di gabriele bianco [user #16140] - pubblicato il 28 aprile 2016 ore 07:00
Siamo abituati a intendere il trigger come un dispositivo il cui compito è (semplificando) quello di convertire i colpi sferrati sulla pelle di un tamburo, in segnali MIDI. Polyend Perc fa l'esatto opposto, converte i segnali MIDI in colpi.
Può apparire come un'idea piuttosto insolita, ma soffermandosi a valutarne gli eventuali impieghi, è possibile cambiare punto di vista. Si pensa subito a "un coso" attaccato a un'asta che picchia a vanvera su di una pelle o su di un piatto, ma non è esattamente così.
Capiamo intanto come funziona. Il controller (l'elemento che si occupa di portare il segnale MIDI dal sequencer al dispositivo) dispone di connettori MIDI DIN, USB e CV. Nello specifico: 1 MIDI DIN IN, 1 MIDI USB IN, 3 Drum Gate IN, 3 CV Velocity IN, 1 MIDI DIN THRU, 1 MIDI DIN OUT e 3 PERC Ball OUT. Questo set di connessioni, gli consente di essere controllato da qualsiasi sequencer hardware o software. In questo modo è possibile definire sul sequencer, la (appunto) sequenza da far suonare a ogni elemento. Il controller, è in grado di gestire sino a tre elementi. Situazione espandibile però aggiungendo altri controller connettendoli tra di loro tramite cavo MIDI.
Se integrato in un drumset, può fungere da linea ritmica sulla quale divertirsi o sviluppare qualche fill. Se utilizzato senza l'ausilio di un batterista, può fungere da linea ritmica sulla quale suonare un qualsiasi altro strumento, ma con suoni reali. In entrambi i casi, viene da lodare l'idea in quanto - soprattutto chi non ama i suoni "finti" di uno strumento virtuale - finalmente si può parlare di suoni reali, acustici. C'è un problema però che i produttori di strumenti virtuali hanno (chi in un modo chi nell'altro) risolto: la dinamica. E' vero che Perc è sensibile al parametro Velocity, per cui riese a gestire l'intensità del colpo sferrato, ma quel colpo, o meglio, quei colpi, vengono sferrati tutti nello stesso punto. E' chiaro che quando si parla di strumenti a percussione, il punto di impatto determina oltre al suono, le sue varie sfumature. Naturalmente per cogliere questo dettaglio è necessario avere un orecchio molto attento.
La sua struttura è realizzata in alluminio tornito, mentre il battente (quindi la componente mobile) è realizzata in legno. Quest'ultima può raggiungere un massimo di 1200 Bpm.
Davvero interessante, se non fosse per il prezzo che - almeno per questa fase della sua giovane vita - si attesta a $799 per un controller e un elemento. Ogni elemento percussivo aggiuntivo, costa $199. Il kit sarà disponibile da settembre 2016. In ogni caso è già attivo il preorder sul sito del produttore.