Location piu che bella: bellissima. Roba deluxe. Organizzazione deluxe. Costo very popular: 10 euri. All'ingresso noto poche copie rimaste del libro sulle Fender ristampato da Accordo, una rarità, un colpo gobbo averlo trovato e meraviglia delle meraviglie ad un prezzaccio: 10 euri. Preso al volo, e da solo meritava la visita.
Il posto è veramente grande, ma ho avuto l'impressione che potesse ospitare almeno il doppio dei visitatori. Le salette e le camere trasformate in salette sono bellissime. Il piano dedicato alla liuteria in atmosfera ovattata, abbastanza tranquillo, presentava belle cose elettriche (che a me non interessano piu di tanto, a parte le Tele del Barbanera fatte con il legno intriso nel mojo ) ma anche cose interessanti acustiche. Un liutaio bretone aveva le piu belle, secondo me, che ho potuto provarle tutte. Quelle con top in cedro essendo fantastiche per fingerstyle. Un laboratorio milanese che produce anche veri liuti aveva ottime acustiche, e penso che Alberto di Accordo le abbia provate. Mentre un altro laboratorio veneto proponeva le chitarre viste qualche giorno fa qui su accordo, dalla forma di sedere. Non mi piace parlar male, ma quelle chitarre avevano il manico troppo pesante e assolutamente sbilanciate, oltre a un suono poco convincente.Belle però erano belle. Forse con un plettro suonavano meglio.
Ero venuto per provare ed acquistare se possibile un Source Audio , pedale chorus multifunzione. La ditta che importa questi pedali stava dentro la saletta Masotti: alla reception molto gentilmente mi dicono "segui il casino, troverai la source audio", ed infatti da quella sala usciva non dico suono ma casino. C'era un tizio che suonava le solite scale elettriche ad un volume micidiale, al punto che nemmeno gridando nelle orecchie del tipo della source audio ci si capiva. Ho abbandonato l'idea di provare questi pedali, e di acquistarli a scatola chiusa non se ne parla. Fuori dal Masotti c'era un chitarrista famoso di un gruppo altrettanto famoso, amico di amici, il quale dice "non è possibile questo volume, sono pazzi, io faccio il giro di relazioni pubbliche e me ne vado". E cosi ho fatto pure io, dato che la guerra dei Watt era in pieno corso, ed è sempre una guerra persa.
Ma prima di uscire, mi sono goduto la performance di Don Diego alle telecaster, con rullantista e bassista, una goduria.
In conclusione una bella manifestazione che consiglio, e a cui ritornerò senza se e senza ma. E' un must, e basta.
Però spero che l'organizzazione comprenda che ci deve essere un limite al volume, e che non serve a niente se non a rompere timpani e balle della gente, suonare con volumi esagerati in spazi modesti, dato che la maggior parte di noialtri ancora non è completamente audiolesa.