Mi sono sempre fatto dei flash incredibili con la batteria, e di recente ho acquistato la mia prima batteria elettronica per un duplice motivo: imparare qualcosa di nuovo e poterla usare per registrare.
Iniziando a strimpellare (chi mi ha aggiunto come amico su FB potrà vedere un piccolo tentativo di registrazione video/audio sul mio profilo: una cosa indecente) ho iniziato a fare molta più attenzione al groove ed alla batteria in generale (anche se già prima ero molto attento a questi dettagli), e voglio condividere con voi una serie di considerazioni che mi passavano per la testa stamani.
Ci sono musicisti che segnano profondamente il percorso musicale di ognuno di noi.
Nel mio caso, essendo cresciuto a pane e DT, non posso non annoverare Mike Portnoy.
Mike è diventato famoso per il suo overplaying e per la sua "grezzaggine" nel suonare.
Non aveva un groove sempre valido e trascinante secondo me, a causa degli altri membri della band, ma è una cosa che si può notare anche sui dischi che sono usciti in questi mesi.
Tuttavia, brani come Pull Me Under, 6.00, Lie, Learning To Live, Overture 1928, Home, e buona parte dei brani di Train Of Thought hanno un tiro della madonna.
https://www.youtube.com/watch?v=jnaTMcn9HncAltro mito indiscusso per me è John Otto (Limp Bizkit).
Potete offendermi la madre, ma non lui.
Il mio background ritmico deriva da uno dei primi CD che acquistai da ragazzino, disco cui sono rimasto sempre molto legato: Chocolate Starfish and the Hot Dog Flavored Water.
My Generation, Hot Dog, Take a Look Around, Just Like This, Nookie, Break Stuff: sono solo i primi brani che mi vengono in mente.
https://www.youtube.com/watch?v=yz7d7At5ks8&feature=relatedInfine, volevo porre l'attenzione su un batterista che ho rivalutato tanto a livello di groove: Mike Mangini.
L'ultimo album dei Dream Theater per me è il peggiore di sempre e, nonostante il suo contributo limitato al songwriting, per me non aveva svolto un lavoro degno della sufficienza.
Ultimamente però, essendo andato in palla con gli Extreme, ho messo le mani su Waiting for the Punchline.
Sapevo che aveva suonato con loro, avevo visto qualche spezzone del live a Donnington del '94 e, vedendolo impacciato e terrorizzato, non mi aveva fatto assolutamente una buona impressione.
Ascoltando questo disco e guardando le relative performance live ho dovuto cambiare idea però: è un figo.
There's no god, Cynical ed Hip Today: tre titoli che mi hanno molto impressionato.
Rimane un batterista dal tocco troppo fine e delicato per questa band, però lì il suo l'ha fatto: l'ha fatto eccome.
https://www.youtube.com/watch?v=7a-6lma_6AYE per oggi basta, le mie minchiate le ho già dette.