di soltanto [user #31177] - pubblicato il 03 febbraio 2013 ore 08:00
Hola a todo el mundo! Prima di tutto vorrei dire un grazie grande come una casa a tutte le persone che continuano a leggere e ad appassionarsi a questi racconti di “vita da busker”.
Hola a todo el mundo!
Prima di tutto vorrei dire un grazie grande come una casa a tutte le persone che continuano a leggere e ad appassionarsi a questi racconti di “vita da busker”.
I musicisti che mi scrivono per dirmi che dopo aver letto questa rubrica hanno provato a loro volta l'esperienza di suonare in strada sono sempre di più e questo mi rende davvero felice, perché il senso che io do a questi post è proprio quello di raccontare spaccati della mia vita on the road perché possano essere fonte d'ispirazione per quella degli altri.
A questo proposito vi ricordo che come sempre per qualsiasi domanda, curiosità e quant'altro non dovete fare altro che scrivermi, sono a vostra disposizione ;)
Per il racconto di questa settimana ho deciso di portarvi in Francia, più precisamente nella zona dei Pyrénés Orientales, proprio al confine con la Spagna, nelle cui strade ho suonato poco meno di tre anni fa.
Una mattina di settembre mi trovavo a suonare a Carcassonne, nel centro storico della città. Cominciai il concerto con le migliori intenzioni, ma una pioggerellina tanto debole quanto fitta si mise subito di mezzo. Il cappello piangeva miseria, perciò se volevo mangiare qualcosa di buono quel pomeriggio avrei dovuto proseguire :) Sfortunatamente però, nonostante la mia ostinazione, le persone si erano lasciate condizionare dal tempo, e tutte le strade intorno a me erano deserte.
Sconsolato decisi allora di rimettermi in cammino, sperando di trovare maggior fortuna in una nuova città. Arrivai all'imbocco della tangenziale. Pollice in su. Destinazione ignota. Aspettai un'ora buona, poi finalmente ecco una macchina che accosta. Si parte. Si riparte. In compagnia di Jean.
- “Perché stai viaggiano in autostop?” - “Perché voglio portare la mia musica in giro, per le strade, e vedere che succede” - “Sai, io sono il direttore dell'asilo di Perpignan, una cittadina a pochi chilometri da qua. Ti andrebbe di portare la tua musica anche ai miei bambini? Credo che la maggior parte di loro non abbia nemmeno mai visto una chitarra, e la tua esperienza certamente li affascinerà moltissimo... Ti prometto che in cambio ti offrirò un pasto caldo e una birra fresca”.
A volte le magie sono proprio li', dietro l'angolo.