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Intervista a Jimmy Villotti
Intervista a Jimmy Villotti
di [user #116] - pubblicato il

Jimmy Villotti è un grande chitarrista italiano. Tra gli anni’60 e gli anni ’80 è stato un session man tra i più richiesti e ha suonato, tra i tanti, con Dalla, Moranti e Paolo Conte che gli ha addirittura dedicato una canzone. Negli ultimi vent’anni ha deciso di dedicarsi totalmente alla musica Jazz. Siamo andati a conoscerlo meglio alla vigilia della sua esibizione a Zola Jazz&Wine.
Hai iniziato a fare il professionista da giovanissimo. Prima ancora di fare il servizio militare di leva, allora obbligatorio...
Sì, con Gianni Morandi, con il quale suonai in una sola tournèe dopo aver partecipato al film "In ginocchio da te". Facevo parte del complesso musicale "Meteors" e quando partii nel 1966 per il servizio militare dovetti abbandonare non solo il gruppo ma anche tutte le esperienze fino a quel momento acquisite.
 
Ho letto in una tua intervista che tornato dal militare trovasti una scena musicale rivoluzionata dall’avvento dei Beatles...
Quando ritornai si era in piena beat-era ed erano cambiate le mode e i costumi e fu una bella gara cercare di non perdere i contatti con quel mondo nuovo.
 
Si racconta che tu abbia sempre suggerito ai tuoi allievi di coltivare quello spiritello matto che ogni musicista possiede. Ce ne parli?
E' un consiglio che do sempre a chiunque voglia entrare nella musica. Dico di studiare, approfondire, suonare con altri musicisti ma, in fondo, mantenere quella spontaneità che ogni essere possiede. Quello spiritello matto se vogliamo...
 
Hai suonato con giganti della canzone italiana come Dalla, Guccini, Conte. Oggi non si fa che ripetere che per gli standard che impongono i talent, tre leggende del genere non avrebbero mai avuto la possibilità di emergere?
Non conosco niente di quei format di cui parli, quindi per me l’unica maniera per emergere rimane lo studio sullo strumento e le esperienze che si incontrano lungo la strada. Tutto questo fa crescere.
 
Un suggerimento a un giovane chitarrista che vuole avvicinarsi alla musica jazz...
A mio parere per avvicinarsi al jazz bisogna cominciare dai primordi: dal blues, poi passando attraverso tutti gli stili che hanno variegato questa musica si arriva allo swing, al mainstream, al be bop, al cool jazz, all'hard bop fino alle espressioni più moderne. 
 
Ti saranno passate sotto le mani dozzine di chitarre. Quali ti sono rimaste nel cuore?
Parecchie. Una su tutte: una Gibson 350 del 1952 con un solo pick-up. Una regina.
 
Buona musica e buon vino. Cosa li accomuna?
Beh, si può fare buona musica anche con latte di capra; ma ritengo che lasciarsi corroborare da qualche buon bicchiere di vino garantisca una performance più stimolante.
 
Intervista a Jimmy Villotti
 
Jimmy Villotti si esibirà domani sera allo Zola Jazz&Wine 2016. Con lui, sul palco saliranno Fabio Grandi alla batteria,  Mirco Scarcia al contrabbasso e Valerio Pontrandolfo al sax tenore. L'inizio del concerto è previsto per le ore 21:00 e si terrà presso l'Azienda Terre Rosse di via Predosa 83 a Zola Predosa (BO).
interviste jimmy villotti
Link utili
Il sito di Zola Jazz&Wine 2016
Il sito di Jimmy Villotti
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