di redazione [user #116] - pubblicato il 23 febbraio 2022 ore 14:00
Cinque appuntamenti per ripercorrere la storia degli Sharks, una band nostrana che negli anni '80 ha portato l’hard rock ai piani alti del pop italiano. In ogni articolo, un video che ripercorre le fasi salienti della loro storia e, di corredo, un’intervista esclusiva ai protagonisti.
Il viaggio degli Sharks parte dai racconti delle prime prove in casa, articolandosi in un intreccio di incontri e collaborazioni che spaziano da Vasco Rossi, Enrico Rovelli, Luigi Schiavone ed Enrico Ruggeri fino ai tour con Deep Purple e Jethro Tull, la vittoria al concorso "Viva i Giovani" del 1987 e l'esperienza sanremese del 1989.
Questa serie di video è una degna maniera per celebrare l’annuncio del loro ritorno con la pubblicazione del secondo album "Slow Song", registrato nel 1990 ma rimasto inedito fino all'estate del 2021.
Gli Sharks live con E. Botti, 1985
Nella storia della musica italiana, gli Sharks si affacciamo all’inizio degli anni ’80 in piena era New Wave: sono gli anni in cui Vasco inizia a maturare un successo importante, contendendosi la scena con artisti come Enrico Ruggeri.
Il pop italiano attinge dal rock contaminato con le nuove tendenze del post punk, sperimentando anche con Dance ed elettronica.
Gli Sharks, invece, attirano l'attenzione perché, in quel panorama musicale sono una mosca bianca: la loro proposta è un hard rock verace e moderno, in sintonia con la ventata di novità portata dai Van Halen in quegli anni e in quel contesto stilistico.
Ci siamo fatti raccontare dai protagonisti l’inizio di quella avventura. Un viaggio che ci permette di affacciarci in un mondo e un modo di fare musica che oggi non esistono più.
Mauro Palermo (Chitarrista):
All’inizio della nostro percorso avevamo allestito la sala prove a casa del nostro primo batterista, Alfredo Lorenzi detto “Dedo”. Un pomeriggio suo padre Gabriele (tastierista dei Formula 3) organizzò per noi un'audizione, invitando un talent scout suo amico, Paul Jeffery, musicista noto nell’ambiente, all’epoca compagno e musicista di Patty Pravo. Ci sentì suonare e fu amore a prima vista — ci segnalò così a Enrico Rovelli, il più importante impresario organizzatore di eventi in Italia e all’epoca manager di Vasco Rossi. In poco tempo Rovelli ci fece aprire il concerto della rock band Vanadium al Rolling Stone di Milano, esibizione che confermò l’opinione positiva di Paul. Da qui partì tutto. Personalmente ritengo Paul una delle figure più importanti e significative della nostra storia. Dotato di acume, carisma, esperienza e un'intelligenza sopra la media, è stato nostro amico, mentore, produttore artistico, "guida spirituale, tuttofare e per me davvero una sorta di secondo papa'. Fu lui a seguire tutto il nostro percorso con grande interesse e impegno fino allo scioglimento della band. "
Mauro Palermo alla chitarra nel 1982
Dario Fochi (voce):
"Dopo Dedo, sono subentrato come batterista nella band e spostammo la sala prove a casa mia. All’epoca il nostro cantante (Fabio Maltesi) collegava direttamente il microfono in un amplificatore per chitarra Yamaha e fu proprio Paul a portare il primo impianto, un Lombardi con mixer ed eco a nastro incorporato: fu la nostra prima evoluzione. Finivamo con lui e poi tutti a pranzo insieme a Rovelli e alla mia famiglia. Bei ricordi."
Dario Fochi, cantente degli Sharks, nella sua parentesi da batterista, 1982
Andrea Ge (batterista):
"Negli anni seguenti Dario passò alla voce ed io subentrai alla batteria ma Paul rimase una presenza costante. In campo artistico, ci aprì le porte della tecnologia e della sperimentazione: suoni nuovi, amplificatori, multi effetti, sampler, trigger, uso dei click, ecc...Questo permise di portare la band ad un livello più professionale e contemporaneo. Fu poi Rovelli a finalizzare il tutto investendo a livello organizzativo ed economico sul nostro progetto. Grazie a lui abbiamo potuto fare tutte quelle esperienze incredibili, a cominciare dalla pubblicazione del nostro primo album!"
Andrea Ge alla batteria - Parco Sempione, 1986
Gli Sharks sono: Dario Fochi voce, Mauro Palermo chitarre, Fabrizio Palermo tastiere, Francesco Di Foggia basso, Andrea Ge batteria.
L’album “Slow Song” prodotto da Roberto Casini per Selvaggia Music, Enrico Rovelli produzione e management, Mark Harris (keyboards), è disponibile su tutte le principali piattaforme digitali (iTunes, Spotify, Apple Music etc.)