La storia inizia nel marzo 2024, quando un basso nuovo compare tra le mani di Sting in un post sui social. È l’occasione per annunciare l’imminente tour estivo, ma l’attenzione del pubblico si concentra subito anche su quello strumento. Sembra un Fender, ma qualcosa suggerisce che dietro ci sia di più. E in effetti è così, e si scopre che quel quattro-corde su stile Precision nasce in Italia, nel laboratorio Jacaranda.
La sua è una storia di colore e passione, non senza colpi di scena, che il liutaio Daniele Fierro .
Quel basso, riverniciato dal team di Sting per questioni di immagine in vista del nuovo tour, non lascia spazio a dubbi: è quello che qualche tempo prima un collaboratore dell’artista gli aveva commissionato. Uno dei due, a dirla tutta, perché l’idea originale era costruire uno strumento che sarebbe poi andato all’asta, solo che accade l’imprevisto: Sting se ne innamora al punto di decidere di tenerlo per sé - o meglio, sarà sua moglie a regalarglielo - e Daniele dovrà farne una copia esatta per lo scopo.
Ora lo strumento, autografato dal musicista, completa il suo ciclo vitale e incontra la casa d’aste per la quale era stato pensato. La sua storia si chiude nell’estate 2024, quando viene battuto per la cifra di 60mila dollari. Come si conviene, per beneficenza.
Un piccolo record, tutto italiano, fatto di eccellenze e storie da raccontare, condividere, che fanno sentire certi idoli dei grandi palchi tutto sommato non troppo diversi dai “comuni mortali” con cui condividono la stessa passione.
Una livella fatta di corde, legni e pickup, che ci rende tutti un po’ più vicini. |