Discorso sulla qualità delle Chitarre Elettriche negli anni
di magheggio [user #10968] - pubblicato il 03 ottobre 2017 ore 16:22
Salve,
io vorrei lanciare un discorso/dibattito sull'argomento e sentire cose ne pensano altri.
Io personalmente sto ancora cercando di farmi un opinione definitiva.
Parto da alcuni fatti.
Ho iniziato a suonare nel 1989, con la lira... ai tempi una chitarra economica, ma molto economica, nuova, costava 250.000 lire, almeno io tanto l'ho pagata... presa su consiglio del mio maestro di chitarra... Questa chitarra era di produzione giapponese (se non vado errato) ed il body, a quanto ricordo, era in multistrato. E pensare che oggi una produzione giapponese costa tra i 1000 ed i 2000 euro ed è considerata molto buona.
Poi in quegli anni c'erano chitarre da 400.000 - 600.000 lire già considerate semiprofessionali... per poi andare su chitarre sul milione... professionali a tutti gli effetti.
Le chitarre più costose di allora costavano intorno ai 3.000.000...
Le chitarre molto economiche di quel periodo potevano essere davvero insuonabili (ne ho sentite diverse sull'argomento): potevano non mantenere l'accordatura, potevano avere pezzi veramente scadenti, multistrato o truciolato, scandalosi manici, ghisa pessima o altro... i pezzi di ricambio (sellette per ponte, capotasto bloccacorde, ecc) erano inesistenti.
Oggi chitarre economiche, ma veramente economiche, di produzione cinese o indonesiana costano circa 100 euro. Ma non so se sono suonabili o meno, mi sembra di si.
Poi si sale di prezzo linearmente senza soluzione di continuità fino a 4000 - 6000 euro per le produzioni USA custom shop... ed in fine ci sono le produzioni limitatissime come le private stock PRS che arrivano alla cifra da capogiro di 13000 euro... il prezzo di una buona utilitaria.
Inoltre i pezzi di ricambio sono scovabili senza difficoltà ponti, meccaniche anche singoli bulloni o viti.
Domande:
I Legni di oggi e quelli di 30 anni fa sono diversi?