Con la mia band avevamo bisogno di un mixer con determinate caratteristiche (otto canali XLR, minimo due aux prefader, effetti interni ed eq semiparametrico) al prezzo più basso possibile. Sarò onesto: la scelta è caduta su un Behringer Xenyx X2222USB per il costo irrisorio, senza grosse aspettative, ma l'esperienza ci ha sorpresi positivamente.
Girovagando per il web, ho scoperto che ci sono davvero pochissime informazioni dettagliate su questo mixer o sugli altri della stessa gamma, fatta eccezione per qualche parere personale e altamente opinabile, così ho pensato di scrivere una mia recensione un po' più dettagliata a beneficio di chi voglia valutarlo. Ho confrontato lo Xenyx con alcune console di fascia simile (Yamaha, Soundcraft, Alto) e anche più alta (Allen&Heath, Midas), così da poter essere il più obiettivo possibile nella mia valutazione. Ho utilizzato come ascolti casse Mackie e dB e cuffie Sennheiser e Akg insieme a vari tipi di fonti, tra le quali i microfoni più comuni sul mercato.
Il mixer viene presentato come un 22-ingressi, sebbene siano suddivisi in otto ingressi mono, quattro stereo e tre ritorni effetti stereo, così che gli ingressi effettivi sono in realtà 16.
La costruzione appare ben fatta, con case in metallo e potenziometri con un buon feeling. Unico neo i fader, che danno la sensazione di essere fragilini, ma comunque niente di davvero eclatante, vista la natura economica dell'oggetto. La presenza dei compressori ed eq semiparametrici sugli ingressi mono è comunque già ottima. Per quanto riguarda la durevolezza, solo il tempo mi darà risposta, ma la garanzia triennale (registrando il prodotto sul sito) fa già ben sperare. Un vantaggio iniziale è sicuramente la compattezza e la leggerezza, malgrado il case in metallo.
Il prezzo è sicuramente è il suo punto forte: è schifosamente basso e assolutamente non paragonabile con nessun altro prodotto neanche di fascia bassa. Ho pagato il mixer poco più di 250€ in sconto su eBay, ma il suo prezzo reale sfiora le 300€. Malgrado qualche difettuccio, si può dire che il mixer vale sicuramente tutti i soldi che costa.
Da menzionare sono anche i preamp. Risultano estremamente silenziosi e trasparenti, tanto che a un blind test potrebbero essere scambiati per preamp di fascia nettamente superiore, con un'ottima dinamica e tridimensionalità del suono. I canali stereo non hanno un controllo rotativo di gain, ma solo un selettore di sensibilità tra -10 e +4 dB. Proprio questo ha un piccolissimo neo: cambia leggermente l'impedenza di ingresso, col risultato che, attaccando un telefono cellulare come fonte audio, la commutazione di questo parametro può creare disfunzioni a quest'ultimo, come se si stesse manovrando il controllo di volume sul cavetto delle cuffie del cellulare, o anche creare qualche rumorino. Nessun problema invece con fonti di altro tipo.
Per il compressore, la parola d'ordine è "trasparenza". Sembra che sìa tarato con un attacco rapidissimo, un rilascio relativamente lungo e un ratio modesto, col risultato di servire più come limitatore di picco che come compressore vero e proprio. Niente che faccia gridare al miracolo, insomma, ma comunque utile per preservare gli speaker senza disarticolare il suono o stravolgerlo. Altrettanto utile la spia di intervento che ci permette una regolazione di fino con relativa facilità.
Non si grida al miracolo con l'equalizzatore. Tanto decantato dal produttore, è sì trasparente e ben suonante, ma pecca di intervento: dobbiamo darci dentro pesantemente per arrivare a scolpire il suono a nostro piacimento. Comunque il sound appare notevolmente migliorato rispetto ai vecchi mixer Behringer. Le campanature delle frequenze sono piuttosto ampie e il filtro low-cut è ben tarato, e si interseca bene col controllo dei bassi. In generale, l'eq tende a colorare un po', anche se piacevolmente, e non ha il difetto di innescare i feedback come nelle vecchie serie. Ricorda molto i vecchi Soundcraft.
Di per sé, la sezione effetti tende a suonare un po' scura e cavernosa e, malgrado i molti controlli, è tarabile solo editando di fino i parametri. Di pro c'è da dire però che è molto pulita e silenziosa, e gli effetti sono ben pensati. Peccato per la frequenza di campionamento che si ferma a soli 40khz, tagliando e rendendo poco naturali parte delle alte frequenze. L'utilizzo migliore si ottiene uscendo con un cavetto stereo dall'fx-send (post-effects) e rientrando in un canale stereo per equalizzare il tutto: questo ci permette anche di byapassare un piccolo problemino di routing.
Il routing ha i suoi pro e contro.
Di buono abbiamo il doppio aux send, con l'aux2 selezionabile pre/post fader canale per canale, e i due subgruppi che, sebbene sìano a mio parere superflui su un mixer di questo tipo, sono comunque un valore aggiunto. Altro valore aggiunto sono gli insert sui canali mono.
Strana ma comunque utile la possibilità di switchare la funzione solo (afl) in pfl.
Molte cose sarebbero a mio parere migliorabili:
- (la pecca più grossa) non è possibile mandare gli effetti nei monitor a meno di non uscire dal send dedicato e rientrare in un canale stereo (come anticipavo poco su), stessa cosa anche per i ritorni stereo, con l'eccezione che i ritorni 1 e 2 possono essere mandati al send 1
- gli effetti sono assegnabili solo al master o solo ai subgruppi, ma non a entrambi contemporaneamente
- il 2track-in (o USB-in) è assegnabile solo direttamente al master senza nessun controllo di volume, cosicché lo si dovrebbe controllare direttamente coi master, cosa abbastanza scomoda
- control room e cuffie hanno un controllo di livello comune, cosicché è impossibile separare le due cose
- azionando il mute del canale, il suono viene fermato sui bus master, i subgruppi e i send post-fader, ma non nei pre-fader, cosa stranissima e leggermente scomoda, col risultato di rimanere sempre attivo nei monitor.
Di sicuro, il routing avrebbe meritato qualche cura maggiore.
Inoltre la separazione tra i canali non è esattamente allo stato dell'arte, pur essendo più che sufficente. È un difetto altamente secondario, vista la natura economica dell'oggetto.
Una volta collegato al PC via USB, il mixer viene visto come una scheda audio 2in-2out a 48khz/24bit, utile per lo più per appuntare qualcosa in sala prove o per mandare qualche contributo musicale prima di un live.
Personalmente, ri-mandando gli effetti su un canale stereo, lo Xenyx X2222USB riesce a sopperire bene alle mie esigenze.
È un mixer sicuramente da valutare nel caso si abbiano pochi soldi e poche pretese, ma non si vuole comunque rinunciare a una discreta qualità audio. Il suo utilizzo ottimale si ha in sala prove, in piccoli live o come mixer per conferenze. Non delude le aspettative. |