di redazione [user #116] - pubblicato il 09 febbraio 2020 ore 08:00
Il Namm 2020 vede un rinnovamento su tutta la linea per Roland. Groovebox, tastiere da studio e synth d'estrazione vintage scuotono il catalogo con tecnologie inedite.
Il reparto synth dello stand Roland al Namm 2020 vede un ampliamento sostanzioso su tutta la linea.
Le Groovebox di casa diventano sempre più prestanti e versatili. In esposizione scopriamo il modello MC707 e la sua versione più compatta a quattro tracce, la MC101, con le quali avere sotto mano tutto il necessario per creare brani o esibirsi dal vivo senza l’ausilio di un computer dal quale richiamare sequenze ed effetti.
Le macchine all-in-one sono in buona compagnia, con una gamma completa di sintetizzatori ispirati alla tradizione Roland, con aggiornamenti tecnici e tecnologici capaci di trasportare suoni classici in studi moderni e produzioni all’avanguardia.
Il JU-06A è il modulo progettato per inglobare le caratteristiche del Juno 60 e del Juno 106 in un contenitore versatile e dal look retrò, ideale per gli appassionati di synth vintage.
La rinnovata serie Fantom vede inoltre l’integrazione con una gran varietà di DAW. Nei modelli da 61, 76 e 88 note, la gamma incorpora slider e manopole, oltre a un ampio display per la gestione di tutte le funzioni on-the-fly.
Il 2020 segna anche il ritorno del Jupiter, nelle edizioni Jupiter X e Jupiter Xm. Entrambi i modelli si presentano come sintetizzatori con un’interfaccia discreta che si snoda attraverso manopole, slider e switch immediati nell’utilizzo e senza le complicazioni di un menu, con moduli indipendenti per ogni anello della catena del suono.
I Jupiter di nuova concezione si basano su Zen Core Engine, l’innovativa tecnologia Roland capace di restituire timbri profondi e spessi, sfruttando una duplice natura di PCM e VA, per una capacità polifonica di 256 suoni.