Mi sono accorto da un po' di tempo a questa parte, ovvero da quando strimpello insieme ai miei figli mentre fanno gli esercizi uno di pianoforte e l'altra di violino, che amo davvero la chitarra classica.
Amo il suo suono così dolce, che si amalgama alla perfezione con quello del violino e pure con quello del pianoforte.
Amo la sua tastiera, così spaziosa, da permettere gli intrecci delle mie dita nel tentativo di suonare perlomeno basso e melodia contemporaneamente. Per molti sarà una cosa facilissima, ma per me, abituato ad essere solo un chitarrista ritmico, non è per nulla scontato! Le stesse soluzioni, così come i laocoontici accordi della bossa nova, sono quasi impensabili sullo stretto manico della Strato.
E poi amo sentire le corde con la mano destra, farle vibrare quando lo voglio io e con l'intensità del momento.
Certo, rispetto ad un'elettrica il livello di dinamica è quasi inesistente, non si passa da un pulito ad un crunch, è molto meno "drammatica" per dirla all'americana, manca un po' di espressività. Bending, poi, parliamone... le corde in nylon ti seguono senza variare il tono più di tanto. Velocità... questa sconosciuta. Le corde rimangono appicciate alla mano destra, e più di tanto non riesco a fare. Per non parlare poi del cambio delle corde... un incubo, nodo al ponte e nodo al pirolo, tira, tira, prova a fare stretching, tanto per i primi giorni la corda si tiene la tensione che preferisce. Con l'elettrica il cambio corde è molto più veloce, e l'accordatura della corda nuova è più stabile.
Avere dei limiti però aguzza l'ingegno per trovare soluzioni. Ecco che alla velocità si sostituisce il timing perfetto e la scelta di pattern ritmici differenti, all'espressività si sostituisce la scelta più oculata di soluzioni armoniche che rendano meglio l'emozione da trasmettere. E per le corde... no, per le corde niente, è una battaglia persa in partenza.
E quindi odi et amo, sì, la chitarra classica, ma la bilancia propende maggiormente per l'amo!
Buona Musica a tutti! |