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Ecco perché finirai per acquistare il solito overdrive
Ecco perché finirai per acquistare il solito overdrive
di [user #17844] - pubblicato il

La teoria psicologica del Paradosso Della Scelta spiega perché migliaia di copie Stratocaster aumenteranno le vendite della Stratocaster originale.
Mai come oggi il mercato dello strumento musicale offre opzioni per tutti i gusti. Esistono migliaia di chitarre, amplificatori, effetti e accessori, tutti con i loro dettagli unici, eppure in giro si vedono sempre i soliti modelli noti. La motivazione non è così scontata, ma uno psicologo statunitense ha formulato una solida teoria a riguardo.

Durante una delle mie scorribande online (leggasi "mentre scrollavo annoiato la timeline di Facebook") l'occhio è caduto su una lezione di marketing e psicologia dal titolo accattivante: Il Paradosso Della Scelta. Un video allegato prometteva di spiegare uno dei risvolti della medaglia delle società moderne secondo il quale avere troppa libertà è di per sé un limite.
Dopo pochi secondi di visione la mente è andata subito al contesto musicale, dove la libertà di scegliere davvero non manca, ma guarda caso si finisce tutti per desiderare e comprare quasi sempre le stesse cose.

Ecco perché finirai per acquistare il solito overdrive

L'ennesimo overdrive a forma di centauro con qualche ritocco qua e là o una nuova chitarra ispirata fin troppo da vicino a un classico sono all'ordine del giorno e si è portati a considerare che, tutto sommato, questo non può essere che un bene. Il ragionamento è che avere più scelta dà la possibilità di individuare quello che fa meglio per sé. Niente di più falso.

Il perché lo spiega Barry Schwartz, psicologo e autore di un intero libro sul tema. Dedicate un quarto d'ora al video che segue, sostituite "marmellate e jeans" con "pedali e chitarre": vi ritroverete in molti degli esempi illustrati dallo psicologo.



Il succo del discorso è che troppe opzioni tra cui scegliere portano alla paralisi decisionale.

Chiunque, sfogliando gli intricati cataloghi Fender e Gibson, si è trovato a pensare almeno una volta: "vorrei solo una Stratocaster e una Les Paul, è chiedere troppo?".
Il punto è esattamente quello: quando la Stratocaster era una sola, c'era poco su cui interrogarsi, ma oggi si può scegliere tra decine di finiture diverse, legni, hardware, configurazioni elettroniche, manici... Se ci si mettono tutte le altre chitarre ispirate alla Stratocaster presenti nei negozi e online, tutto ciò non fa altro che confondere il musicista e scoraggiarlo, tant'è che con ogni probabilità finirà per acquistare la più classica delle American Standard, se non addirittura tornare a casa a mani vuote.

Degli esperimenti sul campo hanno dimostrato che un venditore con un menu ristretto potrà anche attirare meno curiosità da parte del pubblico rispetto a un concorrente con un'offerta smisurata, ma finirà per avere ricavi nettamente superiori. Questo accade perché la troppa scelta disorienta e inibisce l'acquirente, che avrà preferito dover selezionare il migliore tra poche opzioni, senza incorrere in rimorsi o ripensamenti.
Il pentimento è un altro meccanismo derivato dalla troppa scelta. Avere molti articoli a disposizione crea anche delle aspettative, vogliamo che il nostro acquisto sia il migliore in assoluto e potrà anche esserlo, ma il nostro cervello non potrà fare altro che pensare a cosa ci stiamo perdendo a non aver scelto qualcosa di diverso. Quando alla fine acquistiamo l'American Standard per la quale eravamo effettivamente entrati in negozio non potremo fare a meno di pensare ai Texas Special che abbiamo lasciato sull'altro modello alla parete, a quella Messicana che aveva un così buon rapporto qualità prezzo o alla Strat-style di un altro marchio che aveva quel manico così comodo. Tutto ciò riduce la nostra soddisfazione per l'acquisto e ci spinge inevitabilmente a desiderare dell'altro nel breve periodo, alimentando un vortice di GAS destinato a non saziarsi mai. Basti pensare a quanti overdrive in stile Tubescreamer si sono succeduti nelle pedaliere di ognuno, il più delle volte culminando nell'acquisto di un Ibanez TS9 per tagliare la testa al toro.
La situazione può cambiare sensibilmente se i propri gusti portano in direzione di modelli più esclusivi. Se ci piace una PRS Custom 24, la scelta si limita alla finitura, alla forma del manico e a poco altro: con ogni probabilità, al ritorno a casa ne saremo innamorati e terremo la GAS a bada almeno per un po'.

Ecco perché finirai per acquistare il solito overdrive

La teoria di Schwartz si può applicare alle grandi decisioni della vita, ma anche ai piccoli bivi che incontriamo tutti i giorni, persino la scelta dei gusti in un gelato, di un nuovo overdrive o della prossima chitarra. I reparti marketing dei marchi (grandi o piccoli che siano) forse non le hanno dato il giusto peso, ma pensateci la prossima volta che vi trovate a navigare tra le pagine di decine di amplificatori finendo per comprare banalmente il primo che avevate cercato se non per rinunciare del tutto.
chitarre elettriche curiosità effetti e processori
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di Shorelinegold utente non più registrato
commento del 19/05/2018 ore 07:59:28
È un argomento interessante.
Io da anni per stare più sereno cerco sempre tra l’usato, scambio sia con privati che con negozi.
Il fatto di aver preso qualcosa di qualità a un prezzo vantaggioso mi fa preferire un certo oggetto piuttosto che uno simile ma ad un prezzo meno conveniente.
Per fare un esempio cercavo una Les Paul Historic r9 però ho avuto modo di prendere una r8 scambiando una delle mie e a questo punto mi va bene pure la r8 visto che non mi è costata quasi nulla (rispetto alla cifra investita precedentemente).
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di talpa [user #1842]
commento del 19/05/2018 ore 08:18:3
Sono talmente innamorato della mia chitarra che ogni volta che guardo MM mi sento di tradirla e non riesco a pensare ad un live ed un disco senza di lei , l'ho pure sostituita una volta live e non è stata la stessa cosa. Però immaginare mi fa bene 😉
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di fabrimix1 utente non più registrato
commento del 19/05/2018 ore 08:53:07
Io dico:
Non comprate una Stratocaster: vi fanno illudere che ci sìa scelta, ma in realtà sono tutte uguali!

#aboliamolastrato
#nofender
#fendermerda
#chitarredimerda
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di MuddyWaters [user #47880]
commento del 19/05/2018 ore 09:03:15
Per tutto ciò che compriamo è così, mica solo per le Stratocaster... :D
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di fabrimix1 utente non più registrato
commento del 19/05/2018 ore 09:20:50
Quant'è vero!
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di LuigiFalconio85 [user #42411]
commento del 19/05/2018 ore 12:17:55
Fabrimix1 aggiungerei anche la Gibson...prendetene altre di marche che fanno sempre modelli nuovi (Bc Rich,Dean,PRS;Ibanez,ESP,Jackson,D'Angelico)
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di fabrimix1 utente non più registrato
commento del 19/05/2018 ore 12:31:15
Grande!!!
D'accordissimo!

: comunque la Gibson l'ha capito da sola e sta già facendo harakiri!
Rispondi
di Gemon [user #48209]
commento del 19/05/2018 ore 21:43:19
Niente di più falso.
Ne ho 4 e sono una diversa dall'altra per una serie di motivi che vanno dal manico, ai pickup, al peso ecc. ecc.
In ogni caso, se devo scegliere tra una qualsiasi cosa originale e una copia, per quanto fatta bene, scelgo sempre l'originale.
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di coldshot [user #15902]
commento del 19/05/2018 ore 09:03:00
Più o meno è come quando vado in una pizzeria dove hanno un menù con 50 tipi di pizze, leggo un pò e poi sempre la solita prendo. 😉😉😉
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di Ciubeka [user #17958]
commento del 19/05/2018 ore 09:09:18
Ecco perché quando vado al supermercato rimango 10 minuti davanti allo scaffale delle marmellate cercando di scegliere la più buona e la più conveniente.... Alla fine prendo sempre la stessa!
Così come per gli effetti o le chitarre. C'è poco da fare... i modelli, le forme, sono quelle solite...
Alla fine quello che ti spinge a prendere delle ottime copie è la convenienza sul prezzo... Anche se poi alla fine vorrai sempre quella "originale"! Come gli overdrive... Ne provi mille mila, ma alla fine sono tutte varianti dei soliti 2 o 3....
Buona musica a tutti
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di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 19/05/2018 ore 09:39:19
come la pizza: alla fine prendo sempre la stessa
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di FranxAJ [user #18541]
commento del 19/05/2018 ore 10:00:17
Mi ritrovo molto in questo discorso. Qualche mese fa ero alla ricerca di una nuova chitarra, sapevo bene quello che volevo, ebbene, dopo aver consultato ogni tipo di catalogo immaginabile, visto decine di video sul tubo, letto 98765678 recensioni, dato che provarla in negozio era difficile, ero totalmente confuso e frustrato che quasi quasi volevo prendere i pezzi separati ed assemblarmela, fanculo ai brand (praticamente il fallimento di qualsiasi strategia di marketing).
Per la cronaca era una semplice Telecaster, budget sul 1500. Mi sono letteralmente trovato a chiedermi "Vorrei solo una Telecaster, è chiedere troppo?".
Poi ne sono venuto a capo acquistando la tele giusta per me nel più classico dei modi, in negozio, tante tele, tanta pazienza e nessuna fretta.
Il segreto è nella razionalità. Sempre ;)
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di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 19/05/2018 ore 11:17:13
Ma perchè farsi tutte ste pippe!
Se volessi una Strato prenderei una American Standard e lo stesso farei per una Les Paul, Ibanez o qualsiasi altra marca. L'unica cosa dalla quale non bisogna farsi prendere è la pretesa che una suoni come l'altra e viceversa. Accettare un prodotto per quello che è, e può dare, fa si che non ci siano rimorsi o ripensamenti, non ci vuole molto. Io cambio un prodotto solamente quando è palesemente lontano dai miei bisogni, tutto il resto è consumismo e quella cosa là che ho citato all'inizio.
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di Sykk [user #21196]
commento del 19/05/2018 ore 11:47:51
Badassimo solo al suono e alla suonabilità non le comprerebbe nessuno.
Io ho una Les Paul semplicemente perchè è bella ed ha il fascino del marchio.
Suona benissimo ma ci sono chitarre che suonano altrettanto bene ed il più delle volte sono più comode.
Poi sulla selezione estetica dei legni e delle verniciature invece vince lei.
L'importante è rendersene conto.
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di wo utente non più registrato
commento del 19/05/2018 ore 16:18:18
È vero anche che la Gibson Les Paul oltre ad avere il fascino dell' originale e tutta la sua bellezza conserverà il suo valore nel tempo. Comprare l'originale è anche un'investimento.
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di phunkabbestia [user #42918]
commento del 20/05/2018 ore 06:35:29
Non è che non ci hanno pensato, funziona esattamente così, il consumismo è alimentato dall'ansia e dall'insoddisfazione che vengono cantate dal mercato in una sinfonia continua e perfetta. Hai milioni di scelte ma non quella giusta, puoi star bene ma non per sempre e domani che sarà? Il gear chitarristico non può fare eccezione... non so chi abbia fatto questa analisi, ma se riduci la scelta, riduci il mercato potenziale presente e futuro, sarebbe un suicidio e il marketing non sbaglia mai se il suo scopo è dare soddisfazione nel momento e non in eterno;-)
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di swing [user #1906]
commento del 20/05/2018 ore 08:27:35
Articolo interessantissimo, analisi semplice ma efficace. Esempio banale: l'offerta della telefonia oggi: quante volte mi metto a cercare l'operatore che offra la condizione per me più vantaggiosa, non lo trovo mai e per non pentirmi della nuova scelta rimango sempre con quello. Una volta c'era solo la SIP ed alla fine dei conti spendevamo meno. E con gli strumenti musicali mi ritrovo nelle stesse considerazioni.
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di Lisboa [user #47337]
commento del 20/05/2018 ore 15:25:12
Quello che dice il prof Schwarz è sacrosanta veritá
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di francesco72 [user #31226]
commento del 21/05/2018 ore 09:52:14
Non discuto quel che dice il professore, ma se va benissimo per il consumo di massa (marmellata e jeans) lo vedo meno applicabile all'acquisto di "nicchia" coem nel caso degli strumenti. Almeno personalmente non prendo mai a riferimento un modello o una marca, ma cosa mi si offre o cosa mi serve. Per le chitarre posso anche partire da semplice curiosità dopo aver letto una recensione, ammesso che lo strumento abbia caratteristiche che in quel momento mi servono, poi mi guardo intorno e vedo se il mercato offre altro di simile ad un prezzo vantaggioso. Per me che ci siano 100 chitarre tra fender ed altre marche è un vantaggio, poi se la Fender (a parità di strumento) è la più conveniente, allora ben venga.
Ciao
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di lollofunky [user #15563]
commento del 21/05/2018 ore 22:34:13
a me mi frega sui pedali, Fuzz e Delay....quello che non ho mi sembra sempre quello che mi da la svolta :)
Rispondi
di Desmo8 [user #38806]
commento del 16/11/2018 ore 16:45:16
Allora siamo in due.....stesso problema....
Rispondi
di SysOper [user #10963]
commento del 22/05/2018 ore 13:35:37
"Un venditore con un menu ristretto potrà anche attirare meno curiosità da parte del pubblico rispetto a un concorrente con un'offerta smisurata, ma finirà per avere ricavi nettamente superiori.".. almeno per quanto riguarda chitarre ed affini, questa affermazione è tutta da verificare per i negozi fisici e senz'altro non vera per quelli online
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di vandergraaf [user #24385]
commento del 23/05/2018 ore 16:58:52
Io ho capito che se non sei soddisfatto dei jeans che hai comprato, poi ti ritrovi ad andare in giro con dei pantaloncini orribili....
Rispondi
di RedPuma [user #43439]
commento del 25/05/2018 ore 16:56:28
E' vero! Senza voi, amici di Accordo!, non ci avrei pensato. Noi mancini in fatto di chitarre abbiamo molta meno scelta e di conseguenza molti meno problemi. *THANKS*
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 25/05/2018 ore 16:57:42
Questo sì che si chiama "pensare positivo"! :D
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