Marty Friedman ha sempre insistito sull’importanza di sviluppare lick e fraseggi su sezioni piuttosto ristrette della tastiera. Il suo stile solistico spesso si sviluppa su ridotti grappoli di note rielaborati in diteggiature però molto articolate e melodicamente accattivanti.
Per agevolarci nella comprensione di questo approccio, Marty ha suonato un esempio in tonalità di B. La tonalità a cui fa riferimento sgranando un power chord di B e quella di B Frigio maggiore o di dominante. Questa scala è una scala frigia con la terza maggiore.
B Frigio: B, C, D, E, F#, G, A
B Frigio Maggiore: B, C, D#, E, F#, G, A
Il Frigio maggiore è modo che si forma sul quinto grado della scala minore armonica;
Visualizziamo la diteggiatura della scala e subito a fianco evidenziamo la porzione ristretta utilizzata da Friedman per il suo lick.
Su questo frammento di diteggiatura vengono creati due pattern ritmico melodici ciascuno costruito su una differente porzione ridotta di quattro note che isoliamo in due forme.
Quindi, esaminiamo il primo pattern composto da 8 note e che scriviamo come un gruppo da otto trentaduesimi che ripetiamo in loop all’interno di una misura da 2/4.
Ora vediamo il secondo pattern composto, invece, da un gruppo di 6 note. Lo raggruppiamo, ripetendolo ancora in loop, con una sestina di sedicesimi.
Memorizzata la forma dei due pattern prendiamo subito consapevolezza che la divisione in trentaduesimi e sestine di sedicesimi è unicamente funzionale alla visualizzazione, comprensione e memorizzazione facilitata dei due pattern.
Friedman non fa avvertire in alcun modo una differenza ritmica tra le due parti che suona come un unico e costante flusso di sedicesimi. La divisioni nei due gruppi da 8 e sei note è data unicamente dalla scansione con cui sono marcati gli accenti!
Ora sommiamo i due pattern e suoniamoli come un unico flusso costante e fluidi di sedicesimi marcando forte gli accenti all’inizio di ciascuno. Per far sì che suonino in loop e ripartano sull’uno di ogni battuta, li abbiamo raggruppati in un pattern da 7/8 che racchiude perfettamente i 14 sedicesimi (8 il primo pattern, 6 il secondo) contemplati dal lick.
Quindi, ci siamo divertiti a suonare questo fraseggio applicandolo su un tempo regolare, in quattro quarti. Alziamo la velocità e battiamo con forza l’accento all’inizio di ogni 14 note. Immediatamente si avvertirà un divertente senso di spiazzamento ritmico che farà la gioia degli amanti del progressive metal.
La pulsazione ritmica del chitarrista che suona questo lick, sembrerà sganciarsi e proseguire in maniera indipendente da quella del batterista che continuerà a picchiare dritto in quattro quarti. Per poi, magicamente, ritrovarsi entrambi sull’uno dopo sette battute. Una buona idea per un arrangiamento metal techno progressive.
Grazie a Stefano Sebo Xotta, prezioso per la realizzazione di questa intervista