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Stratocaster Custom Shop di cartone, e suona anche!
Stratocaster Custom Shop di cartone, e suona anche!
di [user #4785] - pubblicato il

Dei pazzi hanno fatto costruire al Fender Custom Shop una Stratocaster tutta di cartone, senza un grammo di legno. Contro ogni previsione, la chitarra si tiene insieme, suona ed è arrivata fin nello studio dei Linkin Park.
Mi sono imbattuto per caso in questo video sul tubo. Sicuramente molti di voi lo conoscevano già, ma è interessantissimo e divertente e aprirà sicuramente un dibattito tra chi sostiene l'importanza dei legni nel suono delle chitarre elettriche ("tonewood") e chi invece ritiene che il suono dipenda da altri fattori.
In ogni caso la Strat CS in cartone è da sballo!
Buona visione
 
 
La redazione: Avevamo appena adocchiato questo esperimento fenomenale e ne stavamo scrivendo giusto un articolo quando maxventu ha preparato il suo, battendoci sul tempo!
Quando si vuole indicare una chitarra fatta male, con materiali scadenti e dal suono sordo, si parla spesso di una chitarra "di cartone". Questi pazzi ne hanno fatta una davvero e, contro ogni previsione, la Stratocaster di cartone è anche capace di suonare.
Saranno le manine fatate del Custom Shop Fender, saranno l'ottimo hardware e l'elettronica di prima scelta a dare tutta la voce, fatto sta che quel body e quel manico bucherellati dall'aspetto tanto fragile non sono male come ci si aspetta.
Si sentono poche note, presumibilmente registrate con il microfono ambientale della telecamera, ma bastano per ammettere che il risultato è strabiliante. Insomma, già il fatto che si tenga insieme da sola è un bel traguardo, che poi possa anche emettere dei suoni è una vittoria bella e buona.
È impossibile giudicarne la qualità da un clip del genere, ma va detto che un lavoro di questo tipo è capace di mettere in discussione molti assiomi della liuteria elettrica.

In passato ci sono già stati esperimenti simili, chitarre anche di fascia piuttosto alta (come la Gibson Zoot Suit) ricavate da legni laminati, strumenti con body in metallo (vedi la nostrana Weapon Six), in ceramica, addirittura in marmo. Nella storia non mancano chitarre in "plastica" (sulla scia delle Dan Armstrong in Lucite) o modellate da miscele di legni (come le Ibanez Ergodyne in Luthite) che agli occhi di un purista sono "poco più che segatura impastata". Alcune sono entrate nella storia, altre sono finite nel dimenticatoio, ma forse ci avevano davvero visto giusto nel pensare che una chitarra non deve essere necessariamente in legno massello per suonare bene, o quantomeno per suonare.
chitarre elettriche curiosità custom shop fender stratocaster
Link utili
Fender Custom Shop
Gibson Zoot Suit
Weapon Six
Dan Armstrong in Lucite
Ibanez Ergodyne
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di 7cordista utente non più registrato
commento del 04/12/2015 ore 13:42:56
Sarei estremamente curioso di provarla. So di essere uno dei pochi a pensarla cosi', ma io credo fermamente che il legno in una chitarra elettrica abbia ben poca influenza sul suono, al limite del trascurabile. Ben vengano prodotti che possono sostituire il legno, rendendo comunque le chitarre appetibili anche dal punto di vista estetico...
Rispondi
di Skadex [user #27312]
commento del 04/12/2015 ore 17:34:38
In realtà sotto sotto lo sanno tutti ma non lo si ammetterà mai neanche sotto tortura. Vuoi mettere il suono delicato del ciliegio in fiore di primavera di una sperduta isola giapponese all'ombra di peschi non ancora sbocciati ecc...?
Rispondi
di Zado utente non più registrato
commento del 04/12/2015 ore 22:17:14
E poi puoi dire agli amici che ti stagiona il legno, che ha la vernice che lascia respirare l'essenza (ma non fa entrare l'umidità, non sisabenecome) e che migliora anno dopo anno... vuoi mettere con una chitarra che suona sempre uguale dopo una decade? :D
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 04/12/2015 ore 22:29:41
spiacente di contraddirvi ma ho provato con le mie mani la differenza che fa la tipologia di legno usata e la quantità.

ho una vecchia ibanez su cui avevo montato un Bill Lawrence originle (non quelli marchiati made in usa), dopo un annetto di insoddisfazione l'ho dovuto sostituire perchè su quella chitarra in particola (una serie S, quindi con il corpo molto piccolo) il suono era completamente privo di frequenze basse, non aveva corpo.
lo stesso pickup tolto da li l'ho messo su una vester tipo jackson: un suono perfetto, tagliente ma bilanciato.
sull'ibanez ho dovuto montare qualcosa di più corposo per bilanciare.

insomma, un buon pickup male non suonerà mai, ma quello che ti restituisce è la risonanza della corda sullo strumento, se il materiale di cui è fatta la chiarra assorbe o enfatizza delle frequenze queste verranno captate anche dal pickup.

se avete modo potete provare da voi: montate il medesim pickup su un'elettrica, unacustica ed una tavola con le corde e vedrete che non suoneranno affatto uguali.
Rispondi
di Skadex [user #27312]
commento del 04/12/2015 ore 23:24:31
A crederti ti credo ma ti domando: la vester aveva la stessa identica elettronica dell'Ibanez?
I rapporti geometrici di montaggio tra pu, elettronica, ponte ecc erano identici?
Questo perchè ho visto molti esempi di chitarra a cui sono stati cambiati solo i legni (ovvero fatte con materiale diversi) ma mantenendo invariato (come nel caso in articolo) tutto il resto ed il risultato è sempre lo stesso.
Il buon Luvi (che ha postato poco più in basso) poi fece un blind test molto istruttivo con Gibson ed una lastra di compensato dove montò tutto uguale rispettando le proporzioni costruttive e i risultati parlarono chiaro: una Gibson da totmila euro suonava UGUALE ad una lastra di compensato.
Al di là poi della qualità costruttiva e del piacere estetico ovviamente differente.
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 05/12/2015 ore 13:19:32
i rapporti geometrici sono identici, riguardo l'elttronica sono entrambe SSH, può essere diversa la qualità dei potenziometri ed il condensatore, quest'ultimo però credo sia di migliore qualità nell'ibanez e con tono tutto aperto dovrebbe essere completamente bypassato.

riguardo all'esperimento di Luvi: le prime 3 chitarre fatte in casa le ho fatte di abete, non certo un legno da liuteria, ma suonano. poi ho cambiato legno e ne ho fatta una di tiglio che suona molto meglio, poi una neck through di mogano ed un legno brasiliano che non hanno saputo dirmi cosa fosse, pesantissimo, ed è la chitarra con il migior suono che ho.

un mio amico invece ha un basso fatto con solo un telaio metallico: ha un attacco della madonna, suona benissimo ma gli manca un po' di corpo, è uno strumento molto "secco" come timbro.
Rispondi
di 7cordista utente non più registrato
commento del 05/12/2015 ore 14:58:18
Diapason?
Altezza dei PU dalle corde?
Spessore delle corde usate e usura delle corde?
Tra l'altro dalle ricerche effettuate anche le Vester venivano costruite in tiglio...
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 05/12/2015 ore 16:11:02
il setup è lo stesso, lo faccio ugule su tutti i miei strumenti, ed il diapason è uguale.

la chitarra in tiglio è un'altra, quell'ibanez è in mogano mi pare, l'ho vista sverniciata una 15ina di anni fa (dovrebbe essere un modello dell'87, nel catalogo ibanez per quel modello c'era la foto di Jennifer Batten).

comunque se anche fossero entrambe di tiglio è anche la quantità di legno e soprattutto la rigidità (l'ibanez ha un manico sottile ed il corpo pure, la vester è tipo jackson).

comunque non voglio dire che legni poveri suonino male per forza. ogni materiale ha le sue caratteristiche, basti pensare che il miglior materiale per le casse è il multistrato marino e non il massello.
Rispondi
di Capra_Poliuretanica utente non più registrato
commento del 05/12/2015 ore 14:32:25
Non proprio tutto uguale, se è quello che ricordo io.
In prova c'erano un Les Paul, una SG e l'accrocchio di compensato sul quale testa i suoi pick up.
A differenza delle 2 Gibson questo era a scala lunga, cosa che influisce pesantemente sul timbro, come insegna il buon Godin. :-)
Ad ogni modo sono anch'io del partito che pensa che l'apporto dei vari materiali di costruzione di un corpo solido consista nel variare solo alcune sfumature per quanto riguarda il suono.
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 04/12/2015 ore 22:30:42
vedi mia risposta sotto per Zado.
Rispondi
di maxventu [user #4785]
commento del 04/12/2015 ore 13:46:18
Già! Certo, come giustamente avete osservato, quando una chitarra passa per le mani ad esempio di Dennis Galuszka (spero di aver scritto giusto) del CS Fender, difficile che esca uno strumento mal suonante, anche se è letteralmente un cartone. Mi fa impressione il body che rivela la trasparenza dell'ondulato, e non riesco a capire dal video se nel manico c'è un truss-rod (immagino di sì).
Detto questo, due considerazioni più "seriose". Innanzitutto è chiaro il ruolo dei pickup nel suono di chitarre per lo meno di questa tipologia , rispetto ai materiali usati, si tratti di legni o alluminio o compositi o appunto cartone. Inoltre, un plauso a Fender che si è prestata all'esperimento (chissà se faranno una linea CS Cardboard a prezzi accessibili?); da ultima, la considerazione che mi è capitato di imbattermi in strumenti (anche di marchi noti) che sotto sotto erano già di cartone pressato pur essendo "spacciati" per legno.
Grazie per aver pubblicato il mio link e saluti a tutti
Rispondi
di matteo1982 [user #33974]
commento del 04/12/2015 ore 16:38:17
nel video si vede lo scasso del truss-rod dietro al manico
Rispondi
di MircoRed utente non più registrato
commento del 04/12/2015 ore 13:54:15
Eh Eh è la settimane delle sorprese! Mi associo alla redazione, avendo postato recentemente qualcosa sulla Ibanez EDR 470 Ergodyne in Luthite. Una cosa è certa: Anche senza legno una chitarra se è ben assemblata può riservare davvero beliissime sorprese...
P.S. anche la Steinberger fece una chitarra in fibre particolari, credo vetroresina mista a carbonio. La famosa GT che ancora oggi viene prodotta ma in legno.
Rispondi
di Claudio80 [user #27043]
commento del 04/12/2015 ore 14:11:05
Figata!!
Rispondi
di elgaldil [user #22921]
commento del 04/12/2015 ore 14:22:34
Fantastico...al di là del suono, da designer e tecnico dei materiali, mi fa impazzire l'idea che riesca a stare insieme... e sembri pure stabile.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 04/12/2015 ore 14:31:32
Beh, questa è davvero forte.
È la dimostrazione che non aveva tutti i torti un mio amico liutaio, (diplomato a Cremona), sul cui argomento ci ha fatto anche la tesi d'esame, quando mi disse: una chitarra elettrica con pickup magnetico suona bene anche se tendi 6 corde sul piano di un tavolino di truciolare.
Rispondi
di 7cordista utente non più registrato
commento del 04/12/2015 ore 16:26:18
Credo sia il primo liutaio che ha il coraggio di dire le cose come stanno. Complimenti al tuo amico...
Rispondi
di aleck [user #22654]
commento del 05/12/2015 ore 10:30:24
La pensò grossomodo così anche io, ora che lo dice il tuo amico, che ha certo più autorità di me, mi sento meno pazzo a pensarlo ahah
Rispondi
di Rothko61 [user #32606]
commento del 04/12/2015 ore 14:34:16
Ma il cartone era derivato dal mogano o dall'acero?
;-)
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 04/12/2015 ore 14:50:02
ahaha, ed è tagliato di quarto o tangenziale?
Rispondi
di maddog [user #21222]
commento del 04/12/2015 ore 20:24:38
e quanto era vecchio, pardon vintage?
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 04/12/2015 ore 14:43:1
S P E T T A C O L O!!!!!!!!
Rispondi
di MarcoV [user #30371]
commento del 04/12/2015 ore 14:48:49
Figata!
Ma se piove son cazzi
Rispondi
di rush [user #6012]
commento del 04/12/2015 ore 15:23:05
a me sembra una ca-ata! e il manico di cartone come fà a sopportare la tensione delle corde?
e tutte le pippe mentali sull'ontano frassino acero palissandro mogano tiglio pioppo?
vabbè dai.... rock'nrool!!
Rispondi
di stevie_ray [user #22614]
commento del 04/12/2015 ore 15:35:13
M A N I S U D A T E.
A parte gli scherzi,sembra fantastica,vorrei tanto provarla
Rispondi
di matteo1982 [user #33974]
commento del 04/12/2015 ore 16:40:02
dopo aver visto il video è stato il mio primo pensiero: a me durerebbe 20 minuti, poi... il manico quadruplicherebbe di volume :D
Rispondi
di luvi [user #3191]
commento del 04/12/2015 ore 15:54:52
La chiave di tutto è sempre e solo la rigidità...
Evidentemente, se regge il tiraggio di un normale set di corde accordato in 440Hz, il "cartone" è stato trattato in modo da assumere coesione, robustezza e resistenza...
Se tali parametri sono simili a quelli di un manico e body in legno, visto che gli altri elementi costruttivi sono identici, il suono di base è per forza quello di una Strato.:-)
Rispondi
di distorto [user #28299]
commento del 04/12/2015 ore 18:21:13
Io vedo questo esperimento come un clamoroso autogol da parte del custom shop, la chitarra oggettivamente suona come una strato al 100%, e l'hanno detto anche a loro, perchè scegliere e pagare i legni migliori, se poi a parità di hardware le chitarre suonano simili al 95%? Mi sento confuso............
Rispondi
di maxventu [user #4785]
commento del 04/12/2015 ore 18:53:00
Il messaggio che a me arriva dal filmato è : "se proviene dal Fender CS, suona bene". Peraltro credo che rimarrà un esperimento "one of a kind", una chitarra senza prezzo e non in vendita. Credo che se le mettessero in produzione anche in piccole serie, gli accorgimenti costruttivi e i controlli per dare garanzie di stabilità le porterebbero a costare più di quelle in legno massello. Senza contare che comunque una chitarra in legno mi da' qualche sicurezza in più. Questa "suona" il che pare già tanta roba, ma a questo punto sarebbe divertente metterle a fianco una gemella in legno per capire quale suona meglio. In ogni caso il cartone è derivato dal legno.
Rispondi
di luvi [user #3191]
commento del 04/12/2015 ore 19:41:36
E' gente che gestisce un business planetario....possono fare scelte sbagliate, errori di marketing, ma non sono certamente tanto ingenui!
Quella che sta dietro alla curiosa realizzazione della chitarra del video non è evidentemente una procedura implementabile o realizzabile a basso costo a livello industriale... è un esperimento, un prototipo fatto per far parlare di sé (e come stiamo ben confermando anche di Fender, del Custom Shop e del master builder...) e mostra tra il serio ed il faceto come il cartone possa essere utilizzato nei modi più alternativi ed impensabili (lo stesso gruppo ha realizzato video analoghi per biciclette e skateboard).
La problematica che poniamo in background sulla messa in discussione del legno come materiale di costruzione imprescindibile e sulla sua presunta esclusività nel determinare il "giusto" sound dei vari modelli storici che amiamo, non so se sia stata messa in conto, ma è certamente argomento che conoscono molto bene alla Fender (quanto alla coorte di chi già da tempo impiega materiali diversi con risultati eccellenti) e che giurerei hanno valutato per ora di scarso impatto sul loro mercato. La percentuale di musicisti che continua a preferire la certezza di una Fender fatta in legno resta di gran lunga preponderante, qualsiasi cosa si dica, anzi in occasioni come questa probabilmente aumenta perfino!
Quando i grandi produttori cominceranno (o meglio, saranno costretti) ad utilizzare materiali diversi dal legno, le carte in tavola verranno magicamente rovesciate e vedremo intere campagne di marketing decantare la superiorità evidente di tali materiali nei confronti del legno!
Il vantaggio, comunque vadano le cose, è che la questione ha un impatto davvero relativo sulla prestazione degli strumenti, per cui non la vivo con particolare apprensione e consiglio di cuore a tutti di fare altrettanto! :-))
Rispondi
di mattconfusion [user #13306]
commento del 06/12/2015 ore 14:24:39
"La percentuale di musicisti che continua a preferire la certezza di una Fender fatta in legno resta di gran lunga preponderante, qualsiasi cosa si dica, anzi in occasioni come questa probabilmente aumenta perfino!"
Esattamente. Un video del genere rafforza sia l'immagine del Custom Shop come "capace di far suonare anche il cartone" sia il fatto che il musicista si affidarerà fin che può allo strumento tradizionale Fender.
E' una prova di forza del CS Fender, non una dimsotrazione che il legno è superato o sostituibile.
Rispondi
di 7cordista utente non più registrato
commento del 04/12/2015 ore 16:29:51
Pippe mentali, o semplicemente si prende il legno che piace di piu' dal punto di vista estetico. A me piace moltissimo il frassino ad esempio...
Rispondi
di waterdog [user #12638]
commento del 04/12/2015 ore 16:46:58
Secondo me è bellissima e mi ricorda la chitarra di cartone di Torres, che suonava benissimo. Oltretutto in una chitarra elettrica non c'è una tavola armonica che deve trasformare le vibrazioni delle corde in suono, ci pensano i pickup, anche se...

In ogni caso credo che il cartone sia saturo di colla in modo da raggiungere la rigidità sufficiente, sennò le viti come potrebbero tenere?
Rispondi
di maxventu [user #4785]
commento del 04/12/2015 ore 17:37:55
Sicuramente sarà stato fatto largo uso di colle resine etc per stabilizzare il tutto. Si pensi alle corde, alle molle e alle viti del ponte etc. Inoltre il discorso umidità, calore etc. Anche se dal filmato si vede "solo ciò che vogliono far vedere".
Rispondi
di Paul '82 [user #8478]
commento del 04/12/2015 ore 17:10:02
Io ho una Ibanez EX del '87 fatta in multistrato (lo posso confermare perchè l'ho sverniciata io stesso) e suona da paura. Ancora di più di altre mie ibanez di fascia medioalta.
Se è fatta a dovere la chitarra suona, molto probabilmente questa è stata irrigidita con della colla tipo bicomponente o poliesteri che cristallizzano e fanno trasmettere le vibrazioni in maniera migliore.
:)
Rispondi
di maxventu [user #4785]
commento del 04/12/2015 ore 17:40:12
Anche io avevo una chitarra di un altro grandissimo produttore JAP, si capiva che era multistrato solo sverniciandola, inoltre manico con paletta scarf, comunque suonava da dio
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 04/12/2015 ore 17:22:47
Figata pazzesca! Mi sa però che la leva è meglio non usarla troppo :D
Rispondi
di sciani [user #3555]
commento del 04/12/2015 ore 17:32:52
Spettacolo!!!!! Grande....un po' delicatina mah.....;-)
Rispondi
di trimmer741 [user #41394]
commento del 04/12/2015 ore 17:50:1
Si, dai... per quanto la struttura del cartone sia resistente, non può durare e di sicuro non ci avviti niente ...e tasti salterebbero via in un minuto, non parliamo delle meccaniche o del trussrod. Il cartone è trattato in un modo che non è più cartone.
...E allora ben venga se suona bene ma non chiamatelo cartone.
Rispondi
di maxventu [user #4785]
commento del 04/12/2015 ore 17:54:07
In ogni caso: GENIALE trovata di marketing del Custom Shop Fender. Adesso aspettiamoci una contromossa di Gibson che fa un Les Paul con la carta del pane.
Rispondi
di nawa utente non più registrato
commento del 04/12/2015 ore 20:05:45
veramente il custom shop non c'entra niente. realizza chitarre su specifiche del committente che in questo caso è la Ernest - Packaging Solution, che produce una serie promozionale Cardboard Chaos. la discussione andrebbe aperta su un forum di imballaggi... :-)
Rispondi
di maxventu [user #4785]
commento del 04/12/2015 ore 23:29:12
Certo la Ernst Packaging è la.Committente però affermare che il Custom Shop non c'entra niente mi pare come minimo un poco riduttivo.
Rispondi
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 04/12/2015 ore 21:28:1
non so se qualcuno ha notato le corde ad altezza ARPA MEDIOEVALE in qualche punto del video...
Rispondi
di Gsus [user #43993]
commento del 04/12/2015 ore 21:38:03
Fantastica performance di Delson.
Non ha beccato una nota neache per sbaglio.
Rispondi
di SuperAdrian utente non più registrato
commento del 05/12/2015 ore 07:22:30
E' famoso per suonare con le cuffie. In effetti non ci ricordiamo suoi particolari emozionanti assoli...^___^
Rispondi
di cialda64 [user #12021]
commento del 05/12/2015 ore 05:01:3
Niente di nuovo sotto il sole, materiale già usato per creare strumenti, vedi la chitarra di cartone (cartapesta) di Torres nel 1862, ad ogni modo per fare presto e bene la tecnologia ci viene incontro con macchinari che fanno chitarre precise al millimetro, calibrate e sopratutto ne puoi fare 700.000 in 3 secondi netti, a parte gli scherzi, ben vengano queste sperimentazioni, sono favorevole al cartone, alla plastica, purchè il suono sia soddisfacente...
Rispondi
di ndrecchia [user #43094]
commento del 05/12/2015 ore 11:19:45
le chitarre in fibra di carbonio suonano come le chitarre in legno, le chitarre in plexiglass suonano come le chitarre in legno, le chitarre in plastica realizzate con le stampanti 3d suonano come le chitarre in legno, le chitarre in cartone suonano come le chitarre in legno = il legno non incide sul suono. è solo un business per feticisti onanisti delle chitarre.
Rispondi
di andrea rock [user #34608]
commento del 05/12/2015 ore 21:35:30
La chitarra di cartone che suona? Non ci posso credere. Come fanno a tenere le viti sul cartone? Come fa il cartone a reggere la tensione delle corde? Il legno influenza il timbro? Eccome. Già solo la tastiera in palissandro o in acero modifica in modo evidente la timbrica. L’acero produce un suono più brillante mente il palissandro più scuro.
Rispondi
di cialda64 [user #12021]
commento del 06/12/2015 ore 00:25:36
Bhe in qualche modo regge, poi ci stà qualche trucco per reggere il sovraccarico, io ho realizzato il fondo e il piano armonico in cartone per una ipotetica chitarra folk, trattate con della cera colorante e cera d'api ( esperimenti miei ), lasciati in garage da 2 anni a questa parte al freddo e al caldo, al momento con l'umidità ( abito nella bassa veronese ) non si sono minimamente piegati, si parla di cartone di 1,5-2 mm.
Rispondi
di mehari [user #25169]
commento del 05/12/2015 ore 21:42:41
a me sembra che si scordi prima di subito.....
Rispondi
di mattconfusion [user #13306]
commento del 06/12/2015 ore 14:21:50
anche a me.
Rispondi
di RandyR [user #26761]
commento del 06/12/2015 ore 10:52:15
L'action sembra altissima ma a mio parere è meravigliosa a livello estetico.
Rispondi
di maxventu [user #4785]
commento del 06/12/2015 ore 14:28:53
Esattissimo
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 06/12/2015 ore 15:14:48
Ho visto il video su Ultimate Guitar (un settimanale che somiglia un pò a Accordo)... non so che pensare... È un scherzo? Umorismo? Su UG vi sono parecchi commenti divertenti. "Hendrix avrebbe potuto metterla in fiamme in maniera molto più efficace che una sua solita Strat"! E come voi Accordiani c'è il dubbio "reggerà, come sarà se sotto umidità e pioggia?" e commenti riguardo al sound, i meriti di diversi tipi di legno e i loro commenti riflettono i vostri - anche quelli positivi. A me per esempio piace l'estetica e il corpo semi-trasparente - non c'è però una spiegazione del percome si ottiene un risultato del genere! Ben vengano idee nuove, materiali nuovi e se non c'è risonanza bisognerà usare una risonanza elettrica / elettronica che faccia l'affare! Adesso mi aspetto una chitarra con un VERO manico da scopa!!! Pure un modello Ikea, uno da tavola di cucina ecc. ma niente batte la DIY di Brian May. Legno di un vecchissimo tavolo o armadio in famiglia da ritagliare è una ottima idea per chi di voi è un fai-da-te.
Rispondi
di ndrecchia [user #43094]
commento del 06/12/2015 ore 23:45:50
qualcosa in tal senso è già stata fatta. Questo è solo un esempio dei tanti.
vai al link
suono classico, costo bassissimo.
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 07/12/2015 ore 10:07:54
BELLISSIMA!!! Grazie per questo link :)
Rispondi
di mz2250 utente non più registrato
commento del 07/12/2015 ore 14:13:53
Va beh ė una cigarbox in pratica , cose che girano da più di 50 anni?
Rispondi
di ndrecchia [user #43094]
commento del 07/12/2015 ore 17:03:52
ma quale cigarbox. questa è una chtarra come tutte le altre visto che il body è ununico blocco di legno non sagomato. e cigarbox sono ben altra cosa.
Rispondi
di mz2250 utente non più registrato
commento del 07/12/2015 ore 17:07:57
È ovvio che non sia una cigarbox, l ispirazione viene dalle cigarbox , come la gretsch di bo diddley, si rifaceva a quel mondo, il senso era come riesci a costruire una cigarbox con una scatola di legno cava , basta prendere un blocco di legno e adattare la stessa teccnica costruttiva. Per questo ho detto cigarbox perchè basta pensare a quel mondo e raffinare un po i materiali
Rispondi
di mz2250 utente non più registrato
commento del 07/12/2015 ore 17:10:45
Oltretutto non so quanto economica sia, vista la lavorazione di blackbeard per le piastre e la qualità che mette in quel lavoro.
Rispondi
di ndrecchia [user #43094]
commento del 08/12/2015 ore 19:13:29
Le chitarre standard di blackbeard costano tra i 1100 e i 1700 €, questa (definita come soluzione economica sul sito di blackbeard) dovrà costare per forza ben al di sotto dei 1100 €, io ipotizzo tra i 600 e i 750 €.
Rispondi
di mz2250 utente non più registrato
commento del 08/12/2015 ore 19:25:07
Si ovvio che sia una chitarra "vera", e aggiungerei con quelle placche è anche bella , il punto era che l ispirazione , sia visiva che costruttiva, corpo rettangolare, legno nudo, arriva da molto indietro,da prima di bo diddley, e sono le cirgarbox , è li che sta il punto, nel senso blackbeard sicuramente, visto anche il fatto che parli di bottleneck proprio nel suo sito , va a riprendere quel mondo reinterpretandolo con materiali più raffinati , ma sempre da quell immaginario arriva, ricordiamoci che le cigarbox esistono da diversi anni, ora sono un vezzo per diyer, ma un tempo erano molto in uso, il progetto fender invece è totalmente diverso nn impreziosisce i materiali fa l opposto, ma questo è un altro discorso, comunque se il range si aggira su quel prezzo è molto interessante, infatti non stavo criticando il progetto, era che ha sicuramente un idea di base completamente diversa.
Rispondi
di ndrecchia [user #43094]
commento del 08/12/2015 ore 19:11:23
Le cigarbox sono tutt'altra cosa. questa è una chitarra come tutte le altre, costruita con un approccio di liuteria chitarristica. L'unica differenza con una chitarra "normale" consiste nel fatto che il corpo in legno non è stato sagomato. Le cigarbox hanno una concezione totalmente diversa, come materiali impiegati e come tecnica costruttiva, Solo perchè il pezzo di legno ha una forma rettangolare lo hai definito cigarbox.
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di BBSlow [user #41324]
commento del 07/12/2015 ore 09:10:54
Ora so cosa proporre alla scuola di mio figlio come lavoretto per Natale... ;)
Rispondi
di SteveZappa93 [user #38837]
commento del 07/12/2015 ore 12:11:09
Orribile e Inutile!
Rispondi
di silente [user #11800]
commento del 08/12/2015 ore 01:35:23
Io accetto la chitarra in cartone solo se poi mi fanno le confezioni per le uova in mogano massello...
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di Spacecaster [user #42955]
commento del 08/12/2015 ore 08:45:39
dire che il legno non influisca sul suono in uno strumento elettrico è come dire che le dimensioni del pene non contano
Rispondi
di ndrecchia [user #43094]
commento del 08/12/2015 ore 19:15:01
quest'affermazione non ha alcun valore perchè ci sono donne che godono pure con la lingua e/o fanno a meno degli uomini.....
Rispondi
di Spacecaster [user #42955]
commento del 08/12/2015 ore 19:16:12
e certo come no :D :D :D
Rispondi
di 7cordista utente non più registrato
commento del 10/12/2015 ore 06:38:11
Il video mi sembra sia di esempio. Una Stratocaster di cartone suona come una Stratocaster di legno. Detto questo prendo atto che tu la pensi in modo diverso dal mio. Qualora si riuscisse a provare che il legno influenza il suono, sarò il primo ad ammettere di essermi sbagliato.

P.S.: il tuo paragone è abbastanza ridicolo...
Rispondi
di Spacecaster [user #42955]
commento del 10/12/2015 ore 07:58:55
Il video è di esempio nel dimostrare che una chitarra di cartone può suonare.punto. sul fatto che suona "come"una di legno beh...non lo dimostra. E sai perchè non lo dimostra? perchè NON suona come una di legno.Un'elettrica,avendo i pickups e ovvio che potenzialmente suoni essendo fatta con quasi qualsiasi tipo di materiale ed è ovvio e sacrosanto anche che tutti abbiano pareri diversi.
Detto ciò,il mio pensiero è forgiato da anni di prove e dimostrazioni su quanta influenza il legno possa dare al suono di uno strumento finito,acustico o elettrico(in minor parte forse in questo caso) che sia. Già 20 anni fa,quando tu probabilmente avevi meno arroganza di adesso,in un piccolo laboratorio toscano,si provava e sperimentava e si cercava di capire il lavoro di leo fender,io da spettatore assistevo meravigliato alle differenze che un manico o un body,o una parte di metallo farlocco,poteva imprimere al suono finale.E credimi,è stata la più grande scuola che un appassionato musicista,possa aver avuto l'onore di frequentare.
Detto ciò,non intendo convincere nessuno di niente,ma prima di dire che il cartone suona come il legno io mi documenterei un attimo,ma più che altro farei esperienza e cercherei di allenare l'orecchio.
per farti un piccolo esempio,ti invito a leggere questo vecchio articolo di accordo
vai al link
l'ho già postato in passato ma credo che sia una piccola testimonianza di quello che l'intercambiabilità di una parte di legno riesca a fare
p.s. il mio esempio è calzante,stai sereno
Rispondi
di 7cordista utente non più registrato
commento del 10/12/2015 ore 14:39:54
Non ero arrogante all'ora e non lo sono adesso. Mi spiace che tu sia cosi' lesto e fallace nel giudicare una persona. Resta il fatto che nessuno ha mai dimostrato che il legno abbia una influenza determinante sul suono di uno strumento elettrico, come nessuno ha mai dimostrato il contrario, altrimenti non ci sarebbe alcuna discussione...
Rispondi
di budelina [user #3787]
commento del 11/12/2015 ore 12:16:46
Mi permetto di dire che le dimostrazioni si possono fare eccome: occorre però una meticolosità assoluta. Matriali e metodi: analizzatore di spettro audio professionale; stesso pikup (non della stessa marca e stesso modello, ma lo stesso pickup montato a rotazione sulle chitarre da testare. Stesse corde (materiali, sezione, spessore), stessa distanza corde-pickup (da verificare con comparatore, non con il decimetro), identico angolo fra corde e pickup, identica lunghezza del segmento vibrante della corda. Il segnale prelevato va portato direttamente all'analizzatore di spettro. Durante la prova non vanno indossati anelli, né fibbie/bottoni di metallo (anche non ferrosi). Risultati: tracciati identici a parte la durata del suono (unica grandezza che cambia). Molto poco poetico, può piacere o non piacere, ma purtroppo è così.
Rispondi
di 7cordista utente non più registrato
commento del 11/12/2015 ore 18:08:05
Che sia teoricamente possibile lo so, ma in pratica non credo che nessuno lo abbia mai fatto. Per cui io espongo la mia ipotesi, basata su esperienze e ragionamento. Quando qualcuno dimostrerà che il legno influenza il suono di una elettrica attaccata ad un amplificatore, ammetterò di essermi sbagliato...
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di budelina [user #3787]
commento del 11/12/2015 ore 19:47:
Perfettamente d'accordo, stiamo dicendo la stessa cosa: il legno non influenza il suono amplificato, solo un po' la sua durata. In realtà le prove sono state fatte eccome (da me a da latri) e anche con metodiche all'inizio più grossolane (mi interesso della questione dal 1979); qualcuno deve anche averle pubblicato qualche dato, ma le cose scomode finiscono sempre e in fretta nel dimenticatoio. Per i presupposti teorici della faccenda leggi il commento che ho inserito più sotto e dimmi se hai qualcosa da aggiungere, perché avrò senz'altro dimenticato qualche particolare :-)
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di 7cordista utente non più registrato
commento del 12/12/2015 ore 02:39:20
Letto e commentato: mi trovi perfettamente d'accordo. Non sapevo fossero stati fatti esperimenti seri in questo ambito, visto l'oscurantismo che gira su questo argomento. Quando espongo la mia opinione sul legno ricevo solo insulti e frasi tipo "è fuori discussione che il legno influenzi il suono". Grazie per il post, almeno capisco di non essere solo....
Rispondi
di esseneto [user #12492]
commento del 09/12/2015 ore 08:59:05
Mannaggia , sta chitarra di cartone che suona ha rovinato tutto e tutte le storielle sui legni stagionati , i corpi in un unico pezzo di frassino pregiatissimo , ontano selezionato di super qualità e manici d'acero ultra fiammato ?
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di 7cordista utente non più registrato
commento del 12/12/2015 ore 02:56:1
Ma scherzi? C'è gente che sa valutare il suono di una chitarra di cartone anche da un video ultra compresso e con chitarra attaccata a chissà quale diavoleria digitale da pochi soldi in mano ad un chitarrista mediocre... Tutti geni incompresi a questo mondo...
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di viabcroce [user #13757]
commento del 11/12/2015 ore 08:41:07
Ragazzi, la chitarra non l'ha costruita il CS, l'hanno fatta i tipi di Ernest, azienda specializzata in carta e cartone. Guardate gli altri loro video, fanno anche skateboard, surf... Straordinari!
Poi l'hano *portata* al CS per fargliela provare ;)

Il manico regge perché hanno preso una ventina di "righelli" di cartone e messi in parallelo, come si vede bene. È la stessa tecnica che si usa quando si fanno i manici in più pezzi: aumenta la rigidità. Se flettiamo un righello si piega, ma se lo ruotiamo di 90° sarà molto più difficile. Mettetene 20...

Non trascurate la carta, un foglietto è molto fragile ma pesa *1 tonnellata* al metro cubo, più di tanti legni! ;)
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di badge [user #2868]
commento del 11/12/2015 ore 09:09:38
Si, la chitarra di cartone suona.
Anche il vino del supermercato si fa bere.
Una volta ho provato due vini: un sassicaia e uno che come pregio (e prezzo) mi hanno detto essere molto inferiore.
A me sembravano buoni alla stessa maniera, perchè non mi intendo di vino e non sono abituato alle degustazioni.
Ho l'impressione che la maggior parte di quelli che ritengono una cosa stupida l'apprezzamento (seppure a volte esagerato e mitizzato) delle chitarre d'epoca o di quelle attuali costruite con estrema cura nella scelta dei legni, vogliano solo convincere se stessi che è inutile desiderare chitarre costosissime, "perchè tanto suonano come quelle da pochi soldi".
Non ho mai letto di qualcuno che ha confrontato veramente una Stratocaster degli anni d'oro con una attuale di serie, e abbia trovato che siano sullo stesso livello.
Certo non è come confrontare una Ferrari con una 500, le differenze spesso non sono eclatanti (a volte si), e se uno si intende di chitarre come io di vino, non riuscirà ad apprezzarle.
Credo anche che suonando in gruppo su un palco la differenza fra la Strato vintage e la Squire si avverta molto meno; la differenza fra suonare in gruppo e fare una prova di ascolto di una chitarra è la stessa fra bere del vino in trattoria mangiando pasta e fagioli (buonissima, per carità) e sorseggiare un vino importante in una degustazione fra enologi.
Tutto ciò per dire che penso che per suonare su un palco (o in una cantina fra amici) va bene qualsiasi chitarra (anche di cartone), ma non pensiate che siano tutti scemi quelli che sentono le differenze fra due chitarre dello stesso modello con legni diversi.
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di 7cordista utente non più registrato
commento del 12/12/2015 ore 02:46:12
Qui nessuno viene a dire che una chitarra economica sia come una chitarra di pregio. Intervengono un sacco di fattori, quali le regolazioni, le saldature, le rifiniture e non ultimo l'hardware. Detto questo se confronti una Squier e una Fender le differenze ci sono eccome, per via dei punti che ho sopra elencato. Per il resto, confrontando due chitarre identiche ma con legni diversi, interviene il condizionamento psicologico. Se io so che una chitarra in mogano ha un suono più scuro, sentirò un suono più scuro. Allo stesso modo, se io penso che la chitarra sia in mogano, sentirò un suono più scuro. Sono convinto che se io ti dessi una chitarra in frassino, dicendoti che ha il body in mogano, mi diresti: "Cavolo, si sente che è mogano". Questo per dire che chi si affida ai sensi per fare affermazioni come questa, non tiene conto che i sensi si ingannano molto facilmente...
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di badge [user #2868]
commento del 12/12/2015 ore 08:49:07
Hai ragione, i sensi si ingannano, è proprio come dici tu.
Penso che le uniche prove veramente valide siano quelle "al buio".
Devo anche dire, però, che spesso nelle prove "al buio" ci prendo. Ma non sempre.
Non mi intendo di vino, ma anche di chitarre non sono un super esperto; però ci provo.
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di BBSlow [user #41324]
commento del 11/12/2015 ore 09:51:00
Ecco, questo però apre la strada a considerazioni un po' diverse.
Lo scopo per cui è costruito uno strumento musicale è -ovviamente- quello di suonare. Lo studio che fanno tecnici, liutai, appassionati, fancazzisti e Jedi vari consente di raffinare la costruzione: usando determinati materiali, e assemblandoli in un certo modo si otterrà una chitarra più portata verso una sonorità, usando altri materiali e altre tecniche di lavorazione avremo risultati diversi.
Ma cosa significa che uno strumento suona "bene"?
Dal punto di vista meramente tecnico, significa (riferendosi a una chitarra) che è intonato, che tiene l'accordatura, che non è scomodo negli appoggi, che non è troppo pesante, che le frequenze prodotte siano ben bilanciate, che le risonanze abbiano il giusto peso nell'onda sonora, etc etc.
Ma non significa che debba PER FORZA avere "UNA" sonorità, "UN" timbro specifico.
La chitarra di cartone, "suona"? Si, e tant'è.
Avrà il suono da "chitarra di cartone", e magari a qualcuno piace così, magari è proprio quello che qualcuno stava cercando. Anche se non suona come una CS o come una vintage del 56', ha il "suo" suono; e magari c'è gente strana cui il suono di una vintage '56 non piace.
E poi, osservazione giustissima: "Credo anche che suonando in gruppo su un palco la differenza fra la Strato vintage e la Squire si avverta molto meno; la differenza fra suonare in gruppo e fare una prova di ascolto di una chitarra è la stessa fra bere del vino in trattoria mangiando pasta e fagioli (buonissima, per carità) e sorseggiare un vino importante in una degustazione fra enologi."
Ecco, dando per buono che la destinazione del 90% delle chitarre elettriche è proprio quella di suonare (su un palco o dovunque) insieme ad altri strumenti, forse il valore che si da a certe cose è più apparente che reale. Nel senso che si, se io cerco il "sound" della vintage del '56, è molto probabile che una vintage del '56 lo produca perfettamente, una standard odierna ci si avvicini, una chitarra di cartone ci si avvicini anche lei a modo suo. Ma chi ascolta, è in grado di percepire la differenza? E nell'impatto sonoro prodotto dall'insieme degli strumenti, questa differenza è apprezzabile?
Perché una differenza "non apprezzabile" non è una differenza, almeno dal punto di vista funzionale.
Per restare all'esempio eno-gastronomico, è certamente vero che un Sassicaia o un Brunello siano meglio di un quartino di "rosso della casa"; però, non solo io (degustatore) devo essere realmente in grado di sentire la differenza (che in questo caso magari è percepibile da chiunque non abbia il palato proprio fucilato, ma in confronti meno estremi... chissà...), ma se anche così fosse io-degustatore devo essere in una situazione tale da permettermi di apprezzarla. Perché se sto mangiando un Bigmac in piedi e di fretta prima di tornare in ufficio, il Sassicaia resta Sassicaia, ma certo ci sono molte meno possibilità di apprezzare la differenza col rosso della casa. E allora, visto che il 90% dei pasti -salvo poche occasioni fortunate, e pochi bonvivants fortunati- è proprio quello col Bigmac in piedi e di fretta, che senso ha spendere una fortuna per procurarsi una fornitura quotidiana di Sassicaia?
Che poi, magari, ci sono anche quelli che, alla ricerca dei "sapori genuini", preferiscono comunque il rosso della casa. Hai visto mai, che fra 40 anni i commentatori di Accordo 564.3 disputino su come suonava bene la vintage cartonata del 2015, fatta a mano e con amore, a confronto della produzione ormai standardizzata del 2055? :D


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di badge [user #2868]
commento del 12/12/2015 ore 09:00:4
Concordo anche con quello che dici tu.
E faccio anche un'altra considerazione: cerchiamo di isolare i suoni di alcuni pezzi storici di chitarristi mito dal sound complessivo.
Spesso mi pare che il suono non sia poi molto bello se paragonato a certi magnifici suoni che si possono sentire dai dimostratori nelle varie manifestazioni (SHG in primis); però in quel pezzo ci sta da Dio, e se fosse un suono diverso il pezzo non avrebbe quell'atmosfera.
Non esiste un bel suono, ma solo il suono adatto per quello che si sta suonando.
Se poi si cerca "quel" suono di "quel disco" di "quel periodo", forse ci si avvicina più con la chitarra "giusta" che non con una qualsiasi.
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di gerlop [user #44005]
commento del 11/12/2015 ore 11:14:08
in più di trent'anni ho sverniciato e modificato un bel po' di chitarre e qualche basso. posso scommettere anche la mia casa senza batter ciglio e con cognizione di causa, che il legno conta parecchio così come conta moltissimo la vernice. quando ero registrato sotto altro nome, feci anche un articolo sul mio ultimo lavoro :vai al link
le vibrazioni delle corde non si propagano soltanto tramite l'aria per raggiungere i pickup ma anche per "induzione" fisica attraverso legno e vernice, per giungere poi ai pickup per microfonicità. posso garantire che quando, ad esempio, si svernicia una chitarra e/o si modifica la struttura fisica del legno come feci io tagliando una parte della spalla, il suono CAMBIA, il risultato può piacere o meno ma CAMBIA!
purtroppo non ho file comparativi del prima e dopo ma all'origine la mia chitarra, che utilizzo per la maggiore, era questa vai al link
poi diventata questa vai al link
vai al link
anche se questi video li ho realizzati solo con suoni distorti, ci sono differenze sostanziali molto accentuate da com'erano in origine...sui suoni puliti, poi, la differenza tra il prima e dopo è abissale. la chitarra di cartone è senz'altro una incredibile novità tecnica e costruttiva. credo, però, che con una chitarra di cartone ci puoi suonare musica da...cartone animato ^_^ ah ah ah...ciao.
Rispondi
di 7cordista utente non più registrato
commento del 12/12/2015 ore 02:33:44
Direi test molto indicativo. Sulla Cort con il body colorato ci sono dei pickup, su quella con il body colo legno nella prima si fa uso di tapping, che genera inevitabilmente armoniche differenti (la corda viene sollecitata in un punto diverso rispetto all'uso con il plettro) e i pickup sono diversi. Molto utile per sentire le differenze...
Rispondi
di gerlop [user #44005]
commento del 16/12/2015 ore 11:21:51
ho notato solo ora la tua risposta. quando avevo la cort come da fabbrica (quella rossa), i pickups erano infatti diversi, cioè erano quelli originali. garantisco che erano molto spinti, con un'uscita considerevole e pensati sicuramente per generi hard, metal ecc. e i magneti a testa grossa, molto generosi, lo facevano presagire in pieno. ma devo anche dire che ci tirai fuori dei suoni puliti di tutto rispetto e tenuto conto dell'economicità del tutto per me fu una meraviglia...hai notato bene il fatto che poi li ho cambiati, perché ho installato dei magnifici tesla ah-4 attivi al ponte e manico e un as-2 centrale. prima di mettere i tesla, però, preamplificai quelli originali vai al link e il risultato fu molto apprezzabile, anche se poi ho messo i tesla per particolari ragioni...in tutti i casi, la differenza di suono (con gli stessi pickups) tra la chitarra in origine e dopo la sverniciatura e taglio della spalla inferiore, è notevole. c'è ancora chi non ci crede e pensa erroneamente che la vernice, fondo e legno compresi, non siano importanti. in genere sono persone che nella realtà dei fatti non hanno mai sverniciato una chitarra o un basso e, se dichiarano di averlo fatto, dicono il falso.
ciao.
Rispondi
di 7cordista utente non più registrato
commento del 18/12/2015 ore 15:15:18
O magari é gente che pensa a come funziona una chitarra elettrica e ipotizza che il legno non influisca sul timbro di una chitarra elettrica utilizzando la scienza. Visto che NESSUNO é mai riuscito a dimostrare che il legno influisca sul suono di una elettrica, io resto della mia convinzione fino a prova contraria. Per la cronaca, un PU non deve esse microfonico, pena rumori molesti.
Rispondi
di gerlop [user #44005]
commento del 18/12/2015 ore 21:00:05
infatti anche in mancanza di dati certi, ma mi risulta che degli esperimenti son stati fatti, rimane un fatto scientifico inconfutabile sul fatto che le vibrazioni si trasmettono attraverso i corpi solidi e se questi hanno caratteristiche diverse, diversa sarà la trasmissione. perciò il legno è importante e, a seconda dello spessore, tipo, stagionatura, trattamenti ecc., presenta caratteristiche di trasmissione diverse a seconda dei casi...in quasi 40 anni che imbraccio chitarre, me ne sono capitate molte e ho fatto diverse volte i "travasi di pickups", smontandoli da una chitarra per montarli su altre, notando molte differenze di suono tra una chitarra e l'altra. se un pickup suona in un modo su una chitarra e diversamente su un'altra, a parità di ampli, equalizzazioni ecc, un perché DEVE esserci!...riguardo alla microfonicità, purtroppo (ma meno male in pochi casi...) è un "difetto" presente in tutti i pickups, chi più e chi meno, e l'ho riscontrato nei di marzio, nei semour d., nei tesla, nei bartolini...del resto si provi a fare una banale verifica. a chitarra senza corde -quando le stiamo per cambiare- si colleghi la chitarra all'amplificatore, si alzi il volume e si batta con le mani sul corpo. ma si provi anche a parlarci dentro e ci si renderà conto che puoi paraffinare quanto vuoi un pickup e usare tutti gli accorgimenti tecnici di questo mondo ma un pizzico di microfonicità ce l'avranno anche i migliori modelli. ciao.
Rispondi
di budelina [user #3787]
commento del 11/12/2015 ore 11:34:00
Basta, basta, per carità! Non voglio essere brutale, ma non se ne può più con questa storia del legno e non legno. Chi ha ancora dei dubbi dovrebbe andare a ristudiare la fisica e in particolare il capitolo sull'elettromagnetismo. Capito come funziona un pick-up, dopo non avrà più dubbi. Il suono in una chitarra elettrica (quello che esce dall'amplificatore, non quello unplugged) è generato esclusivamente da una variazione di campo magnetico provocata dal movimento della corda, per cui i soli fattori che lo possono influenzare sono quelli che influenzano il suddetto sistema: tipo di magnete (materiale, dimensioni e forma), avvolgimento (materiale, spessore, numero spire, etc) e corda (materiali, sezione, spessore, distanza dal pickup e angolo). I legni e tutto il resto possono influenzare il suono che esce dall'amplificatore solo nella misura in cui più alto è il modulo elastico della struttura, meno energia viene assorbita; quindi le corde, una volta sollecitate, vibrano più a lungo, aumentando il sustain. Diverso è il discorso del suono unplugged, questo sì che varia a seconda dei materiali. Poi bisogna considerare tutto quello che sta attorno al pick-up e che può influenzare il campo magnetico, ad esempio strutture metalliche di dimensioni considerevoli (anche se scarsamente ferromagnetiche, come ad esempio nelle Di Donato). Non è questione di opinioni, ma di scienza. Non ci credete? Comprate un analizzatore di spettro audio poi montare lo stesso pick-up e le stesse corde su chitarre diverse, facendo massima attenzione a che la lunghezza del segmanto di corda vibrante sia sempre identico e identica sia sempre la distanza fra la corda e il pickup, nonché l'angolo tra la corda e il pickup. Poi confrontate i tracciati e vedrete che non c'è differenza fra il sistema montato sui legni più pregiati e lo stesso sistema montato sulla tavoletta del water; solo la durata del suono può variare un po'. Ribadisco che questo vale per il suono che esce dall'amplificatore, diverso è il discorso per il suono unplugged o per pick-up piezoelettrici. I pick-up elettromagnetci trasducono le variazioni del campo magnetico e non le vibrazioni della struttura.
Rispondi
di nawa utente non più registrato
commento del 12/12/2015 ore 00:35:28
mannaggia... non c'è più l'alluminio di una volta ... :-)
Rispondi
di 7cordista utente non più registrato
commento del 12/12/2015 ore 02:35:41
Credo tu abbia fatto una analisi molto accurata pur nella sua sinteticità, bravissimo. Questo fa un ulteriore spunto, cioè, le variabili che caratterizzano il suono sono tantissime, ridurre tutto a legno si legno no è troppo "riduttivo"...
Rispondi
di badge [user #2868]
commento del 12/12/2015 ore 09:04:44
Vuoi dire che se metto un pick-up Fender del 1957 su una Les Paul Standard del 1959, in una prova al buio tutti giureranno di sentire una Fender del '57?
Può essere, non ho mai provato.
Se qualcuno lo ha fatto ed è proprio così, me lo dica, per favore.
Rispondi
di nawa utente non più registrato
commento del 12/12/2015 ore 09:23:5
la scala è diversa. quindi no. ovviamente Budelina estremizza e si riferisce a un sistema ideale e controllabile. inoltre ci sono due modi di misurare, uno, con l'analizzatore di spettro ci dice sostanzialmente le componenti armoniche che concorrono al timbro ed è un poco come la foto di un cadavere. l'altro, prende in considerazione anche il dominio del tempo e parametri come l'attacco, il decadimento, etc etc etc
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di badge [user #2868]
commento del 12/12/2015 ore 09:58:32
Tecnicamente hai ragione.
Ma se le orecchie (in un confronto al buio) sentono le differenze fra legni, l'analizzatore di spettro e il dominio del tempo vanno a farsi friggere.
Rispondi
di nawa utente non più registrato
commento del 12/12/2015 ore 10:15:47
il musicista sentirà anche il colore diverso della chitarra... :-) l'ascoltatore che giudica in modo obiettivo in un confronto al buio è solo un'invenzione della pseudo-scienza deterministica settecentesca (che è proprio il background della quasi totalità dei liutai). Nella realtà, il confronto non solo è materialmente impossibile, ma anche idealmente impossibile. L'ascoltatore farà parte della misura e ne modificherà i risultati con la sua stessa esistenza. in breve, non è possibile isolare l'oggetto della misura. Ma a che serve? Qui addirittura sono arbitrari i parametri da misurare. cosa giudichiamo? il volume, il timbro, il sustain? con quale amplificatore e quale cassa? a che distanza? in camera anecoica? a che temperatura? quale campione useremo per selezionare il panel degli ascoltatori? e quale delta assegneremo ai risultati di natura statistica che otterremo? e come correlarli? andiamo a suonare che è meglio... ciao
Rispondi
di budelina [user #3787]
commento del 12/12/2015 ore 11:57:44
Esatto nawa, troppo giusto!
Rispondi
di budelina [user #3787]
commento del 12/12/2015 ore 11:56:23
Lo ha fatto il liutaio elettrico Michele Notari a Modena, assemblando una chitarra dove è possibile intercambiare tutti i pick-up che si vuole, montati su appositi slot. Come cambiare obiettivo in una macchina fotografica. Rimane solo da controllare di volta in volta la distanza corde-pickup (che può variare se i pick-up hanno altezze diverse), per il resto è tutto costante. E' uno strumento che utilizza abitualmente per fare testare ai clienti le differenze fra i vari pick-up
Rispondi
di badge [user #2868]
commento del 12/12/2015 ore 12:11:56
Però parlavamo del contrario: stesso pick-up con chitarre diverse.
Meglio ancora: stesso pick-up (proprio lo stesso, smontato e rimontato) su chitarre dello stesso modello ma con legni diversi.
Probabilmente scopriamo che hai ragione tu... ma non ci giurerei.
Allora i Custom Shop Fender e Gibson sono pieni di matti che si preoccupano dei legni invece di prendere il primo che trovano?
Rispondi
di gerlop [user #44005]
commento del 12/12/2015 ore 12:45:21
felicissimo di smentirti per diretta esperienza personale pluriennale. che ci creda o meno, ma questo non inficerebbe la realtà, ho sverniciato e trattato molte chitarre mie e di altri e alcuni bassi e posso firmare col mio sangue che il legno conta eccome! ma non per la risonanza, perché la chitarra elettrica ovviamente non ha cassa armonica, bensì per la microfonicità. che piaccia o meno, un po' tutti i pickups "soffrono" dell'effetto di microfonicità. se non l'hai fatto, collega la tua chitarra all'amplificatore e parla sui pickups, oppure ferma le corde con una mano e con l'altra batti sul body: sentirai che i pickup captano ciò che dici o batti. di certo questa caratteristica è più accentuata in alcuni tipi di pickups piuttosto che in altri ma alla fine fa peso in termini sonori...quello che hai scritto è in gran parte vero e se non avessi lavorato e constatato personalmente quello che dichiaro, mi sarei fermato a quello che dici proprio per mancanza di esperienza diretta. nell'articolo che scrissi sul mio ultimo lavoro di questo tipo vai al link fatto su una delle mie attuali chitarre, si vede chiaramente il body sverniciato ma con una patina di colore verdastro. quello era il fondo aggrappante di tipo epossidico che serve principalmente per fissare la vernice. è talmente duro che ho dovuto faticare un sacco di giorni per grattarlo...oltre a far aderire meglio la verniciatura al legno, serve anche per rendere il body più rigido al fine di assorbire meno le vibrazioni delle corde...già questo ti trasforma il suono in altro modo rispetto alla situazione in cui non ci fosse. quando misi a nudo il legno e finii il lavoro, nonostante non fossi nuovo a questo genere di cose, rimasi molto sorpreso sul cambiamento totale del suono: era completamente diverso! ovviamente con lo stesso plettro, stesso sistema di amplificazione, stessa plettrata, stessa equalizzazione, stesso TUTTO! in ultimo, poiché suono per il buon 90% con le cuffie, col tempo mi accorgevo che il suono continuava a cambiare (fino a che si è assestato) perché per fare tutto il lavoro avevo utilizzato gli appositi prodotti, ad esempio impregnante, fondo a due mani (non più epossidico ma alla nitro catalizzata), verniciatura catalizzata alla nitro, pasta abrasiva...mentre suonavo sentivo i loro vapori nelle narici, dapprima forti e poi sempre più attenuati, fino a scomparire, man mano che il tempo passava. proprio in questo periodo, appunto, il suono continuava a cambiare e le cuffie me lo confermavano (lì dentro senti molti particolari in più). anche questo mi ha riconfermato che perfino i prodotti coi quali tratti il legno sono importanti e determinanti per la resa finale del suono! un'ultima cosa rivolta a quanti snobbano il tiglio. è un ottimo legno e se non avessi sverniciato questa mia ultima chitarra avrei potuto avere anche dubbi sul fatto che i coreani userebbero "legnaccio" come si permette di dire qualcuno per nulla informato! niente di più sbagliato, sia per qualità che competenze. ciao e se non ci credi ti invito a fare un lavoro di questo tipo e poi ne riparliamo.
Rispondi
di budelina [user #3787]
commento del 11/12/2015 ore 11:59:56
La prima chitarra di cartone la fece già Torres nel 1862... per quale motivo? per dimostrare quanto fosse poco influente il materiale del fondo di una chitarra classica rispetto agli spessori e al piano armonico. In questo caso non aveva proprio ragione al 100%, tuttavia la chitarra è ottima e viene tuttora suonata in concerti dimostrativi. La si può ascoltare nel lavoro di Stefano Grondona Lo Cant dels aucells, allegato allo splendido volume La Chitarra di Liuteria (Grondona e Waldner), L'officina del libro ed. 2001
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di badge [user #2868]
commento del 12/12/2015 ore 09:06:05
Ha solo dimostrato che il suono non è influenzato dalla cassa, ma ha anche sottolineato l'importanza del piano armonico.
Ma non era una chitarra elettrica.
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di budelina [user #3787]
commento del 12/12/2015 ore 11:45:23
Infatti, come ho scritto, è una chitarra classica. Torres dimostrò l'esatto contrario di quello che voleva dimostrare. Il suono infatti, come già si sapeva dagli strumenti ad arco, è quasi più importante del piano armonico. Ciò nonostante, la chitarra di Torres ha comunque un buon suono a conferma che da ogni materiale si può ottenere il meglio, basta conoscerlo profondamente: Stardivari ha costruito anche eccellenti strumenti di pioppo. E ci sono egregi strumenti fatti anche con gli alberi da frutto
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di dale [user #2255]
commento del 12/12/2015 ore 11:39:5
Le discussioni sono sempre le stesse e questo è un tema destinato ad infiammare gli animi quasi come vintageVsmoderno FenderVsGibson HbVsSc ecc,,,,
Cosa dovremmo dire dopo questo filmato?
Che le chitarre di cartone suonano come le Fender in legno del CS?
:-))))))
Addirittura si tirano in ballo prove scientifiche, laboratori e altro.
Ma cosa c'entrano queste cose con la sensazione di avere in mano una chitarra?
Nulla.
A mio parere tutto deve essere al servizio della musica dunque dell'arte.

Tendenzialmente ho sempre avuto chitarre di legno tradizionali, ma una volta ho anche posseduto una Parker con tastiera mi pare in resina fenolica..andava benissimo.
Quindi cartone, plexiglass, palissandro brasiliano mi va bene tutto, basta che serva per suonare.
Ciao a tutti

:-))
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di budelina [user #3787]
commento del 12/12/2015 ore 12:02:00
Destinato a infiammare gli animi, ma anche il portafoglio di molti liutai che su queste cose ci giocano un sacco...
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di dale [user #2255]
commento del 12/12/2015 ore 13:22:57
Forse di aziende che producono chitarre, questo può essere e sono parzialmente d'accordo, perchè poi sempre di un "gioco" si tratta.
Liutai credo di no, perchè se uno pensa che il cartone suona come il legno o che il legno rispetto all'elettronica non conta nulla, poi va a farsi fare una costosa chitarra da un liutaio che decanta la qualità del legno usato allora è un idiota.

Io comunque in questi casi dico sempre, adattandolo alla situazione;
- "Se mi trovate chitarre che suonano come le mie Fender, Gibson ecc.. ( e che mi danno le stesse sensazioni suonandole) in qualunque altro materiale, cartone, marmo, vetro, plastica pur che sia, e che costano la metà io ne compro in blocco almeno 5.

Ciao a tutti e W il cartone!
:-))
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di budelina [user #3787]
commento del 12/12/2015 ore 14:31:48
Attenzione, io sostengo che il materiale (legno o il cartone) non ha importanza per il suono amplificato in termini di timbrica, ma sul sustain e l'inerzia di inizio vibrazione (vedi i parametri indicati da Nawa) ce l'ha eccome. Per quanto riguarda il resto in termini di sensazioni non si può dire nulla, perché la sensazione è generata da una serie di fattori (formazione, cultura, storia, abitudine, emozione, affetto e sogno) molto più vasta del semplice suono. Per quest'ultimo invece ti invito volentieri a casa mia dove potrai verificare che ci sono tante cose che possono suonare anche meglio delle Fender e delle Gibson. Bisogna avere coraggio per provare, ma poi ci si ricrede. Fino ad oggi non ho avuto la fortuna di incontrare nessuno che non lo abbia fatto. Ho conosciuto persone che hanno abdicato alle Gibson 335 per una Masetti del 1964 o una Polyphon. Massimo del Calibro 35 sono almeno 5 anni che ha abbandonato Fender (fra cui una telecaster del 64 _o 67 non ricordo bene) a favore di una Wandrè Roby... Occorre solo avere la mente aperta, abbandonare i pregiudizi e lasciare il giudizio solo alle mani e alle orecchie. Ti aspetto,. contattami in privato.
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di nawa utente non più registrato
commento del 12/12/2015 ore 14:59:19
la chitarra elettrica è molto giovane e lotta per la sua sopravvivenza. nella sua evoluzione ha dovuto mantenere molte caratteristiche fossili della liuteria e in qualche modo mimetizzarsi. se fosse solo un generatore di suoni dovuti al magnetismo scomparirebbe a vantaggio degli strumenti elettronici e di sintesi. così deve far finta di essere ancora una chitarra. la tiene viva una certa tendenza a rappresentare la musica del diavolo ed essere suonata da sciamani acclamati dalle folle. da paganini a hendrix è cambiato poco. avere un top di radica di pioppo è come la selleria e il cruscotto di una macchina da corsa. tra organico e inorganico il musicista sceglie l'organico e quindi il legno.
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di onlyfender [user #5881]
commento del 12/12/2015 ore 11:54:30
Dire che quella chitarra è di "cartone" è una mezza verità. Quel cartone è stato imbevuto di resina rendendo la struttura molto solida e paragonabile alla fibra di carbonio. A sto punto potevano usare anche del cotone o carta igienica :-)
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di gomombo [user #4627]
commento del 13/12/2015 ore 15:31:22
Strano nessuno abbia citato le Danelectro, in fondo la masonite (in sostanza un conglomerato di scarti vari) è anche peggio del cartone! Quello da imballo può contenere a seconda dei tipi, fibre di carta di ottima qualità (ho lavorato nell'ambiente e ne so qualcosa) e avere caratteristiche di rigidità, resistenza alla compressione ecc che non hanno nulla a che invidiare a certi legni. Certo il fatto che sia stato trattato con delle resine ha il suo perché.
Quello che conta però sono sempre mani ed orecchie, molto più che il portafogli...
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di ElMetallaroBauBau [user #44367]
commento del 20/12/2015 ore 21:51:52
bellissima! Ancora non capisco come un pezzo di cartone suoni meglio della mia chitarra!
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di canogab [user #36181]
commento del 30/08/2020 ore 08:37:42
Secondo me, alla lunga, quello che conta davvero è il manico (del chitarrista ovviamente).
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 29/07/2021 ore 20:32:18
Ci fai uno starnuto sopra ed aumenta il relief?
Rispondi
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