Potrebbe apparire come l'ennesimo tentativo di uccidere la musica o per distruggere il concetto di musica dal vivo, ma visto da un'altra prospettiva, può essere inteso come una piacevole e comoda alternativa con la quale valicare alcune barriere. Barriere quali la distanza fisica dal luogo di un evento, l'impossibilità di potercisi recare (invalidità), la voglia di godersi un evento dal vivo senza persone sudaticce incollate l'una all'altra e che cantano (il più delle volte in modo tremendamente stonato). Non da meno il costo per poter partecipare (mezzi, cibo, bevande e via dicendo). Tutto questo verrebbe meno, compresa una notevole riduzione del costo finale.
Unica condizione necessaria per poter usufruire di tutto questo, è quella di essere dotati di un visore VR (ormai se ne trovano anche a prezzi particolarmente bassi). Questi possono disporre di un display interno oppure ospitare uno smartphone di ultima generazione. Grazie ad apposite App e alla particolare struttura interna, consentono all'utilizzatore di immergersi in un ambiente esplorabile a 360°.
Con l'idea che è pronta a lanciare , si avrà inoltre la possibilità di scegliere la soggettiva tra una generica (visione dell'intero palco) oppure davanti al proprio strumento/musicista preferito. Un batterista per cui potrà tenere gli occhi fissi sul proprio strumento preferito con una visuale ravvicinata, cosa tra l'altro non possibile in un evento dal vivo. O meglio, è possibile, ma dopo pochi secondi si viene afferrati da uno o più giganti che provvederanno a trasformarvi a vostra volta in uno strumento a percussione. Oltre a questo, sarà inoltre possibile visitare il backstage.
Al momento del lancio dell'iniziativa i dispositivi compatibili saranno: e . In entrambi i casi sarà necessario disporre di uno smartphone sul quale è stata precedentemente installata l'App NextVR. I primi eventi saranno gratuiti per poi essere seguiti da altri in modalità pay-per-view.
Visto da questa prospettiva, non sembra una cattiva idea.