Ahimè la mia preparazione come musicista è realmente scarsa. A causa di una serie di motivi non ho dedicato negli ultimi 8 anni il giusto tempo all'esercizio della musica, impegno che credo mi avrebbe consentito oggi di trovarmi ad un discreto livello, uno stato di preparazione che mi rendesse capace di esprimere liberamente le mie emozioni in musica o replicare un qualsivoglia brano di difficoltà adeguata. Parallelamente, però, ho coltivato profondamente un certo studio per quella che reputo la componente di supporto, cioè il mezzo fisico espressivo; la chitarra elettrica. Ormai giro per ambienti musicali ed amici davvero musicisti da 12 anni e comunque ho sviluppato una serie di idee, di concetti e convinzioni che mi portano a giudicare (giustamente o meno) uno strumento musicale, piuttosto che un effetto o un amplificatore. Provo chitarre, ne acquisto di nuove e mentre suono oltre a "sentire" provo ad "ascoltare" e spesso mi trovo a sindacare tra me e me il suono che questi strumenti producono e quasi contemporaneamente ad ipotizzare cosa, secondo me e se necessario, potrebbe migliorare tale esperienza. Quello che mi chiedo è... "ma ne sono in grado ?". Mi chiedo cioè, quanto sono in grado io di decidere che laminare una solid body con 1 CM di Korina togliendo il suo acero, può modificare realmente il suo suono nella direzione che ho in mente, seguendo la presupposizione che ho formulato ? Quanto sono in grado di dire che una valvola electro-harmonix non mi da quello che mi darebbe, al suo posto, una invece Svetlana, JJ, SED o qualsivoglia ? E quanto che le corde "pure nickel" mi daranno più di quelle ibride nickel bronzo o altro... cosa decide, concretamente ed inconfutabilmente, che io sia capace di ipotizzare una teoria plausibile che mi porti là dove realmente vorrei andare ?