di Pietro Paolo Falco [user #17844] - pubblicato il 24 agosto 2013 ore 15:00
Succede anche ai più grandi di essere piantati in asso da un microfono guasto o un problema ai cavi nel bel mezzo di un concerto. Quando succede a uno come Joe Bonamassa sul palco del Luna Park di Buenos Aires, però, il guaio si trasforma in un'occasione per regalare al pubblico un'esperienza unica: "Story Of A Quarryman" a cappella.
Succede anche ai più grandi di essere piantati in asso da un microfono guasto o un problema ai cavi nel bel mezzo di un concerto. Quando succede a uno come Joe Bonamassa sul palco del Luna Park di Buenos Aires, però, il guaio si trasforma in un'occasione per regalare al pubblico un'esperienza unica: "Story Of A Quarryman" a cappella.
Per un musicista, improvvisare non vuol dire solo conoscere scale e arpeggi, ma anche avere massima dimestichezza con il palco e saper far fronte agli imprevisti. In questo, Joe Bonamassa ha dimostrato di sapere il fatto suo durante l'ultimo concerto in Argentina, quando un problema tecnico ha impedito alla band di andare avanti con la scaletta e ha bloccato lo show per alcuni minuti. Il pubblico, si sa, può innervosirsi quando qualcosa non va per il verso giusto, e sta ai musicisti inventarsi un buon intrattenimento in attesa che i roadie facciano il loro lavoro.
Lo scorso venerdì 16 agosto, Joe Bonamassa è stato al Luna Park di Buenos Aires per il suo tour sudamericano. A concerto già iniziato, quando è il momento di "Story Of A Quarryman", l'imprevisto: il microfono di Joe non funziona. Sulle prime la band continua a suonare e Joe a cantare al microfono spento, ma i tecnici non sono in grado di risolvere il problema su due piedi. Ecco allora che Joe prende in mano la situazione e ferma la band. Il pubblico esplode in un applauso di incoraggiamento, ma è visibilmente seccato. Bonamassa non si perde d'animo, si avvicina al bordo del palco, fa segno al pubblico di restare in silenzio e…