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Live Nation è pronta a trasmettre i concerti in realtà virtuale
Live Nation è pronta a trasmettre i concerti in realtà virtuale
di [user #116] - pubblicato il

Un tempo - neanche troppo remoto - le uniche luci visibili a un concerto, erano quelle provenienti dal palco e dagli eventuali accendini sventolati durante le ballad. Ora si fatica a vedere il palco a causa della distesa di dispositivi attraverso i quali i presenti al concerto guardano lo stesso. Live Nation ha pensato di andare oltre trasmettendo i concerti in realtà virtuale.

Potrebbe apparire come l'ennesimo tentativo di uccidere la musica o per distruggere il concetto di musica dal vivo, ma visto da un'altra prospettiva, può essere inteso come una piacevole e comoda alternativa con la quale valicare alcune barriere. Barriere quali la distanza fisica dal luogo di un evento, l'impossibilità di potercisi recare (invalidità), la voglia di godersi un evento dal vivo senza persone sudaticce incollate l'una all'altra e che cantano (il più delle volte in modo tremendamente stonato). Non da meno il costo per poter partecipare (mezzi, cibo, bevande e via dicendo). Tutto questo verrebbe meno, compresa una notevole riduzione del costo finale. 

Unica condizione necessaria per poter usufruire di tutto questo, è quella di essere dotati di un visore VR (ormai se ne trovano anche a prezzi particolarmente bassi). Questi possono disporre di un display interno oppure ospitare uno smartphone di ultima generazione. Grazie ad apposite App e alla particolare struttura interna, consentono all'utilizzatore di immergersi in un ambiente esplorabile a 360°. 

Con l'idea che è pronta a lanciare Live Nation, si avrà inoltre la possibilità di scegliere la soggettiva tra una generica (visione dell'intero palco) oppure davanti al proprio strumento/musicista preferito. Un batterista per cui potrà tenere gli occhi fissi sul proprio strumento preferito con una visuale ravvicinata, cosa tra l'altro non possibile in un evento dal vivo. O meglio, è possibile, ma dopo pochi secondi si viene afferrati da uno o più giganti che provvederanno a trasformarvi a vostra volta in uno strumento a percussione. Oltre a questo, sarà inoltre possibile visitare il backstage. 

Live Nation è pronta a trasmettre i concerti in realtà virtuale

Al momento del lancio dell'iniziativa i dispositivi compatibili saranno: Samsung Gear VROculus Rift. In entrambi i casi sarà necessario disporre di uno smartphone sul quale è stata precedentemente installata l'App NextVR. I primi eventi saranno gratuiti per poi essere seguiti da altri in modalità pay-per-view. 

Visto da questa prospettiva, non sembra una cattiva idea. 

 

live nation
Link utili
Live Nation
Samsung Gear VR
Oculus Rift
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di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 08/06/2016 ore 09:17:00
Ma che tristezza ! Non bastava gia' facebook a creare abbastanza danni ?!! Usciamo di casa ragazzi e incontriamoci ! Andiamo a vederci un concerto live con gli amici fisicamente pero' ! Viviamoci le emozioni per quello che sono ! ciao
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di claude77 [user #35724]
commento del 08/06/2016 ore 09:59:34
Io trovo l'idea simpatica, ma come scrive l'amico sopra il rischio di diventare in asociale che vive solo attraverso una realtà virtuale è alto. Come tutto l'importante è saper comprendere l'utilizzo di uno strumento. Mai nella vita penserei di optare a questa scelta al posto dell'evento, ma in certi casi potrebbe essere una simpatica alternativa.
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di fraz666 [user #43257]
commento del 08/06/2016 ore 10:00:26
sarebbe bello poterlo usare ai concerti nei casi in cui si è ad 1 km dal palco, per potersi godere il momento senza doversi affidare ai maxischermi
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di franklinus [user #15063]
commento del 08/06/2016 ore 23:42:13
prima le cuffie,ora il visore,domani qualcosa nella bocca che ci farà cantare come il nostro eroe sul palco...non vedo,non sento, non parlo
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di MojoKingBee [user #39456]
commento del 09/06/2016 ore 14:48:21
non centra (forse) molto, ma se chi legge è un VR addicted potrebbe interessare questa lettura (in inglese) dal titolo "How big an issue is the nausea problem for Virtual Reality products?"
vai al link

l'autore (esperto del settore) si focalizza sul fatto che questi strumenti hanno l'effetto collaterale di produrre nausea, e questo effetto è ineliminabile.

Si fa più che altro riferimento a simulazioni o videogiochi, ma parzialmente credo si applichi anche al contesto di questo articolo.

Chi ha mai provato sa che bastano pochi minuti di utilizzo che poi riprendere in mano il controllo del mondo normale può essere un pelo problematico, tanto che ad esempio a chi li utilizza per formazione (tipo piloti d'aereo) poi è sconsigliato di mettersi alla guida.

Se si deve tenere il visore per 1 o 2 ore... l'esperienza potrebbe risultare si immersiva, ma nel proprio rigurgito
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di gabriele bianco [user #16140]
commento del 09/06/2016 ore 20:06:42
E' verissimo ciò che scrivi, ma c'è da fare una considerazione. Anche il tapis roulant provoca gli stessi effetti le prime volte che lo si utilizza. Il corpo resta fermo nello stesso punto, ma le gambe si muovono. I primi minuti in cui corri il cervello si abitua a quella circostanza prendendo come riferimento dei punti statici. Appena ti fermi ti gira tutto intorno perché la condizione creata prima viene a mancare.
Al terzo, quarto o forse anche quinto utilizzo, il cervello ha capito come funziona la cosa e scendendo dal tapis roulant, non ti gira più la testa.

Per gli headset VR potrebbe (teoricamente eh) essere la stessa cosa, ma con le variabili invertite. Il corpo è fermo e l'ambiente virtuale si muove intorno a te. C'è poi da dire che hai uno smartphone a pochi centimetri dagli occhi e che la risoluzione video non è certo la stessa che ci offre la realtà. Probabilmente ci sarà da lavorare su questo.
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di mrsegu [user #14205]
commento del 10/06/2016 ore 08:54:46
Vizi e virtù dell'idea: Ci saranno anche le Groupie virtuali. Rocknroll! (virtuale però).
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di Claes [user #29011]
commento del 13/06/2016 ore 10:33:19
A quanto ho capito, ci vuole una ripresa con telecamere... Saranno relativamente poche le band che potranno permettersi una cosa del genere!
Rispondi
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