PRS lo ha fatto di nuovo: dopo aver rimaneggiato la ricetta senza tempo della Stratocaster fino a tirarne fuori uno strumento con un’anima tutta sua quale la Silver Sky, stavolta sotto i riflettori ci finisce il classico progetto Telecaster. Ancora una volta a fare da ispirazione sono i concetti e l’impronta generale, ma il DNA PRS vi si inserisce nel profondo fino a far nascere una specie tutta diversa. Ancora una volta ci va di mezzo un artista di livello assoluto e, se John Mayer ha contribuito a dare i natali alla Silver Sky, si deve a Myles Kennedy la nuova nata.
La single-cut in stile Telecaster tra le mani dell’artista nell’estate 2022. Si trattava di un prototipo che lo ha accompagnato a lungo in tour, e ora quella chitarra è realtà. Anzi, per la precisione la collaborazione dà vita a due modelli diversi.
La chitarra progettata a quattro mani con l’artista prende semplicemente il nome di “Myles Kennedy Signature”, mentre la sua gemella “di serie” è la NF 53.
Simili all’apparenza, ma con vari accorgimenti originali, sono accomunate da un body in frassino con un leggero smusso in corrispondenza dell’avambraccio, contour sul retro per accomodare al meglio il torace del musicista e tacco arrotondato per agevolare l’accesso agli ultimi tasti, come anche la spalla inferiore è leggermente assottigliata.
Il manico è interamente in acero, avvitato, con 22 fret su un raggio da 10 pollici e un diapason da 25,5 pollici.
La NF 53 si ispira apertamente a una chitarra vintage della collezione privata di Paul Reed Smith, ed è facile immaginare quale sia il modello di riferimento.
A differenziarla nella suonabilità, rispetto ai canoni PRS, spicca una tastiera leggermente più stretta. Sul versante sonoro invece la chiave è da ricercare nei pickup Narrowfield DD (Deep Dish), realizzati con bobine più alte del normale per un avvolgimento maggiore e più parti in metallo posizionate tra i magneti allo scopo di fornire un output superiore e un tono particolarmente a fuoco.
Le manopole di volume e tono sono posizionate strategicamente in modo da ammiccare a chi ama giocarci mentre suona, praticando swell senza staccare le mani dalle corde o effettuando rapidi aggiusti con movimenti minimi. Il selettore blade a tre posizioni è collocato appena al di sotto del ponte, una piastra a due sellette con quattro viti per non rinunciare alla precisione nell’intonazione pur regalando il tono tipico dei ponti vintage con sellette in ottone.
La Myles Kennedy Signature si differenzia per estetica, sound e suonabilità, sfoggiando prima di tutto un manico personalizzato con un profilo tondeggiante, abbondante senza finire nel concetto vintage di “mazza da baseball”.
Inoltre, sulla paletta aggiunge meccaniche bloccanti in luogo delle meccaniche in stile vintage preferite dalla NF 53.
Cambia per l’occasione anche l’elettronica, con una coppia di Narrowfield signature disegnati insieme al chitarrista e cantante degli Alter Bridge all’idea di unire la spinta e il corpo dell’humbucker all’attacco e la reattività di un single coil. Il pickup al ponte è leggermente inclinato in modo da fornire una risposta più aperta e squillante in corrispondenza dei cantini, mentre i bassi risultano appena più profondi.
Qui il selettore, posto a metà strada tra il volume e il tono, è a cinque posizioni per una varietà timbrica di riguardo. Inoltre, nel potenziometro dei toni si nasconde un push-pull che applica un preciso filtro sui toni del pickup al ponte, così da avere a portata di mano una sorta di preset da richiamare all’istante per ottenere un suono più rotondo e a bada sugli acuti, propriamente da humbucker.
Le due Tele-style di Paul Reed Smith promettono di rappresentare le capostipiti di un nuovo filone di solid body legate alla tradizione ma, al tempo stesso, altamente distintive. In attesa di conoscere il futuro della gamma, è già possibile visionare la e la . In Italia, saranno entrambe disponibili con la distribuzione di . |