La archtop Ragghianti a prezzo budget di Davide Mastrangelo
di Lespo [user #18097] - pubblicato il 06 marzo 2017 ore 08:00
"I suoi anni di esperienza sono evidenti in ogni strumento che lascia le sue mani", così Bob Benedetto parla di Fabio Ragghianti dopo aver ascoltato la archtop che il liutaio italiano ha progettato per Davide Mastrangelo. Ecco com'è fatta, come suona e come riesce a coniugare qualità elevata a costi contenuti.
Sono anni ormai che mi avvalgo della sapienza di Ragghianti e posseggo ben due sue chitarre: un'acustica e un'elettrica. L'ultima volta che ci sono andato mi ha detto che stava studiando una soluzione nuova per una archtop signature dedicata a Davide Mastrangelo.
Le richieste erano di un corpo non-cutaway di dimensioni contenute, scala corta, suono aperto, equilibrato e non medioso, in qualche modo a metà strada fra quello di un'acustica e quello di una archtop (da non confondere con la semiacustica, come troppo spesso avviene) un assetto adatto al fingerpicking e un prezzo accessibile.
Il risultato è stato uno strumento con un corpo di 16", fasce leggermente più alte del classico 3", diapason 630mm, larghezza al capotasto 44mm.
La paletta, per rispettare la tradizione archtop, è di dimensioni generose e di forma curvilinea. Le effe sono ispirate a Jimmy D'Aquisto (amico di Fabio).
La tavola armonica è in abete italiano, mentre fondo e fasce sono in pioppo bianco o Gattice. Il manico è in mogano, e in ebano sono tastiera e ponte.
Per quanto riguarda il pickup, Luca Villani di I-Spira ancora una volta ha fatto una piccola magia: un piccolo single coil passivo e silenzioso che si tenesse lontano dal tipico suono jazz.
La sfida ha richiesto un approccio anticonvenzionale. L'idea vincente, sia per il suono sia per il contenimento dei costi, è venuta dai contrabbassi (e dalle viole da gamba) che spesso combinano con successo una tavola scolpita con un fondo piatto.
A un top scavato a mano è stato abbinato un fondo piatto ma molto bombato con le catene. Il risultato alla fine è stato assai più soddisfacente del previsto, influenzando anche il timbro.
Ancora una volta, la tradizione ha ispirato l'innovazione.
Uno dei filmati è stato mandato da Fabio al suo amico Bob Benedetto e la risposta è stata la seguente:
"With his most recent domed back creation my dear friend Fabio Ragghianti once again demonstrates his extraordinary skill and sensitivity to meet his clients needs. His years of experience and dedication are apparent with every instrument that leaves his hands. Bob Benedetto Archtop guitar maker"
Per la parte elettrica, il video è stato fatto con un amplificatore artigianale molto pulito ripreso attraverso un sennheiser MD 441 U. La parte acustica è stata registrata con un AMT S15G orientato verso le effe.
La sensazione però, sia in un caso sia nell'altro, è di non aver preso appieno l'essenza della chitarra. Tuttavia, non essendo un tecnico del suono, questo è il meglio che sono riuscito a fare!