderne, come il bending: con un'action bassa, la corda tirata rischia di essere frenata dalla pancia dei tasti successivi, smorzandosi. Non è un caso che, di pari passo all'evoluzione virtuosa sullo strumento, sempre più modelli dal taglio moderno preferiscano radius più elevati, tastiere più piatte.
Da menzionare è anche la tastiera con compound radius, ovvero con raggio di curvatura progressivo, o variabile. Questo prevede che il radius aumenti man mano che si procede lungo la tastiera, così da poter contare su dei tasti tondeggianti e comodi per gli accompagnamenti in cima al manico, senza rinunciare a un approccio più aggressivo per il solismo quando ci si avvia verso i fret più acuti.
Per la rubrica "Liuteria Flash", Marco Omar Viola di MOV Guitars spiega in video il cosa consiste il radius e illustra i più usati.