“Quanto in basso puoi andare” è il coro che si leva al mare quando l’animatore di turno tira fuori la mitica asta da limbo. Ma alle orecchie di un metallaro, che difficilmente vedrete scorrazzare - Crocs al piede - per un villaggio vacanze, la frase prende tutt’altro significato.
La gara alle frequenze sempre più gravi, i riff più pesanti e il sound più imponente procede anche a estate inoltrata e Jackson decide di partecipare in grande stile, arricchendo il catalogo delle Pro Plus con quattro varianti per shape e stile, insieme con una signature su base Dinky nella stessa fascia di prezzo destinata agli studenti alla ricerca di un primo strumento professionale o a chi è già più esperto e vuole ampliare la propria tavolozza espressiva con una soluzione carica di carattere quanto affidabile per affrontare qualsiasi palco.
L’unica “colorata” del gruppo è la signature di Roman Ibramkhalilov, chitarrista della band groove metal ucraina Jinjer.
La sua MDK HT6 B sagoma un body in stile Dinky con legno di frassino avvitato a un manico in tre parti alternate di acero e wenge, con rinforzi in grafite all’interno per la massima stabilità.
la tastiera è in ebano, con un raggio compound da 12 a 16 pollici su cui sono seminati 24 fret in acciaio di dimensioni jumbo per un diapason lungo da 27 pollici, ideale per garantire una buona tensione delle corde anche durante l’esplorazione dei registri più profondi.
Un ponte Gotoh 510FX-6 garantisce note dall’attacco netto e deciso, contribuendo a una buona tenuta d’accordatura insieme con le meccaniche bloccanti a marchio Jackson.
Due pickup Jackson custom RI1 sono studiati a quattro mani con l’artista per una voce violenta, asciutta eppure altamente espressiva anche durante l’uso delle distorsioni più estreme.
Le quattro Pro Plus sono accomunate da gran parte della scheda tecnica, dalla finitura nera in tinta con i segnatasti a pinna di pescecane.
I modelli Soloist, Monarkh, Warrior e Kelly condividono il body in nato e un manico in acero in tre pezzi con rinforzi in grafite.
La Soloist Slat HT6, la Warrior WR HT6 e la Kelly KE HT6 hanno una struttura neck-thru, mentre la Monarkh WR HT6 preferisce un manico incollato per un tacco leggermente più spesso e un approccio più convenzionale per la tipologia.
Su tutte, la tastiera in ebano disegna un raggio compound da 12 a 16 pollici per i 24 fret in acciaio, completati da Luminlay sul bordo superiore.
A eccezione della Monarkh col suo ponte Jackson in stile Tune-o-matic, tutte montano un ponte hardtail a marchio Jackson, e tutti i modelli fanno uso di meccaniche bloccanti di casa.
I pickup Seymour Duncan Nazgul e Sentient sono una garanzia quando ci si spinge verso i generi più estremi, e sulle quattro baritone promettono di regalare un timbro a fuoco, definito e propenso alla saturazione eppure rotondo e nitido sui puliti. Controllati da un solo potenziometro per il volume e un selettore a tre posizioni, aggiungono un killswitch in stile arcade per divertirsi con effetti ritmici a portata di dito.
Tutte novità per l’estate 2024, le Pro Plus puntano sull’accessibilità della produzione indonesiana per offrire un prodotto posizionato nelle fasce più alte della costruzione orientale, allineandosi per prezzo alla signature coreana di Ibramkhalilov.
Sul sito Jackson, sono tutte illustrate con schede tecniche, foto e prezzi di listino.
La MDK HT6 B è , , , e . |