di arne_saknussemm [user #24345] - pubblicato il 15 aprile 2014 ore 02:04
Propongo alla community un quesito sempre intrigante per noi chitarristi.
Vi racconto l'antefatto. Pochi giorni prima dell'ultimo concerto mi salta inopinatamente il Power Supply a 8+2 vie della Joyo (nomen omen). Panico. Emergenza. Cerca di qua, cerca di là, propendo per il sollecito acquisto presso il mio negozio di fiducia di un T-Rex Fuel Tank Classic: qualità/prezzo eccezionale e l'affare è fatto. Rimonto tutto nella mia pedaliera particolarmente affollata, collego tutto a regola d'arte e… zzzzzzzzzzzz. Un ronzio mai sentito con lo Joyo… che è, un turbo-reattore nel T-Rex? Una motosega nell'ampli? Una Vespa truccata nello switcher? No, sono i distorsori (un Radial Bones London e il Plextortion della Wampler). Rinuncio presto a capirci qualcosa perché il concerto incombe. Fortunatamente sui puliti non ce n'è ombra e gestisco il fastidiosissimo ronzio dei distorsori con il pedale del volume tenendolo a zero quando non suono: un impiccio, ma finisce là. Però, smontando tutto a notte inoltrata con gambe molli e occhi tumidi, mi rendo conto che la mia pedaliera pesa venti chili intasati in un case da 80x40x18 cm (un sarcofago!); che i cavi autocostruiti mi son costati più di una Squier; che la pedaliera che mi son fatta di legno è perfetta e funzionale ma ci ho lasciato una domenica intera di lavoro; che non posso cambiare idea ogni santo venerdì su un pedale che non mi comoda più; che facendo cover pop/rock, mi occorrono sì un sacco di suoni tutti diversi, ma perché farsi del male con 14 pedalini selezionati da un viavai di almeno altri 40/50? Allora mi assale subdola la sindrome da ipertrofia analogico GASsosa. Diagnosi spietata. E la terapia? Facile, direte. E' vero, è facile: una bella dose di sano digitale con un'adeguata selezione di principi attivi e la giusta posologia. Ma è proprio la giusta posologia che rende difficile la scelta della medicina più indicata. Perché, hai voglia te a verificare sul campo di battaglia le controindicazioni e gli effetti collaterali! Già ci ho provato in illo tempore (senza troppa convinzione, a onor del vero) col mio Boss ME-70 con effetti tra il catastrofico e il rischio di scomunica per blasfemia reiterata e multilingue, ma ora il mio convincimento è determinato. So che la tecnologia ha fatto passi notevoli e cedendo pedaliera e contenuto posso racimolare quanto serve per allestire un rig digitale di tutto riguardo che possa soddisfare le esigenze del mio ego chitarristico ma soprattutto del groove del mio gruppo. E, last but not least, che dia una bella smezzata a metri cubi e chili di pedalame e cavetteria assortiti! Anzi, probabilmente potrò mettere da parte anche qualcosa per la prossima Strato… o forse, più verosimilmente, per il prossimo pieno di gasolio… Esposto l'antefatto, pongo il quesito. Cercherei qualcosa da abbinare al suono valvolare moderno e classico allo stesso tempo del mio ottimo Blackstar HT40 Club e non per andare direttamente al mixer. Pensavo a sistemi compatti (quindi niente rack+controller MIDI) come i vari TCE Nova System, Boss GT100 (e il nuovo ME80, why not?), Line6 HD 550x ed M13, Zoom G5. Sono incuriosito dai nuovi T-Rex Magnus e Soulmate. Non nascondo che mi affascina la serie ID della Blackstar + footswitch dedicato (già ho detto che uso con estrema soddisfazione quelli della serie HT: a casa ho l'HT5 e prove+live con l'HT40). Qualcuno è disposto a darmi dei suggerimenti, meglio se supportati da esperienze dirette più che letture dal web?