Nel tempo, alcuni strumenti sono stati declinati come oggetti d’arte in piena regola, passando sotto le mani di artisti e sapienti artigiani dall’estro sconfinato, desiderosi di creare strumenti che ne personificassero le attitudini. Così, alcune chitarre sono diventate delle tele bianche su cui riversare arte, tra scelte stilistiche audaci e produzioni a tiratura limitata relativamente accessibili.
Jimmy Page Dragon Telecaster
Un esempio lampante di quanto affermato in precedenza arriva proprio dagli anni ’60, periodo nel quale Jimmy Page era solito imbracciare uno strumento regalatogli a sua volta da Jeff Beck. Questa Telecaster del 1959 divenne un trademark per il giovane artista. Nel 1967, Page decise di riportare alla luce il legno vivo e dare libero sfogo alla sua vena artistica ridipingendola con il motivo stilizzato di un Dragone sgargiante, psichedelico e vagamente ispirato all’arte giapponese. Più di recente, Fender ha proposto la Dragon Telecaster di Jimmy Page in una versione e una prodotta in serie in Messico, dal prezzo più contenuto.
Gibson: The Sound Of Art
Fast Forward al 2017 per parlare di una serie esclusiva creata da Gibson per la Milano Music Week. Le opere dedicate alla kermesse rappresentano un connubio tra l’eredità di Gibson e l’arte in sfaccettature disparate. Per l’occasione, alcuni modelli Gibson ed Epiphone sono stati reinterpretati da pittori, scultori, designer, writer e illustratori come Andy, Kayone, Maui, Giovanni Motta, Alessandro Ottolina e Pietro Travaglini.
George Harrison Fender Rocky Stratocaster
Prima di incontrare la fama coi Beatles, George Harrison coltivava già una bruciante passione per la sei corde. Desideroso di possederne una, dunque, il giovane George si mise in cerca della sua prima, affrontando non poche peripezie. Anni dopo, durante le sessioni di incisione di Help!, Harrison e Lennon commissionarono la ricerca di due Fender Stratocaster Daphne Blue. La diffusione prominente degli strumenti fu in loro favore. Nel 1967, George Harrison avrebbe dato un look multicolore nel pieno della psichedelia alla sua Strat, meglio nota come Rocky. Lo strumento, oggi, esiste in una versione custom shop particolarmente rara: un tributo profondamente rispettoso del lascito dell’artista, dipinto a mano e costruito nei minimi dettagli rispetto alle specifiche della chitarra originale.
Epiphone Adam Jones Signature Art Collection Les Paul Custom
Quando si pensa alla sei corde dei Tool, Adam Jones, si fa spesso riferimento a un unsung hero della chitarra elettrica. Un artista dallo stile profondamente riconoscibile che solo negli ultimi tempi sta conquistando i plausi meritati. Di recente, Jones ha cominciato a far parlare di sé anche per le sue Les Paul Custom Signature in un inconfondibile Antique Silverburst. La serie Epiphone rivolta a un target più ampio ha destato la curiosità degli appassionati con la. Sette modelli recanti sul retro opere firmate da artisti dallo stile differente e impreziosite da specifiche di livello. Al termine della tiratura di un esemplare, Epiphone ne rilascia un altro rendendo i singoli strumenti dei pezzi da collezione.
ESP Custom Shop
Il marchio nipponico ha abituato i chitarristi a standard qualitativi elevati. Il discorso si amplifica quando si osserva l’operato del Custom Shop. I maestri liutai ESP, infatti, si occupano della creazione di speciali opere d’arte a sei corde. Il loro valore economico elevato è motivato dall’altissimo livello di craftmanship impiegato per la loro produzione e per la ricercatezza estrema delle finiture.
Paul Reed Smith Dragon Guitars
è ben noto ai chitarristi per le finiture di altissimo pregio dei modelli Core. Nella serie Dragon, il tutto viene portato all’ennesima potenza, con modelli che dal 1992 e a cadenza saltuaria fino al 2020, presentano essenze di elevatissima caratura e intarsi in abalone e madreperla raffiguranti imponenti dragoni dall’aspetto magnifico. |