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Cari amici,
solo uno "svalvolman" sapientemente "imbenzinato" come nella foto, poteva pensare ad una diavoleria del genere...di schemi ne ho visti tanti, ma mai da nessuna parte qualcosa di simile. Sinceramente non credo esista ancora un affare del genere: Si tratta di una assoluta, vera novità, quindi. Scopriamo insieme di cosa si tratta...
A complemento e/o corredo del "Super Octaver" (con il quale questo "cazzìllo" fà splendida coppia), ho pensato quasi subito a questo progetto: Con l' octaver, l' intento era stato infatti quello di integrare, nelle funzioni offerte, delle caratteristiche di "armonizzazione",in modo da generare un contenuto armonico caratteristico delle circuiterie valvolari e metterlo a disposizione di qualsiasi ampli (magari a transistor)alla bisogna. Il tutto in modo semplice, con soli 9 Volt di alimentazione ed in un comodo formato a portata di "stomp-box";Vale lo stesso anche stavolta per la presente proposta.
Ebbene sì, ci pensavo da qualche giorno e sulla scia dei miei 30 anni freschi freschi, nonché del discreto interesse riscontrato per il progetto del "Super Octaver/Harmonizer", voglio fare a tutti voi un ulteriore specialissimo regalo....(Beh, non vi nego che mi piace impegnare la mente in qualcosa di nuovo e stuzzicarvi, tentando la vostra curiosità...)
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http://go2convert.com/p/1286050072171.jpg
(il link per scaricare lo schema nel formato originale)
Inutile dire che ho sviluppato anche due versioni valvolari (i "TubeCrossDrive" , di cui una è un vero piccolo finale push-pull selezionabile classe A/AB con uscita a trasformatore), tuttavia per rendere la proposta fruibile da parte di tutti, ho optato per la tipologia stato solido a 9-12 Volt.
La genesi del progetto ha una spiegazione molto semplice: Se una delle caratteristiche tipiche delle circuitazioni valvolari è la presenza, nella distorsione prodotta, di una percentuale più o meno acuta di SECONDA ARMONICA, lo è altrettanto un' altra forma di distorsione: quella cosiddetta da "CROSS-OVER" o d'"INCROCIO". Quest' ultima è generata dalle valvole finali "imballate per bene" e contribuisce a determinare la voce e a caratterizzare il feel del nostro amplificatore (soprattutto nei modelli push-pull in classe A/B).
Questa particolare forma di distorsione, produce pricipalmente TERZA armonica (e a seconda della sua percentuale, tracce di QUINTA e SETTIMA). E' diversa da quella ottenibile da TOSATURA (diodi e simili) o dalla SATURAZIONE di un pre, anche se valvolare. Queste, infatti generano armoniche su uno spettro relativamente ampio, con un decadimento più o meno regolare.
La distorsione da cross-over invece si distingue per avere una scarsa estensione spettrale, nonostante al momento sia essa, magari, dotata di un' elevato tasso di percentuale. Cosa vuol dire? Che, anche se spinta di parecchio, tale distorsione porta con sè solo due o tre armoniche di ordine superiore rispetto alla frequenza fondamentale: irrobustisce il suono, ma non lo impasta in modo netto e brutale(zanzare e dintorni).
Mentre in un ampli a transistor la presenza della distorsione d' incrocio lo rende massimamente vomitevole, perchè costante a tutti i livelli di volume (anzi, a dirla tutta, presente SOPRATTUTTO a livelli bassi, causando una sorta di effetto "noise-gate"), in un ampli valvolare BEN TARATO (per quanto riguarda il BIAS) la stessa comincia a farsi presente SOLO SUPERANDO la riserva di potenza massima disponibile. L' effetto è completamente diverso.
Sarebbe bello ora spiegare come e perchè accade questo, però, al fine di evitare di rendere il discorso troppo pesante, mi fermo quì con la teoria.
Lo scopo di questo progetto è quello di riprodurre tale tipo di distorsione e di farlo in un modo raffinato. Proprio come in un ampli vero, deve rispondere impeccabilmente alla dinamica, generando progressivamente la distorsione ed in modo continuo, in base al nostro modo di suonare.
Con un buon overdrive a monte (e magari insieme al "Super Octaver" settato come "armonizzatore": consigliatissimo!), l' effetto è quello di avere sotto le dita una bella testata (classe A oppure A/B push-pull) tirata "a chiodo"! Con un segnale pulito, invece, si può dare allo stesso una grana più sporca e aggressiva, ma sempre naturale. Interessante l' inserimento tra loop SEND e RETURN dell' ampli, tutto da sperimentare.
Generalmente gli overdrive, i distorsori o i fuzz commerciali producono la loro distorsione "storpiando" la forma d' onda in ingresso, questo NO: il nostro segnale resta, a meno di una leggerissima e naturale compressione, perfettamente INTATTO. Si tratta oltretutto di una distorsione leggera e cremosa, diciamo una coloritura armonica. A meno che di non utilizzare un' alimentazione relativamente alta e spingere a manetta il Gain, non si hanno veri e propri fenomeni di saturazione classica.
Il circuito è semplice, essenziale e dal costo estremamente contenuto. Naturalmente ho comunque preteso la massima versatilità nel campo di utilizzo e perciò ho pensato di dotarlo di tre importanti controlli più 2 switch “speciali”:
Un primo controllo "Cross Drive/Boost Gain" per dosare la percentuale di distorsione in base alla grandezza del segnale d' ingresso e/o la percentuale di amplificazione nel caso si utilizzi l' apparecchio solo come "boost" ( funzione selezionabile tramite "BLEND"). Unica raccomandazione: NON ESAGERARE con questo livello, ma regolarlo saggiamente in base alla dinamica voluta e alla grandezza del SEGNALE PRESENTE ALL' INGRESSO. Si rende necessaria questa cautela perchè a 9 Volt l' accettazione in ingresso non è altissima e si rischia la saturazione dell' operazionale con la conseguente distorsione ad onda quadra e spernacchi vari).
Un secondo, "Cross Volume", da regolare unitamente al primo per dosare il livello d' uscita a seconda dei propri gusti rispetto a quello originale ad effetto bypassato.
Il terzo ed ultimo controllo "Blend" grazie al quale possiamo "panpottare" sull' uscita tutte le sottili sfumature, da un suono "flat-boostered" al "CrossDrive" puro.
Tralasciando il pulsante a pedale S1, la cui funzione appare a tutti più che scontata, il primo switch (S2)ci consente di selezionare la classe operativa del finale virtuale: A oppure A/B. Proprio come accade in un ampli vero, con la modalità A l’ onda assume una tosatura “tondeggiante” e mai squadrata con poca distorsione d’ incrocio; Nella modalità A/B invece è praticamente presente esclusivamente quest’ ultima.
Il secondo switch “speciale” S3 ci consente di integrare una doppia modalità “Cross”: Una normale, più naturale ed una seconda più presente, diciamo “col turbo” ma allo stesso tempo più fluida e cremosa.
Naturalmente, come per il "Super Octaver/Harmonizer", anche il "CrossDrive" è TRUE-BYPASS.
Ho abbinato tre foto delle forme d’ onda visibili all’ oscilloscopio, ottenute a tre livelli dinamici diversi (rispettivamente LO, MID e HI) in modalità A/B e Natural ed altre tre in modalità A, con le medesime dinamiche LO, MID e HI. Il “Blend” è tutto verso “Cross”.
A/B Class LO, MID e Hi
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A Class LO, MID e HI
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A chi è interessato alla sperimentazione/realizzazione dell' apparecchio consiglio tutte le cure di scelta componentistica, cablaggio e schermatura considerate sul post dell' octaver (che nel caso vi invito a rileggere).
Se disponibile consiglio un' alimentazione di 12 Volt al posto dei classici 9 (è una questione di dinamica, per avere un' accettazione d' ingresso più alta). Il progetto è ottimizzato anche per 15 o 18 Volt (che sarebbero ancora meglio dei 12 a dir la verità).
Bene amici, mi sembra tutto
a disposizione per eventuali chiarimenti
Al prox post,
ciao uàgliòoooooo!