Con 40 watt di potenza dimezzabili alla bisogna e due canali di stampo british per unire un clean brillante a un overdrive capace di toccare i limiti del fuzz, il T40 porta il suono Hiwatt su piccoli e grandi palchi con una spesa contenuta e con soddisfazioni garantite.
Da due settimane sono un felice possessore di un Hiwatt T40, gioiellino di cui si parla davvero poco online, specie in Italia. Bypassando le caratteristiche tecniche che sono facilmente recuperabili su internet e , arriviamo subito al suono.
Partiamo dal Clean. È il vero punto di forza di questo amplificatore: un suono caldo, corposo, dinamico e limpido che resta tale (specie se switchato a 40W) ad alti volumi, e di volume questa piccola bestiola ne ha da vendere, un muro di suono!
Il timbro è molto british. I due coni Fane lavorano benissimo creando suoni davvero eccellenti.
Il secondo punto di forza del T40 è il suo comportamento con i pedali: non li mangia, li divora. Riesce a tirare fuori ogni singola sfaccettatura che un pedale offre dando la possibilitá di cerare suoni davvero molto belli e personali.
Passiamo al canale Overdrive. Io personalmente lo uso pochissimo, facendo largo uso di pedali. Sicuramente, in termini di prestazioni non è ai livelli del canale clean anche se non è affatto male: un drive molto vintage che offre la possibilitá di spaziare da una leggera saturazione, con gain al minimo a ore 8, a una distorsione bella pesante e quasi fuzzosa, con gain al massimo a ore 5.
La possibilitá di poter scegliere tra 20W e 40W rende il T40 molto versatile: ottimo per suonare a casa a 20W e se si vuole in sala prova, eccellente se lo si vuole sfruttare a pieno regime a 40W sui palchi un po' piú grandi.
In linea di massima, si può dire che non ci sono grandi difetti eccetto un po' di rumore di fondo (è pur sempre un valvolare) e il surriscaldamento nella zona degli ingressi footswitch e send/return che io ritengo davvero eccessivo. Tra i difetti è giusto citare anche il peso (24kg) che però, visto che si tratta sempre di un combo valvolare 2X12, ci sta tutto.
Secondo alcuni puó essere considerato un difetto il fatto che sia made in China (e anche io sinceramente ero di questa idea), ma nel 2015 questo non sempre significa scarsa qualità. Inoltre, moltissimi amplificatori nella stessa fascia di prezzo sono assemblati in Asia per ridurre notevolmente i costi visto che lì la manodopera costa molto meno.
Concludendo posso affermare che, per quanto se ne vedano davvero pochi in giro, il T40 è un ottimo ampli considerando il prezzo (650-700euro). Benché non arrivi ai suoni della serie Custom dell'Hiwatt, che peró costano quattro o cinque volte tanto, il T40 ci si avvicina parecchio ed è un ottimo compromesso per chi desidera avere un ampli con un clean davvero eccellente a un prezzo che, specie in tempi di crisi come quelli di oggi, puó considerarsi piú che ragionevole. Un gioiellino.