Volendo fare una piccola panoramica sui dispositivi meccanici di vibrato che Leo Fender da sempre ha chiamato, almeno il proprio modello installato sulla sua Stratocaster nel 1954, "Synchronized Tremolo" ( da premettere che i primi prototipi, diversissimi dal definitivo, furono tutti accantonati perchè poco efficienti ) mentre la concorrente Gibson ha usato sempre il termine "Vibrola", questo sia per i "Side Pull Tailpiece" che per i "Maestro" di entrambi tipi, corti e lunghi, ma sempre identici dal punto di vista meccanico, compreso i primi della Bigsby offerti come "optional", montati su alcune Les Paul già dal 1953, bisognerebbe però storicamente partire dai primi tentativi fatti negli anni venti dello scorso secolo, realizzati utilizzando due listelli piani metallici e con annesso leva posizionata in basso ed ortogonalmente, montati e bloccati mediante viti a "Galletto" a cavallo e stringendo le corde, nel tratto passivo ponte-attacca corde a trapezio, accrocco poco efficiente ma che resistette nel tempo tanto da essere riproposto anche in seguito e su chitarre di marca, principalmente nei modelli arch-top ove evitava di fare fori sulla tavola armonica. Ma la prima vera vibrola, almeno così come l'intendiamo ai giorni nostri, fu il modello della Bigsby che sfruttava la trazione ed allentamento delle sei corde tramite una rotazione del blocco cilindrico di attacco delle stesse, contrastata da una molla sollecitata a compressione, posizionata all'inizio del braccio della leva. Nell'immagine d'apertura vi è una breve panoramica, compreso i nuovissimi derivati dal Synchronized Tremolo di Leo Fender ed il dismesso Side Pull montato sulle prime SG del 1961, che si chiamavano però ancora Les Paul fino a quando lo stesso musicista non si ribellò. Tralasciando i vari modelli economici realizzati nel periodo Beat, anche su chitarre di produzione nostrana e del "Sol Levante", passerei a descrivere i 4 principali dispositivi di Vibrola, affermando che invece il Tremolo è un effetto elettronico che si ottiene facendo variare il volume alternativamente e con frequenza regolabile, tramite un circuito valvolare o allo stato solido, mentre Fender chiamò il suo circuito, inserito nei suoi amplificatori storici valvolari, quali il “Vibrolux” ed altri, proprio con il nome di “Vibrato”, invertendo così i termini. Eccovi il Bigsby, il Side, il Maestro ed il Synchronized Tremolo della Fender, il modello vintage a 6 viti e con le sellette in lamierino sagomato : Storicamente però la Gibson, pur da sempre seconda rispetto alla rivale diretta, invece questa volta la aveva già anticipata, ad eccezione della Rickenbaker che ne usò uno simile sulle sue solid body lap steel ( vedi il mio precedente : http://people.accordo.it/article.do?id=72333 ), con una vibrola antenata del Side Pull, era un po' più spartana ma era basata sullo stesso principio dell'azionamento in orizzontale. Eccovi la "Kaufmann Vibrola" degli anni 50 usata sulle ES, mentre sulle Les Paul e le SG, prima denominate anch'esse Les Paul, nel 1961, poi soltanto Solid Guitar e premesso che su quest'ultime venne usata la evoluzione della Maestro Vibrola lunga al posto del Side Pull adottato inizialmente sui modelli Custom e Standard mentre sulla Special fu sempre montata la Maestro Vibrola corta e derivata, ad inizio anni 70 si preferì utilizzare il Bigsby, ma molti le preferiscono invece prive di vibrato e con solo la Stop Bar : Anche Leo Fender sperimentò altri tipi di vibrole, specialmente sulle chitarre al top della produzione e nel cui successo sperava molto anche se poi si rivelarono commercialmente un flop e furono anche tolte dalla produzione a fine anni 70, anche un sistema integrato leva-ponte basculante sull'ultima nata in Fender pre-CBS, la Mustang, forse il più efficiente di tutti i sistemi alternativi al Synchronized Tremolo e con leva non tanto lungha, ma efficace, anche se poi l'ultimo tentativo lo fece con la più economica di tutte, nel 1968, la Bronco ad un solo pickup, una via di mezzo tra la Musicmaster e la stessa Mustang e dotata di un ponte completamente diverso : |