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John Mayall è morto: da Clapton a Green, plasmò la scena blues britannica
John Mayall è morto: da Clapton a Green, plasmò la scena blues britannica
di [user #116] - pubblicato il

È morto John Mayall, padrino del blues britannico insieme ai Bluesbreaker, formazione in cui sono passati alcuni dei guitar hero più significativi di sempre.
Dietro le tastiere, con una chitarra al collo o con l’armonica stretta nel pugno, la figura di John Mayall è di quelle che ogni musicista appassionato di blues e rock hanno estremamente care.
“È morto serenamente nella sua casa in California” annuncia la famiglia dalla pagina Facebook dell’artista. John Mayall ci ha lasciati il 22 luglio, ma la riservatezza familiare ha fatto sì che la notizia si diffondesse solo nella notte italiana del 24 luglio.

Novantenne, lascia una storia di traguardi e conquiste impressionanti, sul piano artistico quanto su quello personale. Insignito Officer Of The British Empire, di recente riceve due nomination ai Grammy e nel 2024 è il momento dell’introduzione nella Rock & Roll Hall Of Fame.

Multistrumentista, cantante, frontman di una delle formazioni più influenti di sempre per il panorama blues e rock per oltre mezzo secolo, John lascia un buco enorme nella scena musicale, in cui è stato attivo fino alla fine -  con produzioni e pubblicazioni - nonostante i problemi di salute.

I suoi Bluesbreaker sono stati una vera scuola di formazione per innumerevoli musicisti poi divenuti leggendari. Eric Clapton, Peter Green, Mick Taylor, sono tutti musicisti “formati” nella band di Mayall.



La carriera di Mayall parte in UK e attraversa il mondo fino a vederlo stabilirsi in USA, diffondendo un sound distintivo, divulgando e facendo innamorare intere generazioni del blues più puro.
Interrogato sul tema, John raccontava: “A essere onesto, non credo che nessuno sappia realmente cos’è. Solo che non riesco a smettere di suonarlo”. E siamo certi che la sua enorme influenza porterà ancora tanti anni di blues suonato ai massimi livelli, in suo ricordo.
john mayall
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di claude77 [user #35724]
commento del 24/07/2024 ore 11:04:20
Che dire!? Da malato di blues quale sono posso solo che sottoscrivere tutto quello che l’articolo dice. Lui è il blues bianco!
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di FedeNord [user #65788]
commento del 25/07/2024 ore 16:48:22
Belle parole ma stai attendo a scrivere "blues bianco". Oggi i perbenisti potrebbero darti del razzista. Bisogna dire blues arcobaleno per mettere tutti d'accordo.
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di WATERLINE [user #51250]
commento del 24/07/2024 ore 11:26:1
A 13 anni (tanto tempo fa) comprai il mio primo disco e fu John Mayall and The Bluesbreackers, mi di apri' un mondo che mi porto' ad amare il Blues in tutte le sue forme . Senza di lui non ci sarebbero stati i Cream. Influenzo' la scena musicale londinese in maniera profonda senza considerare il fior fiore di chitarristi che suonarono con lui. E' stato un grande. R. I. P.
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di alexis [user #1006]
commento del 24/07/2024 ore 12:46:48
Leggenda, visto due volte a Genova con Donald Duck Dunn e Mick Taylor.

Rest in Peace.
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di Gierrebi [user #61647]
commento del 24/07/2024 ore 16:05:33
Era malato....malato di blues!
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di Big Muffin [user #63938]
commento del 25/07/2024 ore 02:39:36
Che peccato, quanta tristezza, ho guardato il video di Clapton sul suo canale, e vedendo anche lui quanto e' invecchiato, mi sono detto che non e' possibile perdere certi personaggi che hanno accompagnato l'intera nostra esistenza; vorrei non leggere piu' altre notizie del genere pur rendendomi conto, che loro, involontariamente sono la clessidra della mia vita, quello che mi fa capire che il tempo se ne sta veramente andando. RIP. John Mayall. a un'altra vita !
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di Francescod [user #48583]
commento del 25/07/2024 ore 12:23:36
Spero che sia occasione per tanti di andare a riascoltarsi i suoi diversi album, e non soltanto quello più celebre con un giovanissimo Clapton. Che poi magari alcuni lo citano ma manco l'hanno ascoltato. Non è una polemica, ma un invito a non lasciar cadere nell'oblio tutta quella musica.
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di Max Scarpanti [user #56093]
commento del 26/07/2024 ore 10:31:52
Grande John, che Dio ti abbia in gloria
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di McTac [user #47030]
commento del 26/07/2024 ore 11:45:09
Rip John.
Anche per me il Beano album è stato tra i primi dischi ascoltati da ragazzino. Era di mio fratello maggiore e ricordo le liti quando si accorgeva che lo mettevo sul piatto senza il suo permesso....
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 29/07/2024 ore 09:18:43
Veramente un grande, non dimentichiamolo.

RIP
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