Eric Clapton fa fatica a suonare, ma si sente graziato
di redazione [user #116] - pubblicato il 13 giugno 2016 ore 11:00
L'età che avanza e un disturbo al sistema nervoso rendono sempre più ostico esibirsi per Eric Clapton. Slowhand lo ha confessato in una recente intervista, il suo ritiro dalle scene potrebbe essere vicino e non si sa per quanto ancora potrà suonare ad alti livelli.
Questo 2016 maledetto non molla il colpo. God è troppo duro per unirsi alla lunga lista di celebrità decedute solo nella prima metà dell'anno, ma neanche lui sembra passarsela bene. Durante un'intervista a Guitar World, Eric Clapton ha confessato di soffrire di un problema al sistema nervoso che gli rende sempre più difficile suonare la chitarra.
71 anni superando dipendenze da alcool e droghe, Eric ha spiegato di essere affetto da una forma di neuropatia periferica che gli provoca delle fitte forti lungo una gamba le quali, unite agli acciacchi inevitabili dell'età, gli stanno rendendo sempre più difficile la vita sul palco.
"Posso ancora suonare. Voglio dire, a volte è difficile sul piano fisico. Invecchiare è dura" rassicura, e continua: "Dal momento che sono in recupero da alcolismo e dipendenza da sostanze, considero una gran cosa essere ancora vivo [...] Per qualche ragione, sono stato strappato alle fauci dell'inferno e mi è stata data un'altra possibilità". A dimostrare le sue doti musicali ancora forti e la sua voglia di continuare a mettersi in gioco, ci pensa un disco appena uscito: I Still Do, sugli scaffali a partire dallo scorso 20 maggio.
Nel 2014 aveva annunciato l'intenzione di ritirarsi dalle scene live. Per fortuna, la promessa non è stata mantenuta del tutto e, sebbene i tempi dei tour intensivi siano davvero finiti, il chitarrista non è sparito dal palco: appena lo scorso aprile, Slowhand si è esibito al Budokan di Tokyo. Adesso, però, le cose sembrano farsi serie e, suo malgrado, Eric potrebbe essere presto forzato a smettere sul serio di esibirsi. Ci auguriamo che questo momento arrivi il più tardi possibile e di poter sentire ancora a lungo le sue note, sul palco, e quando il fisico non glielo permetterà più, almeno su disco.