di redazione [user #116] - pubblicato il 16 dicembre 2019 ore 11:30
Il batterista affianca all'attività musicale quella didattica e di producer. Da oggi è disponibile in tutti i digital store il suo primo singolo che farà presto parte di un progetto musicale più ampio, ci siamo fatti raccontare il brano, il suo set e la sua musica.
Daniele Piu ha collaborato con artisti come David Short, Nanni Moretti, Nicola Piovani, Etnias, NEJA, Pilar Arejo e ha partecipato ad alcuni master con Cris Coleman, Dave Weckl e altri.
Dal 2018 affianca all'attività di musicista quella didattica presso il liceo musicale di Sassari. Dallo stesso anno tiene masterclass, per tutta Italia, con Maxx Furian, Daniele Chiantese e Gabriele Morcavallo.
Da oggi 16 dicembre, il suo singolo Lift, in collaborazione con Kaz Rodriguez, è disponibile in digital download, il brano entrerà a far parte del prossimo progetto discografico del musicista.
Raccontaci la tua formazione musicale.
Ho iniziato i miei studi all’età di 9 anni al conservatorio di Sassari in strumenti a percussione, concluso all’età di 19 quando avevo già molte esperienze in orchestra e produzioni classiche. Finito il conservatorio decisi di concentrarmi sulla batteria anche se nel mentre continuavo a suonare nel teatro per la stagione lirica, approfondendo lo studio con Diego Corrado ed Eugenio Mori. Intanto presi l’abilitazione per l'insegnamento e all’età di 20 anni iniziai ad insegnare al liceo musicale statale.
La mia formazione continuò tra masterclass con i più grandi batteristi al mondo (Steve Smith, Chris Coleman, Dave Weckl, per citarne alcuni) e lezioni a Milano con i sopracitati, il tutto insieme alle esperienze live e in studio che già svolgevo sui palchi con i miei progetti musicali, quindi il mio studio è un mix di studi classici e moderni che io ora uso in funzione del mio drumming e della mia didattica, che è sfociato anche nella stesura del mio libro “Hai senso del ritmo?” Che si può trovare già come è-book su Amazon e presto in versione cartacea. Ora didatticamente parlando sono docente di ruolo di Percussioni e Batteria presso l’Istituto Comprensivo 2 di Alghero dopo la vincita del concorso statale l’anno scorso.
In che progetti sei coinvolto?
Ho diversi progetti in diversi ambiti, partendo dai live ho tre progetti principali, i Cover Garden sono la band con il quale svolgo 80-90 date all’anno in diverse situazioni come piazze, congressi e conferenze, basato sull’esecuzione delle più importanti cover della storia della musica riarrangiate in modo moderno per creare uno spettacolo coinvolgente e unico nel suo genere. Il secondo progetto è la Band Etnias che rappresenta la musica sarda per eccellenza e con cui suono, dall’età di 20 anni, tutti brani inediti strumentali e vocali con sonorità folk. Il terzo progetto è il trio con il quale scriviamo brani inediti strumentali sulla scia pop fusion moderna, con il quale a breve faremo uscire video e nuovi singoli e tra qualche mese anche le date del nuovo tour. Poi per ultimo il mio progetto da solista, da quasi 4 anni svolgo masterclass in tutta Italia, portando avanti le mie idee musicali e didattiche, collaborando con scuole e batteristi eccezionali come Gabriele Morcavallo, presso la sua scuola di Roma, la “Charleston” ho svolto due masterclass, e lui stesso una volta al mese viene ad Alghero nel mio studio per degli incontri didattici. L'’ultima masterclass che ho tenuto è quella con Dom Famularo e Corrado Bertonazzi insieme a Morcavallo e Massimo Russo, che ha riscontrato molto successo tra gli iscritti. Tutto questo per dire che queste esperienze in giro per l’Italia con diversi musicisti mi hanno portato a voler scrivere dei miei brani che porteranno a breve al mio primo disco da solista.
Descrivi il tuo progetto soffermandoti sulle influenze e la ricerca sonora e di produzione che hai svolto
Proprio a riguardo del mio progetto da solista lunedì 16 dicembre uscirà su tutti i Digital Store il mio primo brano da solista “LIFT” scritto insieme alla star della batteria inglese Kaz Rodriguez che conobbi in un Drum festival a Barcellona due anni fa, da lì nacque un’amicizia che portò a questo brano di cui vado molto fiero e per il quale in precedenza decisi di girare un video, che ora ho voluto trasformare in “singolo” da proporre al grande pubblico. La mia idea infatti è quella di sfornare un po’ di brani da solista fino ad arrivare a registrare il mio primo album da solista, per potermi esprimere nel migliore dei modi e raccontare ciò che sento attraverso i miei “tamburi”. Tutto questo attraverso una ricerca molto dettagliata, che insieme al mio socio e ingegnere del suono Maurizio Pinna del Soundroom Studio, cerco di riassumere in un mix di sonorità taglienti ed energiche allo stesso tempo, il brano “LIFT”, come sentirete, ha una sonorità quasi da colonna sonora, e quello che cerco di raggiungere è la maestosità del suono attraverso la micfononazione maniacale (più di 18 microfoni per la batteria) e la scelta dei suoni durante la pre-produzione e poi durante il mix ed il mastering. L’effetto sarà quello di sentire una batteria che suoni all’interno del brano come se fosse in un grande stadio o teatro, creando così l’emozione a chi ascolta di essere presente durante l’esecuzione.
Ci descrivi il tuo set up e come l'hai scelto?
Il mio set up è composto da marchi di primo livello di cui sono felicemente Endorser e collaboro con grande piacere, che ho scelto dettagliamente per avere l’effetto sonoro che sia rispettoso della tradizione ma che abbia un importante timbro di modernità.
Uso una batteria Ludwig 22-12-14-16-14 Neusonic con suono Ludwig ma moderno che è perfetto per ciò che faccio.
I piatti sono Pasha Cymbals costruiti in Turchia ma di proprietà della Valmusic, fiera azienda italiana che sta portando in commercio dei piatti straordinari che sono felice di usare, io posseggo le serie Desert Glow ride 20” , 2 Crash 16” e Hit-Hat 13”, che sono versatili e morbidi, un Crash Sirius (bucherellato) insieme ad un China Brillint da 16” per avere dei suoni taglienti e moderni il tutto accompagnato dagli effetti degli Spalsh da 8” Desert Glow.
Per le pelli uso le insostituibile Remo a seconda della produzione, dalle Ambassador alle Black Suede, alle colortone (per quest’ultime ho svolto un video clip ufficiale).
Tutto questo accompagnato da una centralina Roland TM-6 Pro con i trigger Roland, che mi aiuta ad avere dei suoni ibridi per poter sprigionare sonorità più importanti ed esposive e soprattutto per lo snare e il Kick. Avendo così un set ibrido che ormai è priorità di qualsiasi batterista moderno.